In Italia due nuovi Geoparchi: Aspromonte e Maiella nella rete Unesco

Il Parco della Maiella, in Abruzzo, e quello dell'Aspromonte, in Calabria, sono entrati il 22 aprile del 2021 nella rete globale dei Geoparchi dell'Unesco. Un importante riconoscimento che valorizza l'immenso patrimonio geologico del territorio italiano.

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Il Parco dell'Aspromonte è entrato nella rete globale dei Geoparchi mondiali patrimonio Unesco.

L'UNESCO ha nominato, in occasione della Giornata Mondiale della Terra del 2021, otto nuovi Geoparchi. Fra questi, due si trovano in Italia: si tratta del Parco della Maiella, in Abruzzo, e del Parco dell'Aspromonte, in Calabria. I due parchi italiani entrano così nella rete globale dei Geoparchi Unesco, che conta già 169 aree protette in 44 paesi del mondo.

Per l'Italia la lista dei Geoparchi riconosciuti a livello internazionale si allunga e passa da 10 a 12 riconoscimenti.

Cosa sono i Geoparchi Unesco?

Un Geoparco riconosciuto a livello internazionale è un territorio che, secondo quanto si può leggere sul sito dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) possiede un patrimonio geologico particolare ed una strategia di sviluppo sostenibile.

I geoparchi devono avere confini ben definiti, una sufficiente estensione che consenta uno sviluppo economico efficace del comprensorio e devono comprendere al loro interno un certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo.

I siti di interesse all'interno di un Geoparco devono appartenere al patrimonio geologico, ma l'interesse può essere anche archeologico, naturalistico, storico o culturale.

I nuovi Geoparchi italiani riconosciuti dall'UNESCO

Il 22 aprile l'UNESCO ha nominato 8 nuovi geoparchi a livello mondiale. Due si trovano in Italia, mentre i restanti si trovano in Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Indonesia e Polonia. La lista con tutti i nuovi Geoparchi entrati nel 2021 si può leggere qui, sul sito ufficiale dell'Unesco. La nomina dei nuovi Geoparchi è avvenuta con un evento virtuale, in diretta su YouTube, che si può rivedere nel video qui sotto.

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Il nuovo Geoparco della Maiella

Situato nell'Appennino Centrale, in Abruzzo, il Geoparco della Maiella copre una superficie di 740 km² in un'area montuosa dove si passa da quota 130 m a quasi 2.800 metri sul livello del mare delle vette più alte: sono più di 60 le cime che si trovano nel Massiccio della Majella, la metà delle quali supera i 2.000 metri, come nel caso del Monte Amaro (2793 m), la più alta.

Il Geoparco della Maiella conta al suo interno ben 95 geositi, fra i quali si trovano siti archeologici molto importanti.

Grazie al suo peculiare paesaggio e all'eterogeneità geomorfologica, il Geoparco è caratterizzato da una grande varietà di microclimi, ecosistemi e nicchie ecologiche, con un eccezionale e prezioso grado di biodiversità.

Il cammino verso il riconoscimento della Maiella come Geoparco è iniziato nel 2016. L'Ente Parco, insieme all'Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo, hanno siglato un protocollo d'intesa per il progetto di candidatura. All'esito positivo hanno contribuito i geologi della Commissione Geositi e Geoparchi dell'Ordine sotto il coordinamento del responsabile del Geoparco, la geologa dell'Ente Elena Liberatoscioli, e la supervisione scientifica della professoressa Etta Patacca Scandone.

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Il massiccio della Maiella, in Abruzzo.

"Il Parco della Maiella - ha affermato il presidente del Parco Nazionale della Maiella Lucio Zazzara - riceve la dichiarazione di Geoparco Unesco per le speciali caratteristiche che uniscono geologia, biodiversità, storica presenza dell'uomo e la cultura sviluppata nel tempo".

"Il riconoscimento a Geoparco Unesco - aggiunge il presidente dell'Ordine dei Geologi Abruzzo Nicola Tullo - è motivo di orgoglio per la nostra categoria professionale, un importante traguardo che mette in risalto il patrimonio geologico della Maiella e sarà strategico per il supporto delle microeconomie locali e uno sviluppo sostenibile del territorio".

Il direttore dell'Ente Parco, Luciano Di Martino, sottolinea il lungo percorso in cui l'Ente "ha avviato un grande processo di connessione con gli attori locali e che porterà a scoprire le bellezze naturali e culturali dei sistemi carsici nell'ottica di attività turistiche sostenibili nell'area protetta".

Il nuovo Geoparco dell'Aspromonte

Situato in Calabria, con altitudini che vanno dal livello del mare ai quasi 2.000 metri di quota, il Geoparco dell'Aspromonte ospita oltre 273.000 persone e la sua peculiare geologia è il risultato di un'evoluzione geodinamica e sismotettonica iniziata più di 500 milioni di anni fa e tuttora in corso.

Un complesso di montagne, crinali e altipiani si alterna a profonde vallate scavate da singolari corsi d'acqua naturali chiamati localmente fiumare, che nel tempo hanno scolpito la dura roccia del substrato cristallino-metamorfico e creato spettacolari cascate. La geomorfologia unica del Geoparco consente una splendida vista a 360 gradi dello Stretto di Messina, dell'Etna, delle Isole Eolie, dei territori greci calabresi, del territorio di Locri e della Piana di Gioia Tauro.

L'Aspromonte ha una storia geologica di estremo rilievo che ha permesso di avviare il percorso di candidatura all'Unesco nel 2017 - si legge nel comunicato dell'Ente Parco - promuovendo le peculiarità del massiccio d'Aspromonte che rivelano una storia antica, complessa, unica.

L'ingresso nella Rete Mondiale dei Geoparchi Unesco consentirà al Geoparco Aspromonte di valorizzare il prezioso patrimonio (8 Geositi di rilevanza internazionale, 89 geositi censiti), le sue specificità culturali, identitarie e naturalistiche.

Una occasione per valorizzare il patrimonio geologico in connessione con quello naturale e culturale

Il riconoscimento UNESCO Global Geopark è nuova occasione di valorizzazione del patrimonio geologico in stretta connessione con quello naturale e culturale, che può portare importanti ricadute in termini sociali ed economici sul territorio, anche e soprattutto in chiave turistica.

"L'ingresso nella rete mondiale dei Geoparchi UNESCO – ha dichiarato il Presidente Leo Autelitano - è per noi motivo di orgoglio, ma soprattutto è incentivo a lavorare con sempre maggiore attenzione e maggiore slancio per ottenere risultati visibili sul territorio. La nostra candidatura è stata accolta grazie al lavoro incessante del nutrito e professionale team del progetto Geoparco, e al supporto che le altre istituzioni, le associazioni e tutto il popolo dell'Aspromonte, hanno voluto concedere, attraverso attiva partecipazione e fattiva collaborazione".