WASP, KELT, TOI, HAT,...perché gli esopianeti hanno nomi così stravaganti

Quasi con frequenza settimanale si sente della scoperta di nuovi esopianeti e, sicuramente, incuriosisce la stravaganza con cui vengono denominati. In effetti, i nomi assegnati agli esopianeti seguono una regola ben precisa, vediamo quale.

51 Pegasi b
Rappresentazione artistica del primo esopianeta scoperto nel 1995 attorno alla stella 51 Pegasi e denominato 51 Pegasi b. Credit: NASA/JPL-Caltech

Con frequenza quasi settimanale si sente della scoperta di nuovi esopianeti. Questa settimana il numero di pianeti confermati è arrivato a 5535 mentre il numero di esopianeti candidati, cioè ancora da confermare, ha superato i 10000!

Sicuramente desta curiosità il nome particolare che viene dato a questi esopianeti, che a prima vista potrebbe sembrare abbastanza stravagante, ma che in effetti segue una logica e delle regole ben precise. Nella lunga lista di nomi di esopianeti ci sono ad esempio WASP, KELT, HAT, TOI, COROT, K2, KEPLER e tanti altri.

Ma prima di scoprire come si denominano vediamo come si scoprono gli esopianeti

Come si scoprono gli esopianeti

Esistono diversi metodi che permettono agli astronomi, ma non solo agli astronomi, di scoprire l’esistenza di esopianeti. Quattro sono i metodi principali: 1) il metodo dei transiti con il quale sono stati scoperti il 74,6% di esopianeti; b) il metodo delle velocità radiali con il 19,3% di esopianeti scoperti; 3) il metodo della microlensing con il 3.7%; 4) il metodo dell’imaging con l’1,3%. Meno dell'1% di esopianeti è stato scoperto con altri metodi.

L’esopianeta, una volta scoperto con uno dei citati metodi, viene considerato “candidato”. Infatti, esistono diversi oggetti astronomici e fenomeni che potrebbero sembrare esopianeti ma che in realtà non sono esopianeti (i cosiddetti “falsi positivi”). Sono necessari approfonditi studi ed ulteriori osservazioni (possibilmente con metodi diversi da quello utilizzato per la scoperta) per poter confermare la vera natura di esopianeta che, a quel punto, verrà considerato "confermato".

Per la necessità di ulteriori studi e osservazioni la lista di esopianeti candidati (più di 10.000) è sempre maggiore della lista di pianeti confermati (ad oggi 5525).

Come vengono denominati gli esopianeti

A parte qualche rarissimo caso, tutti gli esopianeti scoperti orbitano attorno ad una propria stella, esattamente come i pianeti del Sistema Solare orbitano attorno al Sole. Per denominare un esopianeta si utilizza proprio il nome della stella che lo ospita, nome seguito da una lettera minuscola dell’alfabeto a partire dalla lettera b (la lettera A serve ad identificare la stessa stella).

Il nome di un esopianeta è composto dal nome della stella che lo ospita e dalle lettere minuscole dell'alfabeto, assegnate in base all'ordine temporale di scoperta: "b" al primo, "c" al secondo e così via.

Ad esempio, il primo esopianeta è stato scoperto attorno alla stella chiamata 51 Pegasi, ed è stato chiamato 51 Pegasi b. Se in futuro si dovesse scoprire che questa stella ospita un secondo pianeta, questo verrà denominato 51 Pegasi c.

Ad oggi la stella con il maggior numero di esopianeti noti è la stella Kepler-90 con ben 8 pianeti designati con le lettere dalla b (Kepler-90 b) alla lettera i, (Kepler-90 i). Altro sistema esoplanetario è quello attorno alla stella Trappist-1 con 7 pianeti designati con le lettere da b (Trappist-1 b) alla lettera h (Trappist-1 h).

Kepler-90
Rappresentazione artistica del sistema esoplanetario Kepler-90 e suo confronto con il sistema solare (fuori scala). Da notare come il pianeta Kepler-90 i sebbene il terzo in ordine di distanza dalla stella sia stato l'ultimo ad essere stato scoperto. Credit: NASA/Ames Research Center/Wendy Stenzel

Tuttavia 51 Pegasi è ancora, potremmo dire, un nome classico di stella, risalente alla classificazione dell'astronomo inglese Flamsteed.

Nella designazione di Flamsteed, risalente agli inizi del '700, alla stella viene assegnato un numero seguito dal genitivo del nome latino della costellazione in cui si trova la stella. La numerazione si base sulla posizione che la stella occupa all'interno della costellazione.

Ma che dire dei più recenti nomi quali WASP, KELT, HAT, TOI,...

Si tratta semplicemente del nome di progetti per la ricerca di esopianeti che danno il proprio nome ai pianeti che via via vanno scoprendo.

Esistono numerosi progetti di ricerca finalizzati alla scoperta di esopianeti. Alcuni progetti sono realizzati con telescopi da Terra, mentre altri con telescopi spaziali. Uno dei progetti da Terra, ad esempio, è il progetto WASP, dove il nome è acronimo di Wide Angle Search for Planet (ricerca a grande angolo di pianeti). WASP ad oggi ha trovato 192 stelle con possibili pianeti (non tutti confermati). Queste stelle sono state catalogate in seno al progetto con la nomenclatura WASP-1, WASP-2, ... fino a WASP-192. Pertanto, il pianeta scoperto, ad esempio, attorno alla stella WASP-69 è stato chiamato WASP-69 b.

TOI-700 e
TOI-700 e è l'ultimo pianeta (il quarto) finora scoperto attorno alla stella TOI-700 osservata dal telescopio TESS, Credit: NASA/JPL-Caltech/Robert Hurt/NASA’s Goddard Space Flight Center

Lo stesso vale, ad esempio, per un altro progetto di ricerca di esopianeti appena concluso, chiamato KELT (Kilodegree Extremely Little Telescope). Il pianeta scoperto da KELT attorno alla stella KELT-16, ad esempio, è stato chiamato con il nome della stella nel catalogo KELT seguito dalla lettera, cioè KELT-16 b.

Tra i progetti spaziali di ricerca dei pianeti vi sono Kepler i cui pianeti scoperti vengono chiamati con la sigla KEPLER (ad esempio il pianeta KEPLER-90 b trovato attorno alla stella KEPLER-90); il progetto spaziale TESS i cui pianeti vengono chiamati con la sigla TOI (dove TOI sta per Target Of Interest, cioè una stella attorno a cui si sospetta esista un pianeta).

Il più recente scoperto da TESS è TOI-700 e, cioè il quarto esopianeta attorno alla stella TOI-700.

In questo modo, dal nome del pianeta si deduce subito quale sia il progetto che ne ha permesso la scoperta. La stella attorno a cui viene scoperto un pianeta può, naturalmente, avere già un suo nome in altri cataloghi.