Terremoto, ecco dove sono le aree più sismiche d'Europa e del Mediterraneo

Non è possibile prevedere dove e quando si verificherà un terremoto, ma possiamo sapere quali sono le aree dove è maggiore la probabilità di un evento sismico. Ecco le aree sismicamente più pericolose in Europa e nel bacino del Mediterraneo e qual è la differenza tra pericolosità e rischio.

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In Italia e Turchia si sono verificati nel XX secolo i terremoti più disastrosi di tutta Europa. Nella foto la città di Izmir (Smirne), in Turchia, una delle aree urbane con maggior rischio sismico in Europa.

Il fortissimo terremoto che ha colpito Turchia e Siria il 6 febbraio 2023 ha nuovamente risvegliato un forte interesse per i terremoti, in tutta Europa e nell'area del Mediterraneo. Molte persone, impressionate dalle immagini che arrivano dai due paesi colpiti, vogliono sapere quali aree dell'Europa sono più sismiche.

Purtroppo, la scienza non è ancora in grado di prevedere dove e quando si verificherà un terremoto con esattezza. L'unica cosa che possiamo fare (e non è poco), è prepararci al futuro mettendo in sicurezza edifici e strutture, rendendole antisismiche nelle aree dove la sismicità è maggiore.

Da decenni sappiamo con precisione in quali aree del mondo (e dell'Europa) si verificano con maggior frequenza terremoti pericolosi. Proprio in queste zone, per prepararci a eventi sismici che prima o poi arriveranno, dobbiamo mettere in sicurezza le infrastrutture e gli edifici.

Da decenni conosciamo quali sono le aree più sismiche, dove la probabilità che si verifichi un forte terremoto è maggiore, ma non possiamo sapere il momento esatto in cui avverrà un evento sismico. Quello che possiamo fare in queste aree è prepararci al peggio, mettendo in sicurezza edifici e infrastrutture, rendendole antisismiche.

Prima di andare a vedere quali sono le aree con maggior pericolosità sismica in Europa e nel Mediterraneo, andiamo a vedere la differenza tra pericolosità e rischio.

Differenza tra pericolosità e rischio sismico

In geologia si usano spesso le parole "pericolosità" e "rischio". La pericolosità (hazard in inglese) ci dà un'indicazione su quanto è probabile che avvenga nel futuro e in un certo luogo un evento geologico catastrofico (eruzione vulcanica, terremoto, frana o inondazione).

In questo articolo, ad esempio, vedremo le aree dell'Europa dove con maggior frequenza si verificano forti terremoti, e dove quindi è più alta la probabilità che si verifichino eventi sismici catastrofici.

Il rischio (in inglese risk) prende in considerazione, oltre alla pericolosità, anche gli elementi costruiti dagli esseri umani in una determinata zona, come i palazzi, le scuole, gli ospedali, le infrastrutture (ponti, strade), la loro vulnerabilità (se sono più o meno soggetti ad essere danneggiati) ed il numero di persone esposte.

Nel mezzo di un deserto con alta pericolosità sismica, il rischio sismico è nullo

Per capire meglio questa differenza, facciamo un esempio. Nel mezzo di un deserto disabitato ci può essere una elevata pericolosità sismica, quindi una alta probabilità che avvengano forti terremoti in un certo intervallo di tempo, ma allo stesso tempo avremo un rischio sismico pari a zero, perché non ci sono palazzi soggetti a crollo e non ci sono persone esposte al pericolo di finire sotto le macerie.

Non possiamo ridurre la pericolosità sismica di un luogo, ma possiamo ridurre il rischio, rendendo le strutture da noi costruite più sicure. Ridurremo così l'impatto di futuri terremoti che, purtroppo, prima o poi si verificheranno.

La pericolosità rimane quindi sempre tale, mentre il rischio può essere abbassato grazie all'intervento umano: in Giappone, ad esempio, uno dei luoghi dove la pericolosità sismica è maggiore in tutto il pianeta, anni e anni di preparazione e di protezione delle infrastrutture ha permesso di ridurre il rischio.

In Giappone oggi le persone sono meno vulnerabili nonostante l'altissima pericolosità, perché protette da edifici e infrastrutture sismo-resistenti.

Le aree sismicamente più pericolose in Europa e nel Mediterraneo

In questo articolo andremo a vedere le aree dove è maggiore la pericolosità sismica nel continente europeo (in inglese, Earthquake hazard, o seismic hazard). Le mappe della pericolosità sismica mostrano qual è il il livello di scuotimento del suolo atteso in una zona specifica a causa di un terremoto che avvenga lì, o anche a distanze maggiori.

Negli ultimi dieci anni sono state redatte diverse mappe di pericolosità. Nel 2013 venne pubblicata una mappa di pericolosità nell’ambito del progetto SHARE, mentre oggi il modello di riferimento è quello del 2020, "2020 European Seismic Hazard Model (ESHM20)", che rimpiazza l'"Euro-Mediterranean Seismic Hazard Model" del 2013 aggiornandolo e migliorandolo.

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La mappa della pericolosità sismica in Europa (Danciu et al., 2021) Fonte: http://www.efehr.org .

Questo nuovo modello prende in considerazione migliaia di eventi sismici avvenuti in migliaia di anni di storia del continente, mappando le faglie sismicamente pericolose e anche prendendo in considerazione gli eventi del passato, le cui testimonianze sono arrivate fino a noi grazie ai libri antichi. Questi modelli sono il frutto di decenni di lavoro da parte di migliaia di ricercatori.

