Odysseus è atterrato sulla Luna: è record, ecco perché

Il lander privato Odysseus della Intuitive Machines è riuscito ad atterrare sulla Luna con successo. L’ultima volta che un veicolo degli Stati Uniti si era posato sul nostro satellite era il 1972.

Odysseus
Il lander privato Odysseus è riuscito a fare un atterraggio morbido sulla Luna.

Gli Stati Uniti sono in fermento per il loro ritorno sulla Luna dopo oltre 50 anni, l’ultima volta è stata nel dicembre del 1972 con la missione della NASA: Apollo 17. Tra l’altro questo nuovo allunaggio è il primo atterraggio morbido, ovvero senza la distruzione del veicolo, per un lander privato. La società costruttrice è la Intuitive Machines, con sede a Houston.

Il lander, il cui nome ufficiale è Nova-C IM-1 ma che è stato soprannominato Odysseus, è stato lanciato a bordo di un razzo Falcon 9 della SpaceX, l’azienda aerospaziale statunitense fondata da Elon Musk, il 15 febbraio scorso e successivamente è entrato nell’orbita lunare il 21 febbraio, pochi giorni dopo.

Alcuni dettagli sull'allunaggio

L’atterraggio è avvenuto vicino al polo sud del nostro satellite la notte tra il 22 e il 23 febbraio, alle 00:23 ora italiana, e anche se è stato comunque un successo, non sono mancati i problemi dell’ultimo minuto.

L’atterraggio è avvenuto vicino al polo sud del nostro satellite la notte tra il 22 e il 23 febbraio, alle 00:23 ora italiana, e anche se è stato comunque un successo, non sono mancati i problemi dell’ultimo minuto.

Infatti durante la fase di preparazione dell’allunaggio si è scoperto che i telemetri laser di cui era dotato il lander, fondamentali per determinare l’altitudine e la velocità orizzontale del veicolo in modo da poter effettuare un atterraggio morbido, stavano avendo dei problemi e non stavano funzionando in maniera corretta.

Si è quindi deciso di far compiere ad Odysseus un’orbita in più rispetto a quelle inizialmente preventivate per riuscire ad attuare un piano di emergenza per poter comunque effettuare un allunaggio morbido.

Luna
Nuove missioni lunari in vista del nostro ritorno nel 2026.

Per fortuna a bordo del lander erano presenti diversi carichi utili della NASA, come ad esempio il Navigation Doppler Lidar for Precise Velocity and Range Sensing (NDL) che è stato utilizzato come piano b per riuscire ad effettuare l’allunaggio dolce.

Questo sistema di navigazione è in grado di inviare impulsi laser che, urtando su un bersaglio, vengono in parte riflessi su un rilevatore. Poiché il lander è in movimento per effetto Doppler il segnale che torna sul rilevatore ha subito una variazione in frequenza rispetto a quello emesso dal Lidar, in questo modo si è in grado di misurare la velocità di avvicinamento (o di allontanamento) e la distanza a cui si trova il bersaglio, in base al tempo di percorrenza del segnale luminoso.

Numerosi carichi utili a bordo di Odysseus

Ovviamente questo non è l’unico strumento in dotazione al lander Nova-C IM-1, infatti a bordo porta anche uno spettrometro a bassa frequenza chiamato ROLSES (Radio Observations of the Lunar Surface Photoelectron Sheath) in grado di rilevare il plasma dell’ambiente lunare e fare acquisizioni nelle frequenze radio legate al Sole e ai vari pianeti.

Una volta riusciti ad effettuare l’atterraggio di emergenza vicino al bordo del cratere Malapert A, a circa 300 chilometri dal polo sud lunare, ci sono stati dei momenti di preoccupazione in quanto il lander non dava cenni di vita. Solo successivamente si è riusciti ad acquisire un debole segnale dal lander, sintomo che l’atterraggio era avvenuto correttamente e il veicolo non si era distrutto nell’impatto.

Il lander lunare Odysseus fa parte del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA, che a sua volta fa parte del programma di esplorazione spaziale Artemis. In questo modo si spera di rendere le missioni lunari più durature in quanto più sostenibili economicamente, auspicando quindi di riuscire a conseguire un numero maggiore di risultati rispetto alle missioni passate.