Il cambiamento climatico è responsabile della diminuzione delle dimensioni del cervello?

Secondo un recente studio americano, i cambiamenti climatici potrebbero contribuire a ridurre il cervello umano, le cui dimensioni medie sono note da decenni in diminuzione. Spiegazioni.

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Il cambiamento climatico potrebbe essere un fattore nella diminuzione delle dimensioni del cervello.

Un team di ricercatori del Museo di Storia Naturale della California ha condotto uno studio per comprendere meglio come sono cambiate le dimensioni del cervello umano negli ultimi millenni. I risultati hanno rivelato una correlazione sorprendente: la dimensione media del cervello umano diminuisce sempre quando il clima si riscalda, rispetto ai periodi più freddi.

Una diminuzione dell'11% nel tempo

I ricercatori del Museo di Storia Naturale in California hanno analizzato le dimensioni del cervello di 298 esemplari di Homo sapiens per un periodo di 50.000 anni e hanno effettuato un confronto con i dati climatici globali, comprese le variazioni di temperatura, umidità e precipitazioni.

I risultati hanno rivelato una correlazione sorprendente: la dimensione media del cervello umano è diminuita di circa il 10,7% quando il clima si è riscaldato rispetto ai periodi più freddi. Queste riduzioni delle dimensioni del cervello sono probabilmente una risposta adattativa al riscaldamento globale.

Le temperature medie diminuirono fino alla fine del Pleistocene superiore, per poi aumentare durante l'Olocene. Durante questo periodo di riscaldamento, la dimensione media del cervello umano diminuì notevolmente, sebbene tale diminuzione avvenne con un periodo di latenza di alcune migliaia di anni.

In misura minore, i livelli di umidità e precipitazioni erano anche predittivi delle dimensioni del cervello, con periodi aridi associati a dimensioni cerebrali maggiori, dicono i ricercatori.

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Secondo i ricercatori, un cervello più piccolo non significa un’intelligenza inferiore.

Altri fattori in gioco

Questi stessi ricercatori sottolineano, però, che il clima da solo non può spiegare tutte le variazioni osservate. Anche fattori non climatici, come la vegetazione, la predazione, la cultura e la tecnologia, potrebbero contribuire alla diminuzione delle dimensioni del cervello. Ma il clima sembra essere un fattore non trascurabile in questo adattamento del corpo umano.

Questi risultati evidenziano l’importanza di comprendere meglio i meccanismi alla base dell’adattamento umano agli stress ambientali, compreso il cambiamento climatico. Gli autori dello studio affermano che sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se i cambiamenti di temperatura hanno un impatto diretto sulla fisiologia del cervello umano o se entrano in gioco altri elementi indiretti.

Va inoltre sottolineato che ridurre le dimensioni del cervello umano non significa necessariamente diminuire l’intelligenza o le capacità cognitive. Le dimensioni del cervello non possono essere considerate l’unico fattore determinante dell’intelligenza umana, poiché molti altri fattori influenzano le capacità cognitive.

In conclusione, questo studio evidenzia la complessità del rapporto tra il riscaldamento globale e le dimensioni del cervello umano. Sono probabilmente necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio questa relazione e per valutare appieno i vari fattori che influenzano le dimensioni del cervello e il modo in cui cambia nel tempo.