Conto alla rovescia per il blocco meteo in Europa: l'Italia noterà gli effetti a partire dal 25 aprile

In Italia gli effetti di questo blocco inizieranno a manifestarsi nei prossimi giorni, con una recrudescenza di questi fenomeni atmosferici, soprattutto durante le ore pomeridiane.
La primavera del 2025 continua a mantenere una spiccata dinamicità, con un andamento circolatorio abbastanza ondulato.
Lo vediamo molto bene dalle ultime elaborazioni dei grandi centri di calcolo internazionali, che evidenziano lo sviluppo di un nuovo "blocco a omega", con un compatto anticiclone fra Europa centrale e Scandinavia, che influenzerà l’andamento meteorologico su gran parte d’Europa.
Un nuovo blocco atmosferico in Europa
Questo fenomeno, noto come "blocco anticiclonico" o "rex block", si configura come una situazione meteorologica in cui un’alta pressione si stabilisce in una determinata area, impedendo il normale flusso delle perturbazioni atlantiche e favorendo la persistenza di condizioni climatiche anomale.
Nel caso del "rex block", l’alta pressione si trova spesso a latitudini settentrionali, come sulla Scandinavia in questo caso, mentre una bassa pressione si stabilisce più a sud, creando un contrasto che può persistere per giorni o settimane.

Ormai sempre più frequentemente queste configurazioni di blocco si ripetono sul continente europeo, causa una combinazione di fattori atmosferici e climatici globali.
Questo porta a periodi di stazionarietà dei vai fenomeni atmosferici su tempi più lunghi, con conseguenze come ondate di calore estive o siccità prolungate, come già visto nel 2022 e 2023. Mentre nei casi opposti la persistenza di circolazioni depressionarie sulla stessa area può causare fasi estremamente piovose, con il rischio di potenziali eventi alluvionali.
Dal 25 aprile un grande blocco anticiclonico sull’Europa
A partire dalla giornata del 25 aprile un promontorio anticiclonico di blocco si svilupperà fra l’Europa centrale e la Scandinavia, ergendo un blocco alle piovose perturbazioni provenienti dall’Atlantico.
L’anticiclone, intrappolato tra i due centri depressionari, sia ad est che ad ovest, tende a persistere per diversi giorni, se non settimane, portando condizioni di stabilità prolungata nelle aree sotto la sua influenza.
Quando il getto perde forza o si "frantuma", si creano queste situazioni d’instabilità atmosferica, con effetti che possono variare a seconda della posizione geografica.
Ecco gli effetti del blocco anticiclonico sull’Italia
Per la fine di aprile 2025 tale blocco anticiclonico si stabilirà tra la Scandinavia e l’Europa occidentale, spingendo masse d’aria fredda dall’Europa orientale e dalla Russia verso il Mediterraneo.
Questo scenario creerà un contrasto termico marcato, con l’Italia al confine tra aria fredda settentrionale e aria più calda subtropicale proveniente dal Nord Africa.

In Italia gli effetti di questo blocco inizieranno a manifestarsi non prima del 28 aprile 2025, con una recrudescenza dell’instabilità atmosferica, specialmente durante le ore pomeridiane.
Le regioni più colpite saranno il Nord (Pianura Padana, Veneto, Friuli), il Centro (Toscana, Umbria, Marche) e le aree interne appenniniche. Al Sud, le precipitazioni saranno più sporadiche, ma non escluse, specialmente in Campania e Puglia.
Va detto che trattandosi principalmente di fenomeni a carattere convettivo la distribuzione di questi fenomeni sarà molto disomogenea, e localizzata. Inoltre molti di questi fenomeni si localizzeranno a ridosso dei rilievi.