Pioggia, ecco i luoghi dove piove di più in Italia

L'Italia ha una grande variabilità geografica, e la sua posizione nel Mediterraneo facilita la formazione delle precipitazioni, che sono quindi abbondanti. Ma quali sono le aree più piovose del territorio italiano, dove piove di più?

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Le precipitazioni più abbondanti in Italia si concentrano sulle zone montuose: ma in quali di queste piove di più?

L’Italia, con la sua posizione nel bacino del Mediterraneo e la sua enorme variabilità geografica, che varia da alti rilievi montuosi a zone di pianura e costiere in brevi distanze, non ha problemi di acqua. La pioggia in Italia è abbondante, e lo è ancor di più nelle aree montuose, che costituiscono enormi serbatoi idrici dove l’acqua infiltratasi ed immagazzinata nelle falde può essere usata a scopo potabile e trasportata con acquedotti fino alle città.

Tuttavia, la estrema variabilità geografica del nostro territorio, insieme alla gran differenza di latitudine fra regioni settentrionali e meridionali, fa sì che il clima vari molto da zona a zona.

Prima di parlare delle zone più piovose d’Italia apriamo una piccola parentesi ricordando come si misurano le piogge e con che unità di misura. Le precipitazioni vengono misurate con i pluviometri, strumenti appositi che devono avere determinate caratteristiche per fornire un dato standard confrontabile con quello raccolto in altri luoghi. L’unità di misura è il millimetro, che equivale ad un litro per metro quadrato. L’uso del millimetro aiuta nel calcolo dei volumi di acqua che cadono al suolo in una certa area.

Quali sono i luoghi più piovosi d’Italia?

Detto questo, torniamo alle aree dove piove di più in Italia. Innanzitutto in Friuli-Venezia Giulia. Le Prealpi Giulie e le Prealpi Carniche sono le aree più piovose: qui cadono anche più di 3500 millimetri di pioggia in un anno. La frazione di Musi, nel bacino di Lusevera (Udine), è uno dei borghi più piovosi d’Italia, con picchi anche superiori ai 3500 millimetri annui. Nel 2014, anno particolarmente piovoso in molte aree d'Italia, venne toccato un accumulo straordinario di 5406 millimetri. Per fare un raffronto, nessuna grande città italiana, da Roma a Napoli, da Milano a Palermo, ha precipitazioni medie annue superiori ai 1000 millimetri.  

La posizione geografica di quest’area, fra l’Adriatico e le Alpi, crea le condizioni per queste abbondantissime piogge, che alimentano i fiumi della regione, il più grande dei quali è il Tagliamento, reso famoso dai drammatici eventi della Prima Guerra Mondiale.

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Le Prealpi e le Alpi del Friuli, i luoghi più piovosi d'Italia

Sebbene il record di pioggia spetti a questa area dell’Italia nord-orientale, tutto l’arco alpino e prealpino è soggetto a piogge molto abbondanti, localmente anche superiori ai 2000 millimetri. Ovviamente in questo calcolo entrano pure le precipitazioni nevose. Vi sono comunque aree dell’arco alpino e prealpino più piovose di altre: molto piovosa è in particolare la zona fra il Lago Maggiore ed il Lago di Como, con precipitazioni talvolta superiori ai 2500 millimetri annui. Anche qui, grandi estensioni di acqua vicino ad alti rilievi sono una delle cause di tanta pioggia.

Altra area molto piovosa d’Italia, con accumuli superiori ai 2000 mm, è quella dell’Appennino ligure, delle Alpi Apuane, e le aree elevate dell’Appennino Tosco-Emiliano. Tuttavia piogge molto abbondanti si registrano anche in determinate zone dell'Appennino centro-meridionale.

Sono quindi queste le aree più piovose d’Italia. In generale comunque, lungo tutta la dorsale degli Appennini e delle Alpi e Prealpi, le piogge sono abbondanti e superiori ai 1000 millimetri annui. Una fortuna per il nostro territorio, che a differenza di altre aree del Sud Europa continua a godere di precipitazioni generose (salvo eccezioni locali).

Un problema emerso negli ultimi tempi è quello dell'intensità delle precipitazioni. In determinate aree, dove annualmente le precipitazioni non sono così abbondanti come quelle sopra descritte, può cadere in un brevissimo intervallo di tempo la quantità di pioggia che cade normalmente in uno o più mesi. Questi eventi meteorologici, sempre più frequenti, sono la causa di inondazioni lampo ed aumentano i fenomeni di dissesto idrogeologico.