Da domenica piogge molto intense sul bacino del Tevere, ci sarà una piena importante del fiume a Roma?
Forte maltempo con piogge abbondanti in arrivo sull'Italia centrale, possibile piena del fiume Tevere? Le possibili conseguenze a Roma e non solo.

Aumentano le probabilità che a partire dal fine settimana l'Italia centrale venga interessata da una importante ondata di maltempo. Stando agli ultimi aggiornamenti del nostro modello di riferimento, ECMWF, a partire da domenica 9 marzo una violenta ondata di maltempo porterà forti temporali e piogge diffuse, che scaricheranno con forza sulle regioni centrali, specie quelle tirreniche, lasciando accumuli pluviometrici molto importanti.
Insomma, si prepara una fase di maltempo che porterà tanta pioggia su numerose regioni, colpendo in modo particolare il Centro.
Al momento le mappe mostrano uno scenario con quantità di piogge consistenti proprio sul vasto bacino idrografico del Tevere, e questo lascia ipotizzare, se le previsioni venissero confermate, una piena del terzo fiume italiano.
Possibile piena del Tevere per le forti piogge in arrivo?
Le piogge abbondanti che sono cadute nelle settimane scorse hanno in parte saturato i suoli, ed anche se l'ultima settimana ha regnato la stabilità nel centro Italia, è facile immaginare che se venisse confermata la perturbazione della prossima settimana, con picchi di 100 mm in alcune aree del bacino idrografico del Tevere, potrebbe verificarsi una piena.
Il fiume Tevere, terzo fiume italiano per lunghezza, è strettamente monitorato dalle autorità competenti. Vista la sua incidenza su grandi centri abitati, tra cui Roma, viene costantemente monitorato.
Le piene del Tevere a Roma hanno oggi un impatto molto minore rispetto ai secoli passati, grazie a grandi opere ingegneristiche come i Muraglioni, ma anche per la realizzazione di bacini artificiali a monte.
Negli ultimi anni, le grandi piene del Tevere sono state gestite anche grazie all'uso ragionato degli invasi idrici artificiali, che consentono di controllare i deflussi delle acque in modo controllato.
Quando si verifica una piena a Roma: i livelli
La piena ordinaria del Tevere a Roma scatta quando si raggiunge un’altezza del fiume di 10 metri all’idrometro di Ripetta. Negli ultimi 25 anni le piene ordinarie del Tevere a Roma si contano sulle dita di una mano, non sono eventi molto frequenti. Soprattutto però, non hanno conseguenze particolari se ben gestite. Gli unici problemi si possono verificare per le piattaforme galleggianti ancorate lungo le banchine, o alla foce, nell'area di Fiumicino.

Oltre i 13 metri fino ai 16 metri si parla invece di piene straordinarie. Nel 2008, quando c'è stata una delle piene del Tevere più importanti degli ultimi anni, a Roma, l'altezza di 13 metri è stata solo sfiorata ma non raggiunta.
Infine le piene eccezionali sono quelle che raggiungono e superano i 16 metri presso l'idrometro di Ripetta, ed è dal 1937 che non si registrano nella capitale (in quell'occasione, si arrivò a registrare 16,84 metri a Ripetta). Questa è una buona notizia, perché oltre quel livello subentrano rischi di inondazione del centro cittadino.
In termini di volume d'acqua questi sono i livelli di piena a Roma:
- Stato di piena ordinaria del Tevere a Roma, si ha con portata compresa tra 800 e 1500 m³/s;
- Stato di piena straordinaria con portata compresa tra 1500 e 2000 m³/s;
- Stato di piena eccezionale con portata maggiore a 2000 m³/s.

Nella maggior parte dei casi, quando il Tevere va in piena, le conseguenze a Roma sono davvero minime. La prima misura che viene presa dal Comune è quella della chiusura delle banchine pedonali.
Non c'è solo Roma: le conseguenze delle piene del Tevere in altri punti
Fin qui abbiamo visto soprattutto le possibili conseguenze delle piene del Tevere a Roma. In realtà, le aree più problematiche si trovano altrove, ad esempio alla foce del fiume, presso Fiumicino.