Un vulcano nascosto in bella vista su Marte: il piccolo rover scopre altri misteri sotto il suolo rosso
Il rover Perseverance, mentre esplorava Marte, ha fatto una scoperta incredibile: quella che fino ad ora era sembrata una montagna è in realtà un vulcano. Questo spiegherebbe alcune anomalie del pianeta.

Da ormai 4 anni il rover Perseverance sta esplorando Marte, più precisamente dal 18 febbraio 2021, data in cui è atterrato con successo sul pianeta rosso.
Il sito di atterraggio scelto per la missione di Perseverance è stato il cratere Jezero, con un diametro di circa 45 km e situato sul lato occidentale di Isidis Planitia, una pianura all’interno di un grande bacino da impatto.
Gli obiettivi del rover sono molteplici e molti sono legati alla presenza in passato di vita microbica. Proprio per questo motivo Perseverance è stato dotato di numerosi strumenti tra i più innovativi del momento.
Non è una semplice montagna?
Mentre girovagava nel cratere Jezero il rover ha quindi scoperto un nuovo vulcano con la particolarità di essere rimasto nascosto in bella vista fino ad ora.
Il vulcano si trova proprio sul bordo del cratere dove si trova Perseverance e gli scienziati avevano già notato questa “montagna”, grande quasi quanto metà cratere, ma sembrava solo una normale formazione montuosa e non un vulcano, tanto che era stata chiamata Jezero Mons.
Questa scoperta risulta essere particolarmente interessante perché implica possibili condizioni di abitabilità e aiuta a ricostruire la storia geologica del pianeta, infatti la sua presenza avrebbe fornito calore sotterraneo che, assieme all’antico lago presente nel cratere, avrebbe potuto creare un ambiente abitabile per i microbi.

La scoperta è stata annunciata dagli scienziati del Georgia Institute of Technology di Atlanta e della Brown University, nel Rhode Island, il 5 giugno 2025.
Se effettivamente il Jezero Mons fosse un vulcano spiegherebbe un mistero che ha messo in confusione gli scienziati dopo l’atterraggio di Perseverance.
Infatti siccome tutte le prove indicavano la presenza di un lago gli scienziati erano convinti del fatto che il fondo del cratere fosse coperto da rocce sedimentarie, quello che invece hanno inizialmente trovato sono state rocce di origine vulcanica. Successivamente sono state effettivamente trovate anche rocce sedimentarie ma era comunque strana la presenza pure di rocce vulcaniche.
Per verificare se Jerezo Mons fosse davvero un vulcano si sono quindi combinati i dati raccolti dal rover Perseverance assieme a quelli provenienti da diverse sonde orbitali, come il Mars Odyssey Orbiter, il Mars Reconnaissance Orbiter e il ExoMars Trace Gas Orbiter. In questo modo è stato evidenziato come il Jereno Mons condivida varie proprietà con i vulcani esistenti sia sulla Terra che su Marte.
La raccolta di campioni di suolo marziano, uno degli obiettivi del rover, diventa quindi ulteriormente interessante.
Un antico passato in cui Marte era abitabile
Abbiamo già detto come la presenza simultanea di un lago e di un vulcano avrebbe potuto creare un ambiente abitabile e quindi questo cratere potrebbe nascondere le prove di una antica vita microbica marziana.
Sono numerose le ricerche attualmente in corso per dimostrare o meno l’abitabilità di Marte in quanto è il miglior pianeta del sistema solare in cui cercare tracce di vita.
I campioni di rocce sedimentarie e di rocce ignee raccolti da Perseverance verranno poi reinviati sulla Terra e saranno la base per condurre ricerche scientifiche rivoluzionarie.
Riferimenti allo studio
Cuevas-Quiñones, S.C., Wray, J.J., Rivera-Hernández, F. et al. Evidence for a composite volcano on the rim of Jezero crater on Mars. Commun Earth Environ 6, 340 (2025). https://doi.org/10.1038/s43247-025-02329-7