I terremoti più catastrofici degli ultimi duemila anni in Europa

L'Europa del sud e l'intero bacino del Mediterraneo sono esposti a una elevata sismicità, che è ben riflessa dal numero di terremoti e maremoti avvenuti storicamente. Nell'articolo, una selezione delle catastrofi sismiche peggiori avvenute nel corso di duemila anni.

selinunte sicilia
Nel Mediterraneo è facile imbattersi in resti archeologici del passato, che hanno subito pesanti colpi a causa dei terremoti. Nella foto, il tempio greco di Selinunte in Sicilia, gravemente danneggiato nel corso dei secoli dagli eventi sismici.

In questo articolo andremo a vedere quali sono stati i terremoti più forti avvenuti in tempi storici in Europa e lungo le coste del Mediterraneo. Impossibile elencarli tutti, per questo sceglieremo solo alcuni, quelli che hanno causato più vittime o che sono rappresentativi della sismicità locale.

Europa del sud e Mediterraneo: un'area sismicamente attiva

L'Europa meridionale, l'Africa del nord e il Medio oriente sono aree geografiche sismicamente attive. Il motivo è che in quest'area si incontra il limite tettonico tra numerose placche tettoniche.

L'elemento più importante è la collisione tra la Placca Africana con quella Eurasiatica, ma bisogna segnalare anche la collisione in quest'area della placca Anatolica con la Arabica, e la presenza di numerose microplacche che complicano il quadro.

Terremoti si possono verificare anche a molta distanza dal limite tra placche tettoniche, e questo spiega come mai anche in Francia, Germania, Belgio, si sono verificati terremoti anche di una certa entità.

Le zone dove si verificano più frequentemente forti terremoti in area europea, quindi con una pericolosità sismica maggiore, sono la Turchia, l'Italia, la Grecia, l'Albania, l'area dei Balcani in generale, e la Romania. Forti terremoti si possono verificare anche nella Penisola Iberica, specialmente nel sud-ovest della Spagna, nell'area costiera del Portogallo centro-meridionale, sui Pirenei.

I terremoti più forti e catastrofici della storia in Europa e nel Mediterraneo

Ecco una selezione di forti terremoti che hanno sconvolto l'Europa e il Mediterraneo negli ultimi duemila anni, con quelli più significativi per potenza e per numero di vittime.

Isola di Creta 365 d.c.

Il 21 luglio del 365 d.C. si verificò uno degli eventi sismici più catastrofici della storia del Mediterraneo. Un terremoto di magnitudo momento 8,6 con epicentro nell'area di Creta, in un punto di subduzione in cui la placca africana si scontra con la microplacca egea, causò un maremoto che devastò le aree costiere del Mediterraneo orientale. Il sisma è conosciuto anche come "terremoto di Alessandria", perché la città di Alessandro d'Egitto venne investita da uno tsunami di 12 metri.

Le distruzioni furono enormi in una vasta area del Mediterraneo, e l'onda di tsunami raggiunse il Peloponneso, la Sicilia, la Dalmazia, causando devastazioni. Recenti studi hanno rinvenuto le tracce geologiche di quel terribile maremoto.

I terremoti di Antiochia, Corinto ed Aleppo

Sono tanti gli eventi con magnitudo anche superiore a 7.0 avvenuti nei secoli a seguire nell'area del Mediterraneo. Nel 526 un sisma di magnitudo 7.0 sconvolse la città di Antiochia, oggi Turchia e a quel tempo parte della Siria romana, causando oltre 250mila morti.

Nel novembre 856 un terremoto sconvolse Corinto (Grecia), causando almeno 40.000 morti. Arriviamo al 1033, con il terremoto della grande Rift Valley della Giordania, fino al terribile evento del 1138, probabilmente uno dei più catastrofici della storia dell’umanità, con oltre 230.000 morti, che portò alla distruzione di Aleppo. Sono solo alcuni dei tanti eventi sismici documentati.

I terremoti del 1300 in Italia, Austria e Svizzera

Facciamo un salto fino al XIV secolo, che in Italia fu segnato da terribili terremoti. In Italia eventi sismici disastrosi si erano verificati nel 1117 (oltre 30.000 morti per una sisma di magnitudo 6.8 vicino Verona), nel 1137, nel 1169 e nel 1222, ma il secolo iniziato con il 1300 fu particolarmente funesto.

Nel 1328 venne colpita Norcia, sull'Appennino centrale, e nel 1343 uno tsunami colpì Napoli e la costiera di Amalfi. Pochi anni dopo un evento sismico importantissimo colpì l'Italia centrale, creando vaste distruzioni anche nelle grandi città, come Roma.

