Cosa sappiamo sul misterioso fenomeno delle luci sismiche? I fenomeni luminosi che appaiono durante i terremoti

Quello delle luci sismiche è un misterioso fenomeno luminoso, ancora poco conosciuto dalla scienza, molto simile a un’aurora, che si sviluppa poco prima l’arrivo di un forte terremoto.

Il fenomeno delle luci sismiche.
Quello delle luci sismiche è un misterioso fenomeno luminoso, ancora poco conosciuto dalla scienza, molto simile a un’aurora, che si sviluppa poco prima l’arrivo di un forte terremoto.

Quello delle luci sismiche è un misterioso fenomeno luminoso, ancora poco conosciuto dalla scienza, molto simile a un’aurora, che si sviluppa poco prima l’arrivo di un forte terremoto. Le ultime apparizioni di questi strani bagliori si sono documentate poco prima del grande terremoto che colpì la Turchia e la Siria, il 6 febbraio 2023.

Fenomeni analoghi sono stati documentati pure in altri parti del mondo, poco prima dell’arrivo di una forte scossa di terremoto. Addirittura si hanno testimonianze di bagliori in cielo prima del terremoto che colpì L’Aquila nel 2009.

Ma ci sono testimonianze di luci avvistate persino da Malta durante il tremendo sisma che rase al suolo Messina e Reggio Calabria, all’alba del 28 dicembre 1908.

Come si sviluppa il fenomeno?

Durante lo svilupparsi si eventi sismici, in taluni casi è possibile notare, oltre al caratteristico rumore, anche delle luci in cielo. Queste luci in alcune occasioni si possono manifestare come dei lampi improvvisi, mentre in altre circostanze sembrano delle fiammate che accompagnano o precedono, di pochissimo, la forte scossa.

Subito dopo le prime manifestazioni il mondo scientifico si è interrogato sulla loro origine, effettuando dei veri e propri studi considerando attendibili diverse ipotesi che possono tutte concorrere al formarsi delle luci sismiche.

Forte scossa sismica.
Fra le tante teorie tirate fuori, per spiegare l’origine del fenomeno, una sembra riscontrare una maggiore solidità. Ossia quella che vede il fenomeno accostato ad eventi tellurici di alta magnitudo, sia in aree urbane che in zone isolate.

Quello delle luci sismiche è un fenomeno di luminescenza ancora rimasto misterioso, un po’ come il fenomeno dei fulmini globulari. Parliamo di fenomeni in grado di muoversi nell’ambiente atmosferico ad altezze diverse, in grado di attraversare diverse barriere fisiche.

Le teorie sulle luci sismiche

Fra le tante teorie tirate fuori, per spiegare l’origine del fenomeno, una sembra riscontrare una maggiore solidità. Ossia quella che vede il fenomeno accostato ad eventi tellurici di alta magnitudo, sia in aree urbane che in zone isolate.

Secondo questa teoria le rocce, i minerali e altri materiali piezoelettrici che si trovano nella crosta terrestre possano generare una carica elettrica in risposta a pressioni o stress.

Durante lo scuotimento sismico, dunque, il movimento di queste particelle cariche può creare un campo elettrico temporaneo che ionizza l’aria e genera luce.

Secondo questa teoria le rocce, i minerali e altri materiali piezoelettrici che si trovano nella crosta terrestre possano generare una carica elettrica in risposta a pressioni o stress.

Un’altra interessante teoria, invece, propone che il rilascio massivo, dalla crosta terrestre, in atmosfera, di gas come radon e il metano, durante un forte terremoto, possano ionizzare l’ossigeno nell’aria e produrre effetti luminosi, creando i lampi di luce delle luci sismiche.

La teoria della ionizzazione dell'ossigeno

Passiamo alla seconda teoria. Alcuni recenti modelli suggeriscono che la generazione delle luci sismiche possa coinvolgere la ionizzazione dell'ossigeno contenuto in alcuni tipi di rocce (come dolomite o riolite) a seguito degli sforzi tettonici prima e durante un terremoto.

Terremoto.
Subito dopo le prime manifestazioni il mondo scientifico si è interrogato sulla loro origine, effettuando dei veri e propri studi considerando attendibili diverse ipotesi che possono tutte concorrere al formarsi delle luci sismiche.

Gli ioni sarebbero in grado di attraversare strati di roccia, anche attraverso le fratture della roccia stessa, e una volta raggiunta la superficie, a contatto con l'atmosfera, potrebbero addirittura ionizzare piccoli volumi di aria, trasformandoli in pacchetti di plasma emettenti luce.

Vari team di scienziati da vari anni stanno cercando di riprodurre il fenomeno delle luci sismiche in laboratorio per riuscire a isolarlo dal fattore meteorologico e cercare di risolvere il problema dell’attendibilità e credibilità dei testimoni (molti affermano che le luci telluriche si verifichino dal basso verso l’alto).

Ma la strada è ancora lunga e tortuosa. Sta di fatto che la ricerca è l'unica arma che abbiamo per indebolire i punti interrogativi legati ai fenomeni naturali.

Le segnalazioni dal 1800 ad oggi del fenomeno

Esistono molti casi segnalati di luci telluriche nel corso della storia. Uno dei primi esempi riscontrabili è quello di New Madrid, Stati Uniti, fra 1811 e 1812. Una serie di terremoti colpì infatti la zona di New Madrid negli Stati Uniti centrali tra il 1811 e il 1812.

Questi rapporti sono alcuni dei primi casi registrati di luci di terremoto. Ma lampi di luce sono stati osservati di recente in altre zone del pianeta, durante forti terremoti.

Ad esempio, l’11 marzo del 2011, quando un violento terremoto da 9,0 Richter e uno tsunami hanno colpito il Giappone, causando vaste distruzioni e oltre 15.000 morti. Giorni e nelle settimane prima dell’evento sismico, anche qui numerose le segnalazioni di luci sismiche nelle zone colpite.

Infine durante il sisma dei Acapulco in Messico. Il 7 Settembre 2021, un terremoto di magnitudo 7,1 ha colpito la città messicana. Poco prima del terremoto, testimoni riferirono di aver visto strani lampi di luce nel cielo. Il fenomeno è stato catturato in video ed è diventato virale sui social media.