Un virus mortale: la peste suina africana, una minaccia globale per l’allevamento di suini

La "peste suina africana" rappresenta una seria minaccia per l'industria mondiale dei suini. Scopri la sua origine, la sua diffusione e le misure preventive consigliate per evitare questa malattia nel bestiame.

maiali
La PSA ha avuto un impatto significativo sulla sicurezza alimentare, influenzando la disponibilità di carne suina e aumentando i prezzi sui mercati.

La peste suina africana (PSA) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i maiali domestici e selvatici, caratterizzata dalla comparsa di una colorazione violacea o con lividi sulla pelle degli animali infetti. Sebbene non rappresenti un rischio per la salute umana, il suo impatto sull’industria della carne suina è devastante.

Origine, diffusione e trasmissione del virus

La peste suina africana è causata da un virus appartenente al genere Asfivirus della famiglia Asfarviridae. Originaria dell'Africa, questa malattia si è diffusa in più di 50 paesi in Africa, Europa e Asia dal 2007 ed è recentemente apparsa nelle Americhe, con il primo caso confermato nella Repubblica Dominicana nel 2021.

Il virus si diffonde principalmente attraverso il contatto diretto tra animali infetti e sani. Ciò può verificarsi durante l'interazione tra maiali negli allevamenti, nei mercati o in natura. La PSA può essere trasmessa attraverso il consumo di carne contaminata dal virus, il che evidenzia l’importanza di mantenere rigorosi standard igienici nella produzione e distribuzione dei prodotti a base di carne di maiale.

Secondo la FAO, si stima che le epidemie di PSA abbiano comportato perdite economiche superiori a 5 miliardi di dollari all’anno per l’industria globale della carne suina.

Tuttavia, la diffusione del virus non si limita solo agli animali. Anche gli esseri umani possono svolgere un ruolo nella sua diffusione, poiché il virus può essere trasportato su calzature e oggetti contaminati. Ecco perché coloro che lavorano nell'industria della carne suina o che hanno contatti regolari con i suini adottano misure preventive per evitare la diffusione del virus.

suini
In Europa, secondo i rapporti dell’Unione Europea, la PSA ha causato una riduzione di circa il 20% nella produzione di suini nei paesi colpiti come Polonia e Romania.

I segni clinici della PSA sono importanti per identificare e contenere le epidemie della malattia. I sintomi includono febbre, scarso appetito, vomito, difficoltà respiratorie e diarrea, che può essere mucosa o sanguinolenta. Inoltre, la presenza di una colorazione violacea o di lividi sulla pelle dei suini colpiti è un segno caratteristico della malattia.

la peste suina nell'industria porcina

La rapida diffusione e l’elevata mortalità della peste suina africana (PSA) rappresentano un grave problema per gli allevatori di suini di tutto il mondo. Le epidemie di questa malattia causano grandi perdite di denaro sia per i piccoli che per i grandi allevatori, colpendo sia il mercato locale che quello internazionale delle carni suine.

Secondo SENASICA la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza legati all’allevamento suino sono a rischio.

Secondo i dati recenti dell’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE), nell’ultimo anno la peste suina africana ha causato la morte di circa 10 milioni di suini in tutto il mondo.

È fondamentale che il personale rispetti rigorosi standard igienici, disinfetti regolarmente i veicoli e le attrezzature e sia attento a qualsiasi segno di malattia nei suini. Quando si sospetta una malattia, è fondamentale informare immediatamente le autorità veterinarie affinché agiscano rapidamente e proteggano l'industria dei suini.