L'importanza vitale delle dune per combattere il fenomeno dell'erosione costiera

Le dune rappresentano un elemento essenziale per la tenuta dei delicati ecosistemi costieri. Il compito principale delle dune è quello di proteggere le spiagge dall’azione erosiva del moto ondoso.

Dune, spiagge.
Alcuni esempi di sistemi dunali sulle spiagge della Sardegna, rimaste ancora incontaminate.

Le dune rappresentano un elemento essenziale per la tenuta dei delicati ecosistemi costieri. Il compito principale delle dune è quello di proteggere le spiagge dall’azione erosiva del moto ondoso.

Lì dove le dune sono state estirpate dalla cementificazione selvaggia si è assistito ad una accelerazione del fenomeno dell’erosione costiera.

Questo dimostra come i sistemi dunali costituiscono allo stesso tempo un argine naturale alle mareggiate, una protezione per gli ambienti di retrospiaggia e un accumulo di sabbia in grado di alimentare la spiaggia e quindi di contrastare in parte gli effetti dell'erosione.

Come si formano le dune?

Il vento preleva la sabbia dalla spiaggia e la trasporta fino a che non trova un ostacolo, generalmente costituito da vegetazione bassa. E’ proprio la vegetazione che fa accumulare la sabbia per far nascere la duna. Il terreno s’innalza, ma la vegetazione tiene il passo e non viene sepolta.

Dune
Se le dune hanno bisogno della vegetazione per nascere, non possono farne a meno neppure per sopravvivere, in particolare se la disponibilità di sabbia è modesta.

Il vento che costruisce la duna deve anche superarla scavalcandola. Più alta è la duna e più forte è il flusso dell’aria, che a un certo punto poi comincia a eroderla. Si raggiunge quindi una specie di equilibrio fra il vento che costruisce e quello che erode.

La crescita delle dune sulle spiagge europee

La formazione di una duna deriva da un forte vento e di un’estesa sorgente di sabbia. Alle medie latitudini sono le coste che guardano a ovest quelle investite dai venti più forti e più frequenti. Mentre la sabbia, che deve essere fine, si trova in prossimità della foce dei fiumi più lunghi che sfociano dopo aver attraversato estese pianure alluvionali dove abbandonano la ghiaia.

In Italia i sistemi di dune più importanti si trovano alla foce del Po, dell’Arno, dell’Ombrone, del Tevere e del Volturno, dove non sono stati spianati dell’uomo. Ma le dune più alte d’Italia le troviamo sulla costa occidentale della Sardegna, dove non sfociano grandi fiumi, ma dove il vento spira frequentemente in modo intenso, come il maestrale.

L’importanza della vegetazione costiera

Se le dune hanno bisogno della vegetazione per nascere, non possono farne a meno neppure per sopravvivere, in particolare se la disponibilità di sabbia è modesta. Dove la vegetazione viene distrutta, la sabbia riprende a muoversi, si crea un solco in cui essa non è più protetta e nel quale il vento si incanala sempre di più, con un processo che si autoalimenta.

È per questo che la protezione delle dune coincide con la protezione della loro vegetazione. Dunque, l’attraversamento sulle spiagge dotate di dune costiere deve avvenire su percorsi sollevati su passerelle o lungo sentieri con andamento sinuoso.

Dune
In Italia i sistemi di dune più importanti si trovano alla foce del Po, dell’Arno, dell’Ombrone, del Tevere e del Volturno, dove non sono stati spianati dell’uomo.

Anche sulla spiaggia la vegetazione pioniera andrebbe protetta, dato che, se vi è disponibilità di sabbia, è proprio la vegetazione che permette la formazione di una duna. Ecco perché, durante l’apertura della stagione balneare, non si deve fare la pulizia meccanica delle spiagge. Le dune, in questo caso, in caso di mareggiate restituiranno la sabbia che avevano ricevuto.

Va anche ricordato che la vegetazione può crescere solo a una ben determinata distanza dal mare, lì dove non viene raggiunta dalle onde. Proprio a ridosso del punto dove cresce spontanea la vegetazione nasce la duna.