Come riconoscere un satellite nel cielo notturno e non confonderlo con un aereo o una stella cadente
Osservare il cielo notturno può essere uno spettacolo davvero straordinario, ma capire cosa stiamo osservando non è sempre così facile.

Quando la notte è limpida e l’inquinamento luminoso non disturba, il firmamento si trasforma in una finestra celeste piena di dettagli. Stelle, pianeti e persino galassie appaiono come pennellate luminose. Tuttavia, accanto a questi oggetti naturali, solcano la volta celeste anche altre creazioni umane: aerei, elicotteri e i sempre più numerosi satelliti artificiali.
La ragione per cui possiamo osservare questi satelliti è molto semplice: riflettono la luce del Sole sulle loro superfici metalliche e sui pannelli solari. Dalla Terra, quella luminosità si traduce in piccoli punti che attraversano lentamente il cielo da un lato all’altro.
Ciò che è interessante è che questo bagliore non è statico: aumenta quando esce dall’ombra terrestre e diminuisce di nuovo quando vi rientra. Questa transizione crea uno spettacolo riconoscibile per chi sa cosa cercare.
Il trucco per vedere i satelliti senza telescopio
Non serve alcuna attrezzatura speciale per individuare i satelliti. La prima cosa è lasciare che gli occhi si abituino al buio per circa quindici minuti, evitando torce o schermi che rovinerebbero l’adattamento. Con un po’ di pazienza, in una sola notte si possono identificare decine di traiettorie.
No son OVNIS, aunque lo parezcan. Si estos días ves una extraña fila de luces en el cielo como esta, probablemente sean los satélites de @SpaceXStarlink, el proyecto de @SpaceX para la creación de una constelación de satélites para brindar un servicio mundial de internet. pic.twitter.com/VK5BP2End0
— FECYT (@FECYT_Ciencia) 22 aprile 2020
Tra tutti gli oggetti in orbita, la Stazione Spaziale Internazionale è la più popolare. Anche se non è un satellite, né il più luminoso, è uno degli oggetti più visibili e suscita curiosità perché trasporta equipaggi. Il suo splendore può superare persino quello del pianeta Venere, il che fa sì che passi inosservata solo a chi non alza lo sguardo al cielo.
Un altro fenomeno spettacolare sono i bagliori dei vecchi satelliti Iridium, famosi per produrre autentici lampi capaci di brillare decine di volte più di Venere. Questi bagliori si verificavano quando le loro antenne riflettenti si allineavano con la luce solare e la Terra, un fenomeno così intenso da sembrare un faro nel cielo.
Come distinguere un satellite da un aereo
A occhio nudo, un satellite si muove in modo continuo, a velocità costante e senza lampeggi. Somiglia a un aereo lontano, ma non ha luci intermittenti. La sua luminosità resta uniforme, tranne nei momenti in cui entra o esce dall’ombra terrestre.
Al contrario, un aereo notturno si riconosce subito dalle sue luci rosse e verdi che lampeggiano a intervalli regolari. Inoltre, il suo movimento non è sempre lineare né costante, poiché cambia rotta di frequente. Nelle fotografie a lunga esposizione, gli aerei disegnano linee con punti ripetuti, mentre i satelliti lasciano tracce semplici e continue.
La chiave, quindi, sta nell’osservare la stabilità della luce. Se non sfarfalla e mantiene una traiettoria rettilinea, si tratta di un satellite. Se lampeggia e cambia rotta, stiamo osservando un aereo.
Differenze tra satellite e stella cadente
Le stelle cadenti, in realtà piccoli frammenti di roccia che si bruciano nell’atmosfera, si riconoscono all’istante. Sono bagliori rapidi, luminosi e spesso con tonalità azzurre, verdi o arancioni. Durano appena un secondo, lasciando una scia che svanisce subito.
No son Starlink.
— Álvaro Ibáñez Pérez (@kokehtz) 4 giugno 2021
Son los satélites que hay normalmente en el cielo.
Toda esa cantidad han salido en mi FOV durante las 24h de exposición que tiene tiene la fotografía.
De no ser por el algoritmo de rechazo, a día de hoy, la astrofotografía sería literalmente imposible de hacer. pic.twitter.com/T72B528W66
A differenza di un satellite, che impiega diversi minuti ad attraversare il cielo, un meteoroide si consuma immediatamente. Inoltre, la sua velocità è molto superiore, dando l’impressione di un lampo rapidissimo. Non c’è tempo di seguirlo: appare e scompare in un istante.
Per questo, la regola è semplice: se è un bagliore fugace, si tratta di un meteoroide; se si muove lentamente e senza lampeggiare, è un satellite; se lampeggia e cambia rotta, è un aereo. Così chiaro. Osservare il cielo notturno è più di un passatempo: è un esercizio di curiosità. Riconoscere ciò che vediamo ci aiuta a godere di più dell’esperienza.