In settimana un ciclone colpirà la Sicilia, previsto forte maltempo e neve

Nel corso della settimana un ciclone mediterraneo colpirà la Sicilia causando una forte ondata di maltempo con piogge, forti venti, mareggiate e nevicate fino a quote relativamente basse.

Il maltempo nei prossimi giorni colpirà in modo duro le coste ioniche siciliane

A partire dalla giornata di domani si assisterà ad un radicale cambio della circolazione su buona parte del vecchio continente, Italia e Mediterraneo inclusi.

Difatti, la spinta verso l’Europa centro-orientale del promontorio anticiclonico oceanico manderà in “cutoff” (isolamento di una goccia fredda) la parte terminale della vasta saccatura fredda, alimentata da aria polare continentale, che dalle pianure Sarmatiche si versa in direzione della Grecia e dello Ionio.

Questa figura anticiclonica determinerà un considerevole aumento del campo del geopotenziale in quota, che costruirà le basi per lo sviluppo di un nuovo robusto promontorio anticiclonico di blocco fra il mar del Nord e il Baltico.

Lungo il lato meridionale di questa solida figura anticiclonica si andrà ad attivare un flusso di fredde correnti “retrograde”, che dalle innevate pianure della Russia si muoverà in direzione dell’Ucraina, della Moldavia e della Romania, raggiungendo i Carpazi.

Aria fredda continentale verso il Mediterraneo

Una parte di quest’aria fredda, e molto densa, d’estrazione polare continentale, riuscirà a spingersi fino ai Balcani, per poi sfogare in Adriatico attraverso i valichi delle Alpi Dinariche presenti lungo le coste della Dalmazia, sotto forma di sostenuti venti di caduta da NE e N-NE (“venti Catabatici”).

Quest’aria piuttosto fredda proveniente dalle pianure della Bielorussia e dell’Ucraina più occidentale, dopo aver scavalcato i crinali delle Alpi Dinariche, si dipanerà verso le coste di Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, raggiungendo pure il resto delle nostre regioni meridionali, con moderati venti di grecale e tramontana che subiranno locali rinforzi sullo Ionio.

Ciclone in sviluppo a sud della Sicilia

Mentre le regioni centro-settentrionali si preparano all’arrivo di un’altra avvezione fredda, quelle meridionali, in modo particolare l’estremo sud e la Sicilia, già da domani faranno i conti con un peggioramento, originato dalla risalita, dal Canale di un minimo depressionario, ben supportato da un massimo di vorticità positiva in uscita dal “cutoff retrogrado”, che nel frattempo si sarà spostato in direzione delle Baleari.

Questo nucleo di vorticità positiva, spostandosi verso il Canale di Sardegna e il Canale di Sicilia, evolverà nel corso della giornata di mercoledì 8 febbraio in un minimo depressionario relativo a sud della Sicilia, parzialmente alimentato lungo il suo bordo meridionale dal passaggio del ramo principale del “getto sub-tropicale”, che passerà a gran velocità fra la Tunisia e la costa libica.

Questo minimo relativo, transiterà a sud dell’isola, apportando condizioni di maltempo, con piogge, temporali, ma soprattutto venti forti dai quadranti orientali e mareggiate sulla costa ionica.

Le piogge nei prossimi giorni potranno creare qualche criticità sulla Sicilia orientale

Piogge abbondanti e tanta neve sull’Etna

Tale circolazione depressionaria convoglierà verso le nostre regioni più meridionali, ed in modo particolare la Sicilia, intensi e umidi venti di levante che dal tratto di mare ad ovest di Creta e dalle coste del Peloponneso si dipaneranno molto velocemente in direzione delle coste della Sicilia orientale e della Calabria ionica.

Al “forcing” di natura orografica, creato da Iblei, Etna, Peloritani, che già domani produrrà le prime precipitazioni sulla Sicilia orientale, si sommeranno gli effetti del significativo “forcing dinamico” in quota, prodotto dalla stessa circolazione ciclonica, che risalirà lo Ionio.

Questa azione “forzante” congiunta favorirà l’arrivo di piogge copiose e persistenti un po’ su tutta la costa ionica della Sicilia, con accumuli anche di oltre 150-200 mm fra il versante orientale dell’Etna e gli Iblei, mentre in montagna, sopra gli 800/900 metri, cadrà tantissima neve fresca. Specie sul vulcano siciliano che farà il carico per l’occasione, con accumuli fino al metro sulle aree sommitali. Ma un po' di neve cadrà pure nel sud dei Peloritani e sui Nebrodi.

Attenzione ai venti forti e alle mareggiate

Oltre alle piogge a tratti abbondanti questa depressione fra giovedì e venerdì tenderà a contrapporsi a quell’imponente promontorio anticiclonico di blocco, presente sull’Europa centro-orientale, con massimi che superano i 1042 hPa a nord delle Alpi.

Sarà proprio la presenza di questo solido promontorio anticiclonico di blocco, con elevati valori pressori nei bassi strati, a comprimere ulteriormente il “gradiente barico orizzontale”, sullo Ionio, dando la genesi ad un impetuoso flusso da E-SE, Est e E-NE, che raggiungerà lo status di burrasca forte sullo Ionio centro-meridionale, sferzando poi in pieno le coste del ragusano, siracusano e catanese.

Questa configurazione di blocco, meglio nota con il termine di “rex blocking”, enfatizzerà l’infittimento delle isobare sullo Ionio agevolando l’attivazione di burrasche di scirocco e levante che dal tratto di mare ad ovest di Creta e dalle coste più meridionali del Peloponneso si propagheranno allo Ionio, acquistando ulteriore intensità nel tratto di mare ad est della Sicilia, con una componente prevalentemente da E-SE ed Est in mare aperto.

Belle onde attese sulle coste ioniche

Questo intenso flusso sud-orientale, che dall’Egeo meridionale e dal mar di Creta si muoverà fin verso le nostre regioni più meridionali, si estenderà su un ampissimo tratto di mare, che da Creta si allunga fino alle coste della Sicilia orientale e della Calabria ionica, sollevando un imponente moto ondoso, che non troverà alcun ostacolo e si propagherà direttamente alle coste della Sicilia orientale, dove le onde arriveranno presentando tutta l’energia immagazzinata dopo aver attraversato l’intero bacino.

I forti venti orientali che si attiveranno in mare aperto, lungo il quadrante settentrionale della depressione sul Canale, trasferiranno alla superficie marina una gran quantità di “energia cinetica” che si manifesterà attraverso lo sviluppo di grandi onde, alte anche più di 4-5 metri in mare aperto.

Lo sviluppo di queste ondate cosi grandi, su tutto l’alto Ionio, verrà favorito non tanto dalla forza del “gradiente barico orizzontale” che attiverà venti ben oltre la soglia d’attenzione, in mare aperto, quanto dal “Fetch” (lo spazio di mare su cui spira il forte vento) piuttosto esteso su un ampio tratto di mare che dalle coste meridionali greche si estenderà fino alle coste della Sicilia ionica, dove purtroppo causerà fenomeni erosivi.