Il terremoto del 1349 fa crollare una parte del Colosseo a Roma

Era il settembre del 1349, quando un nuovo forte sisma - più probabilmente una serie di eventi - colpì l'Italia centrale, tra Lazio, Abruzzo e Molise. Gli effetti si fecero sentire anche a Roma, dove crollò una parte del Colosseo.

colosseo
Una veduta insolita del Colosseo di Roma, dal lato sud: su questo lato meridionale, l'Anfiteatro Flavio presenta un'altezza molto minore rispetto al lato nord, a causa del crollo causato dal forte terremoto del 1349 sull'Appennino centrale.

1348 Villach, Austria: il più forte terremoto sulle Alpi in epoca storica

Il terremoto del 25 gennaio 1348 a Villach, in Austria, nella regione della Carinzia, è considerato uno degli eventi più forti in tempi storici sull'arco alpino, con una magnitudo 7.0. Migliaia le vittime, non solo in Austria ma anche nella vicinissima Italia. Nuovi terremoti avrebbero colpito l'Austria anche nei secoli successivi, nel 1590 e nel 1690.

1356 Basilea, il più forte terremoto nell'Europa centrale

Un nuovo fortissimo terremoto sconvolse l'area alpina, stavolta la Svizzera, nel 1356. Il terremoto di Basilea (magnitudo 6,5) è considerato il più forte avvenuto in epoca storica nell'area dell'Europa centrale.

Dai Pirenei catalani alla Slovenia, fino alla Grecia

Il 2 febbraio del 1428 viene ricordato per il forte terremoto che sconvolse la Catalogna, nell'area dei Pirenei orientali. Venne devastata Olot e molte altre località da Puigcerdá a Girona. Quel sisma ci ricorda che anche i Pirenei, sebbene con una frequenza minore rispetto ad altre catene montuose come gli Appennini o le Alpi Dinariche, sono soggetti a forti terremoti.

Nel 1456 un nuovo forte terremoto torna a sconvolgere l'Appennino italiano centro-meridionale, causando tra 20 e 30.000 vittime nell'area dell'Irpinia e del Sannio. Viene considerato uno dei più forti terremoti mai registrati in Italia insieme a quello del 1693 in Sicilia.

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La mappa di pericolosità sismica dell'Europa. Le aree in rosso scuro sono quelle dove la probabilità di eventi distruttivi è maggiore. (Danciu et al., 2021) Fonte: http://www.efehr.org.

Il 3 maggio del 1481 è il terribile giorno del terremoto di Rodi, in Grecia, un sisma di magnitudo 7,1 che sconvolse quest'area causando 30.000 vittime. La Grecia è una delle aree più sismiche d'Europa, anche se la minor densità di popolazione ha evitato nel corso del tempo un numero di vittime così elevato come in altre parti d'Europa.

A seguire - e siamo ormai arrivati a 500 anni fa - si ricorda il sisma del 26 marzo 1511 al confine tra Italia e Slovenia ricordato come "terremoto di Idrija" e quello del 22 settembre 1522 nel Mar di Alboràn, che causò circa mille morti tra Almería e Granada, in Spagna. Quest'area della Spagna sud-occidentale è soggetta a una importante sismicità, anche se la frequenza dei terremoti è minore rispetto al Mediterraneo orientale.

Sicilia 1693 e Puglia 1627: due mega-terremoti nel Sud Italia

Il XVII secolo è stato segnato in Italia da molti terremoti violenti, ma selezioniamo in questo articolo due eventi catastrofici. Il primo colpì il promontorio del Gargano, in Puglia, il 30 luglio del 1627. L'evento sismico, con magnitudo stimata di 6,7, causò un vasto tsunami e ampie distruzioni. Ci furono più di 4.500 morti.

L'11 gennaio del 1693, quasi settant'anni dopo, si verificò in Sicilia il più forte terremoto che abbia colpito l'Italia in epoca storica: ebbe una magnitudo momento 7.4 ed epicentro tra Ragusa, Siracusa e Catania. Devastò ampie aree della Sicilia orientale, scatenando uno tsunami che aggravò i danni ed il numero di morti. Causò almeno 60.000 vittime ed è considerato uno dei più catastrofici terremoti della storia recente d'Italia e d'Europa.

Eventi sismici in Romania e nei Balcani

Tra il 1600 ed il 1700 i terremoti sconvolsero anche altre aree d'Europa. Nel 1667 si verificò il violento terremoto di Dubrovnik, nell'attuale Croazia, con migliaia di vittime. Questo evento ci ricorda che l'area della ex-Iugoslavia e dei Balcani ha un'alta sismicità.

Il terremoto di Skopje (Macedonia del Nord) del 1963, con oltre mille vittime, rimane uno degli eventi sismici più catastrofici avvenuti recentemente in quest’area, insieme al sisma che ha colpito il Montenegro il 15 aprile 1979, con centinaia di vittime. Altro paese sismico è l'Albania, che è stata colpita l'ultima volta nel 2019 da un violento sisma.

