Dicembre in tavola: non solo Natale, ecco i sapori più autentici dell’inverno
Anche a cavallo tra autunno e inverno non mancano verdura e frutta di stagione, mentre sulle tavole di deicembre i dolci di Natale fanno la loro comparsa ben prima del 25, con mille varianti regionali

Piatti tipici di Natale, prodotti di stagione, qualche caloria in più concessa in considerazione delle temperature più rigide: a dicembre le tavole italiane sono una festa per gli occhi e per il palato anche prima che inizi il vero e proprio periodo natalizio.
In ogni caso la tavola di dicembre è colorata, allegra e piena di gusto. Ecco quali sono le pietanze più tipiche del mese.
Le verdure tipiche di dicembre
Se il gelo, naturalmente, non aiuta la coltivazione, dove il clima è più mite germogliano ortaggi gustosi anche a dicembre, da mangiare semplicemente o da utilizzare come base per zuppe, sformati e altri piatti caldi.
Le verdure di dicembre più facilmente reperibili sono ad esempio le crucifere, una grande famiglia a cui appartengono cavolo riccio, nero e verza, ma anche broccoli, senape e rucola, senza dimenticare i ravanelli che col il loro colore rosso acceso sembrano nati apposta per mettere allegria.
Da non dimenticare il radicchio rosso. Quello di Treviso, in particolare, protetto dalla denominazione IGP non è solo ottimo e salutare da mangiare, ma aggiunge anche un tocco in più all’estetica della tavola grazie al suo colore rosso venato di bianco e alle sue foglie dalla tipica punta arricciata.
La frutta a dicembre: agrumi ma non solo
Come per la verdura, anche il mondo della frutta di dicembre è ricco di varietà e sapori. In questo mese gli agrumi sono i grandi protagonisti, per un pieno di vitamina C con cui far fronte ai malanni di stagione. Il cesto della frutta in questo periodo ha il loro profumo inconfondibile di arance, mandarini, limoni, cedri e così via.

Dicembre è un ottimo mese anche per assaggiare kiwi, cachi e melograni. Come le castagne, altre regine delle tavole autunnali, questi frutti hanno il loro picco verso metà novembre, ma rimangono comunque molto diffusi per tutto il mese di dicembre soprattutto quando l’autunno è un po' più caldo.
La frutta secca, come noci, pistacchi, nocciole, mandorle, o disidratata come i datteri, fichi, prugne o albicocche è a sua volta tipica di dicembre, per di più ricca di minerali, vitamine, fibre e antiossidanti, in grado di apportare numerosi benefici alla salute.
Il pesce del Mediterraneo, tra autunno e inverno
Se le tavole di dicembre traboccano di salumi e formaggi, non manca di certo il pesce. Alto valore nutrizionale grazie alla presenza di elementi come ferro, vitamine, omega-3, e fosforo, varietà di specie e quindi di sapori, grande versatilità in cucina fanno del pesce un alimento apprezzato in ogni stagione dell’anno.
A dicembre, inoltre, è spesso protagonista di pranzi e cene natalizi, in particolare nelle regioni del sud, dove i frutti di mare (cozze, vongole, fasolare, capesante e così via) sono la colonna portante del menù delle feste.
Fresco o conservato, pescato in mare aperto o d’allevamento, la lista del pesce di stagione a dicembre è lunga. Dentici, alici, cefali, saraghi sono tipici del pescato del mese, insieme a polpi, seppie e calamari che da settembre a gennaio nuotano nelle acque del Mediterraneo.
In autunno il mare nostrum è molto frequentato anche dalle anguille, che lo attraversano per migrare nel Mar dei Sargassi.
Immancabili e squisiti, baccalà e stoccafisso, così come le mazzancolle del Mediterraneo, dette anche gamberi imperiali, che vivono nell’Adriatico o anche lungo il litorale laziale.
I dolci di Natale sulle tavole di dicembre
I dolci tipici di dicembre sono inevitabilmente quelli legati al Natale. E se ogni regione, per non dire ogni città, ha le sue tradizioni ben radicate, ce ne sono alcuni che si trovano un po’ ovunque, da nord a sud.
Il torrone, morbido o croccante, è tra questi. Lo stesso si può dire di panettoni e pandori, i più famosi lievitati della tradizione del nord, usciti da tempo dai confini regionali.
E se la cassata siciliana è ormai diffusa almeno nelle regioni del sud come dolce di Natale, a dicembre panforte e panpepato si contendono il primato in centro Italia, tra Toscana, Umbria e in parte dell’Emilia-Romagna.
Cartellate pugliesi e struffoli napoletani sono più legati ai rispettivi territori, ma comunque noti ed apprezzati anche al di fuori. In comune hanno la semplicità dell’impasto da friggere e la dolcezza del miele che li ricopre.