Spettacolare parossismo dell'Etna, grandi fontane di lava e lapilli dal cratere di Sud-Est
L’attività stromboliana degli ultimi giorni è sfociata in un nuovo intenso parossismo sull’Etna, ben visibile da molte aree della Sicilia orientale.
L’Etna torna a dare spettacolo. L’attività stromboliana degli ultimi giorni è sfociata in un nuovo intenso parossismo sull’Etna, ben visibile da molte aree della Sicilia orientale. Nel corso della serata di ieri grandi fontana di lava si sono alzate in cielo dal cratere di Sud-Est, originando un flusso lavico, ben visibile, soprattutto da Catania, con caduta cenere e lapilli lungo il versante nord-orientale del vulcano.
Nuova eruzione dell#Etna, e stavolta è preoccupante. La cenere lavica ha già coperto i comuni sulla costa di Nord-Est. pic.twitter.com/vtSNBnPhqI
— Sebastiano Messina (@sebmes) December 1, 2023
La colonna eruttiva ha raggiunto i 5/6 km di altezza, allontanandosi verso nord-est, in direzione del messinese e dello Stretto di Messina, a causa degli intensi venti da sud-ovest in quota. La cenere è arrivata pure sulla parte più meridionale della Calabria, interessando pure la città di Reggio Calabria.
Etna, eruzione in corso: diretta video https://t.co/78z4bSAJi5
— Local Team (@localteamit) December 1, 2023
Dal punto di vista sismico, rispetto al comunicato precedente l’ampiezza media del tremore vulcanico è ulteriormente aumentata, con tendenza ad ulteriore incremento. Le sorgenti del tremore rimangono confinate nell’area del cratere di Sud-Est alla profondità di circa 2900m sopra il livello del mare.
#Etna #Eruzione PdV 1 ore20:30 pic.twitter.com/QwiUCt2Xxw
— ale.lizzio (@AleLizzio) December 1, 2023
Anche l’attività infrasonica mostra un significativo incremento. Gli eventi infrasonici localizzati sono prodotti dal Cratere di Sud-Est. L’analisi dei dati clinometrici mostra una variazione di circa 0,3 micro radianti nella parte sommitale del vulcano, compatibili con le usuali dinamiche di fontana di lava, secondo l’INGV.