Da segnalare nel 1738 il terremoto di Vrancea, in Romania, uno degli eventi sismici più forti nella storia recente del paese. Il distretto rumeno di Vrancea è stato nuovamente colpito da terremoti anche nei secoli successivi, fino al violento evento del 1977 (magnitudo superiore a 7.0 ed oltre millecinquecento morti).

Il terremoto di Lisbona (Portogallo) del 1755

Il 1°novembre 1755 si verificò uno dei terremoti più catastrofici della storia d'Europa, conosciuto come "terremoto di Lisbona". L'epicentro venne localizzato nell’Oceano Atlantico centinaia di chilometri a sud-ovest dalla città di Lisbona, al largo di Cabo San Vicente, con una magnitudo stimata di 8.5. Il sisma venne avvertito in molte aree dell'Europa, causò danni anche a centinaia di chilometri di distanza, in Spagna e Marocco, e rase praticamente al suolo la capitale del Portogallo.

terremoto lisbona 1755
Lisbona, Portogallo, durante il grande terremoto del 1° novembre 1755, incisione su rame. Originale in: Museu da Cidade, Lisbona. Riprodotto in: O Terramoto de 1755, Testamunhos Britanicos = The Lisbon Earthquake of 1755, British Accounts. Lisbona: British Historical Society of Portugal, 1990.

Il terremoto causò un'onda di tsunami (nel centro di Lisbona il maremoto superò i 15 metri) che aggravò i danni e le perdite umane: il bilancio fu di oltre 100.000 morti, la maggior parte dei quali in Portogallo, ma almeno 15mila anche in Spagna tra Huelva e Cadice.

L'altro sisma di Lisbona, nel 1531

Lisbona era stata già devastata nel 1531 da un altro forte terremoto, ed anche in quel caso si era verificato uno tsunami. In tutto si contarono circa 30 000 vittime.

Calabria e Appennino centrale (Italia), i terremoti del 1703 e del 1783

Un altro terremoto catastrofico di quel secolo avvenne solo 28 anni dopo il disastro di Lisbona, nella regione italiana della Calabria. Una intensa sequenza sismica colpì l'area dello Stretto di Messina causando devastazioni e un numero di vittime compreso tra 30.000 e 50.000.

All'inizio del secolo invece, nel 1703, era stata nuovamente colpita l'area degli Appennini centrali, con una sequenza sismica devastante che portò alla distruzione della città di L'Aquila e con conseguenze fino a Roma.

Il terremoto di Chios (Grecia) del 1881

Il terremoto di Chios del 1881 avvenne nell'area delle isole greche situate di fronte alla Turchia. Il sisma devastò l'isola causando almeno settemila morti. Nel Novecento la Grecia è stata colpita più volte da terremoti dannosi, anche se il più catastrofico della storia recente resta quello del 1881.

L'ultimo evento catastrofico è stato quello che ha colpito Atene il 7 settembre del 1999. L’intero paese è soggetto ad elevata sismicità, con una pericolosità ancora più elevata nel sud e sulla costa occidentale.

Il terremoto di Granada (Spagna) del 25 dicembre 1884

Nel giorno di Natale del 1884, un terremoto di magnitudo tra 6,2 e 6,5 con epicentro Arenas del Rey (Granada), causò oltre mille morti in Spagna. Questo evento è l'ultimo disastro di grandi proporzioni avvenuto in epoca storica nel paese. L'ultimo evento con vittime in Spagna è avvenuto l'11 maggio 2011 a Lorca (Murcia), con nove morti.

rischio sismico europa
La mappa del rischio sismico in Europa (Crowley et al., 2021). Il rischio sismico è maggiore dove vi è elevata pericolosità sismica ma anche dove ci sono aree urbane molto abitate.

Nel XX secolo due eventi con magnitudo 7,8 hanno interessato Spagna e Portogallo. Il primo (1954), con epicentro vicino Durcal (Andalusia), aveva un ipocentro profondissimo, a 650 km, mentre il secondo (1969) si è verificato a centinaia di km dalla costa nell'Oceano Atlantico. Questo ne ha ridotto molto gli effetti.

Stretto di Messina (Italia), 28 dicembre 1908

Il terremoto di Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 1908, la peggior catastrofe naturale del XX secolo in Europa, avvenne in una zona del Mediterraneo sismicamente molto attiva, proprio in corrispondenza dello Stretto di Messina, che separa la Sicilia dalla Calabria e dall'Italia peninsulare.

La magnitudo raggiunta fu di 7,2 ed il sisma causò uno tsunami devastante. Il numero di vittime, tra 80.000 e 100.000, ne fa uno degli eventi sismici più catastrofici della storia europea.