Le regioni più sismiche dell'Europa

Come si può vedere nell'immagine qui sopra, la Turchia, la Grecia, l'Albania, l'Italia e la Romania sono i paesi dove c'è una pericolosità sismica maggiore, indicate in rosso nella mappa della pericolosità. In questi paesi è maggiore la probabilità che nel futuro (prossimi decenni) si verifichino eventi con un'accelerazione del suolo elevata.

I forti terremoti che avvengono in Europa sono causati nella maggior parte da stress dovuti alla collisione tra placche tettoniche.

Anche l'intera regione dei Balcani è soggetta a una forte pericolosità sismica. Nonostante si trovino su un gradino più basso, la pericolosità sismica è considerevole anche in certe aree di Austria, Belgio, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Norvegia, Islanda, Svizzera.

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Bisogna ricordare che anche nelle aree dove la pericolosità sismica è media, o bassa (toni di arancione sempre più chiari nella mappa qui sopra), si possono verificare terremoti pericolosi. La pericolosità ci parla di una probabilità futura, ma non esclude che si verifichino eventi. Quindi anche le aree con una pericolosità media o bassa dovrebbero prepararsi.

La mappa della pericolosità sismica in Europa è un importante passo in avanti verso una consapevolezza maggiore della popolazione sui rischi geologici presenti nel territorio in cui si vive.

Le aree dell'Europa con elevato rischio sismico

Fin qui abbiamo visto le mappe della pericolosità sismica. Come dicevamo c'è una differenza tra pericolosità e rischio. Nel caso del rischio sismico non viene presa in considerazione solo la probabilità che avvengano forti terremoti in un certo intervallo di tempo, ma anche la densità abitativa dei luoghi colpiti (quante persone sono esposte?), la vulnerabilità degli edifici, eccetera.

Le mappe del rischio sismico ci danno una informazione sull'impatto che il terremoto può avere in futuro sugli elementi costruiti dall'uomo, e sulle persone.

Nel 2020 è stata realizzata la prima mappa del rischio sismico europeo, che mette in luce forti criticità. Nonostante la maggior parte dei paesi europei abbia delle norme sismiche ben precise per la costruzione di nuovi edifici (in Italia fin dagli anni '70), ci sono ancora troppi edifici vecchi, vulnerabili e non rinforzati.

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La mappa del rischio sismico in Europa (Crowley et al., 2021).

L'Italia, la Grecia, la Turchia, l'Albania e la Romania sono i paesi dove ci sono più aree soggette ad un elevato rischio sismico. Questo è frutto della maggior pericolosità sismica di questi territori, e della maggior esposizione di centri abitati. Il rischio sismico è molto elevato nelle aree urbane della Turchia, come Istanbul e Izmir (Smirne), nelle città italiane di Napoli e Catania, a Bucarest in Romania e Atene in Grecia.

Sono soggette a rischio sismico elevato anche diverse aree della Spagna del sud, del Portogallo, piccole aree di Francia e Germania, il Belgio.

La pericolosità ed il rischio sismico in Italia

Nel XX secolo la maggior parte delle vittime causate da terremoti in Europa si è concentrata in Italia. Calabria 1905, migliaia di vittime, Messina 1908, oltre centomila morti, Avezzano 1915, oltre trentamila, Irpinia 1980, quasi tremila, Friuli 1976, quasi mille.

Sono questi alcuni dei terremoti più catastrofici che hanno colpito l’Europa nel Novecento, tutti localizzati in Italia, paese che è stato colpito anche in questo secolo da numerosi eventi sismici, in particolare lungo la catena dell'Appennino centrale.

Turchia, Romania, Albania, Grecia...ma anche Spagna e Portogallo

Nel secolo scorso terremoti catastrofici hanno devastato anche la Turchia, insieme all'Italia il paese che ha contato più vittime, ed hanno causato molti morti anche in Romania, Albania, Montenegro, Grecia.

Se si guarda però più indietro nel passato, nei secoli precedenti, troviamo eventi sismici disastrosi anche nella Spagna del sud e in Portogallo (terremoto di Lisbona del 1755). La frequenza di questi eventi è minore, ma anche in queste aree è fondamentale la prevenzione.

Pericolosità sismica nel Nord Africa e in Medio-Oriente

Fin qui ci siamo concentrati sull'Europa continentale, ma anche dall'altra parte del Mediterraneo la sismicità è importante. Sono soggette a sismicità le aree del Marocco e dell'Algeria settentrionale, ma anche il nord della Tunisia, dell'Egitto e della Libia, ed il Medio Oriente.

Per concludere: qual è la causa dei terremoti in Europa?

Dal punto di vista geologico la causa dei terremoti in Europa è da ricercare nella maggior parte dei casi nello stress che si accumula sulla crosta terrestre per il movimento delle placche tettoniche. L'Europa meridionale e l'intera area Mediterranea si trovano lungo un'importante zona di collisione tra la Placca Eurasiatica e quella Africana.

In certe aree, come la Turchia, si ha anche una collisione tra le placche dell'Anatolia e la placca Arabica. A complicare le cose ci si mettono anche una serie di microplacche, che rendono la situazione più complessa.

L'Italia, ad esempio, si trova in una zona tettonica molto particolare, per la presenza della microplacca Adria. Gli effetti di questa particolare situazione tettonica si vedono nelle Alpi (dove, tra Italia, Austria e Svizzera si sono verificati secoli fa forti terremoti), e con maggior frequenza sugli Appennini, dove i terremoti sono molto frequenti.

Altre microplacche complicano la situazione in Europa, dai Balcani alla Romania, fino alla Penisola Iberica, ed è per questo che si verificano terremoti anche in zone lontane dalla zona di collisione più conosciuta, quella tra la Placca Eurasiatica ed Africana.