Vulcani d'Italia: ecco quali sono

Ecco quali sono i vulcani attivi o da poco quiescenti (in fase di "riposo") presenti nel territorio italiano. Dal Vesuvio all'Etna, passando per le Eolie, ecco le zone vulcaniche d'Italia.

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I vulcani attivi (o quiescenti) d'Italia sono molti: ecco quali sono.

L’Italia ha un territorio ricco di vulcani attivi o da poco quiescenti e si trova in Italia il vulcano più grande del continente europeo, l’Etna. Attualmente sono considerate attive quattro aree: la pianura campana e il mare antistante (campi Flegrei, Ischia, Vesuvio), l’arcipelago delle Eolie, l’Etna e l'area del Canale di Sicilia.

Vesuvio e Campi Flegrei

Il Vesuvio è famoso in tutto il mondo per la sua storia ed il suo mito ed è uno dei più pericolosi. L’ultima eruzione è avvenuta nel 1944, in pieno conflitto mondiale. Da allora il vulcano è rimasto quiescente, ma è noto che dopo una pausa che può durare centinaia o migliaia di anni, riprende la sua attività con un’eruzione iniziale violenta e devastante. Il vulcano è costantemente monitorato, ma una violenta eruzione sarebbe comunque preoccupante a causa dell’elevata densità di popolazione della zona in cui in un raggio di 10 km dal cratere vivono 600 mila persone.

Poco distante dal Vesuvio si trovano i Campi Flegrei, una grande caldera vulcanica che contiene molte bocche eruttive. Negli ultimi dodicimila anni si sono verificate 61 eruzioni in questa area, l’ultima nel 1531 ha portato alla formazione del Monte Nuovo. Numerosi sono inoltre i terremoti, i fenomeni di bradisismo e le attività termali e fumaroliche.

I vulcani delle Eolie

L’arcipelago delle Isole Eolie è formato da sette isole (Alicudi, Filicudi, Salina, Lipari, Vulcano, Panarea e Stromboli), ma vi sono almeno sei vulcani sottomarini nella zona. Attualmente sono considerati attivi Stromboli, Vulcano e Lipari. Stromboli ha una caratteristica forma a cono ed un’altezza di 924 m sul livello del mare, ma poiché si eleva da un fondale marino profondo 1500-2000 metri è da considerare un grande vulcano, quasi delle dimensioni dell’Etna.

La sua attività è caratterizzata da una continua attività esplosiva di modesta entità. Questo tipo di attività ha preso il nome di stromboliana anche se si verifica in altri vulcani del pianeta. Vulcano è la sommità di un edificio vulcanico la cui base si trova a 1000 m sotto il livello del mare. L’ultima eruzione si è verificata nel 1888-90. Attualmente sono attive numerose fumarole nell’area del cratere. Lipari ha avuto cicli eruttivi esplosivi con intervalli di quiescenza piuttosto lunghi. L’ultimo ciclo eruttivo si è verificato fra 8000 e 1200 anni fa.

L'Etna ed i vulcani del Canale di Sicilia

L’Etna è il più grande vulcano attivo del continente europeo ed uno dei più attivi del mondo. La sua altezza varia nel tempo, si può considerare attualmente intorno ai 3340 m s.l.m. L’attività principale è di tipo effusivo con eruzioni di colate fluide e deboli esplosioni. I vulcani del Canale di Sicilia comprendono le isole di Pantelleria e Linosa su cui non ci sono attività vulcaniche da migliaia di anni, ma l’area continua ad essere attiva per la presenza di numerosi vulcani sottomarini che hanno causato sporadiche eruzioni nel 1831 e nel 1891 al largo di Pantelleria. L’eruzione del 1831 portò all’emersione dell’isola Ferdinandea che scomparve pochi mesi dopo demolita dalla forza delle onde.