In Italia, il XX secolo non è stato segnato soltanto dal terribile terremoto dello Stretto di Messina del 1908. L'8 settembre del 1905 avvenne in Calabria uno dei terremoti più forti della storia sismica italiana, con magnitudo stimata 7,1 che generò un maremoto. Pochissimi anni dopo, nel 1915, l'Italia centrale sarebbe stata sconvolta da un nuovo evento di grandi proporzioni.

Il terremoto dell'Italia centrale del 1915

Era il 13 gennaio del 1915 quando l'Italia centrale venne sconvolta da un fortissimo terremoto, che causò almeno 30.000 morti e danni ingenti in una vasta area dell'Abruzzo, lungo l'Appennino centrale. Viene ricordato come "il terremoto della Marsica", ed anche "terremoto di Avezzano". Da alcuni anni il 13 gennaio è diventato in Italia una giornata di sensibilizzazione sull'elevato rischio sismico nel paese, proprio nell'anniversario di quel disastro.

Le catastrofi sismiche hanno colpito l'Italia anche in tempi più recenti. Si ricordano i due forti terremoti del Friuli del 1976 ed il sisma del 23 novembre 1980 (magnitudo 6.8) che sconvolse l'Irpinia (Italia del sud) causando danni anche a Napoli. Dal 1997 al 2016-2017 nell'Italia centrale appenninica una lunga serie di forti terremoti (Umbria-Marche 1997, L'Aquila 2009, Amatrice-Norcia-Visso 2016-2017) ha avuto gravi ripercussioni causando più di seicento morti.

Turchia 1939 e 1999, da Erzincan a Izmit

Torniamo in Turchia, che nel corso dei secoli è stata colpita ripetutamente da terremoti distruttivi (dopo il sisma di Antiochia del 526 e costantinopoli 557 e cilicia 1268 ricordiamo i terremoti di smirne nel 1688, erzincan 1784, isnabul 1766, erzincan 1784, agri 1840, erzurum 1859 - tutti eventi con decine di migliaia di vittime).

Nel XX secolo ricordiamo il terribile terremoto di Erzincan del dicembre 1939 (magnitudo 7.8 e oltre 32mila morti) e quello del 17 agosto 1999 che ha colpito Izmit (magnitudo 7,4, oltre 17.000 morti). A questi si aggiunge purtroppo l'ultimo terribile evento del 6 febbraio 2023, con decine di migliaia di morti (il bilancio è ancora provvisorio).

Terremoti non catastrofici ma dannosi nell'Europa del nord

L'Europa centrale e quella settentrionale non hanno una elevata sismicità, e non hanno vissuto catastrofi come quelle viste nel Mediterraneo. Nel corso dei secoli si sono verificati però anche qui forti terremoti. Tra questi rari eventi segnaliamo il terremoto del 1763 a Komárom, in Ungheria, con magnitudo stimata tra 6.2 e 6.5, ed il sisma dello Stretto di Dover del 6 aprile 1580, uno dei più intensi della storia di Inghilterra, Fiandre e Francia settentrionale, con una magnitudo 5,3-5,9.

In Germania, nel centro-ovest del paese al confine con l’Olanda, si è verificato nel 1992 il sisma più forte degli ultimi tempi nella regione, il terremoto di Roermond (M 5.8), che ha causato importanti danni agli edifici. In Francia, oltre alle aree alpine e pirenaiche, si rileva una sismicità anche nel sud: lo testimonia il terremoto della Provenza del 1909, con magnitudo 6.2, che causò decine di vittime.

I terremoti nel Nord Africa

Vanno ricordati gli eventi del 1960 in Marocco, con il terribile terremoto di Agadir (15.000 morti). L'Algeria venne sconvolta nel 1716 dal forte sisma di Algiers e nel 1980 dal terremoto di Chlef, seguito da uno tsunami . Si segnala poi il terremoto del Cairo (Egitto) del 1754, con quarantamila morti, e gli eventi storici che hanno colpito il Medio Oriente.

Saperne di più per proteggerci

Conoscere la storia sismica dei luoghi in cui viviamo è il primo passo per la prevenzione. Il successivo è informarsi sullo stato di vulnerabilità degli edifici, sulle norme per la loro messa in sicurezza.

Si segnala, per approfondire, l'European Archive of Historical EArthquake Data, con una mappa GIS dove si possono consultare centinaia di eventi sismici avvenuti nella storia dell'Europa.

Il Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (461 a.C.-1997) e nell’area Mediterranea (760 a.C.-1500) è un altro enorme archivio storici di eventi sismici avvenuti nell'Europa degli ultimi millenni. Il sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Italiano (INGV Terremoti) è sempre pieno di informazioni sui terremoti storici in Italia.