Il ciclone tropicale mediterraneo si abbatte sulla Grecia: i video

Il ciclone tropicale mediterraneo Udine in queste ore si è abbattuto sulle Isole Ionie, portando venti davvero violenti, mareggiate e piogge torrenziali.

In queste ore "Udine”, come da previsione, ha raggiunto le Isole Ionie, davanti le coste del Peloponneso occidentale, con l’occhio che arriva a sfiorare le coste. Malgrado l’avvicinamento alla terra ferma la struttura presenta una banda convettiva spiraliforme ben definita e quasi simmetrica attorno il profondo minimo barico. Come evidenziato pure dall’ultimo passaggio del satellite Ascat, nelle ore precedenti il “landfall”, nell’area attorno il profondo minimo barico al suolo erano presenti forti venti ciclonici che hanno raggiunto velocità medie sostenute di oltre i 60 nodi.

Solo ora, a poche ore dal temporaneo “landfall” sul Peloponneso sud-occidentale, il ciclone tropicale mediterraneo ha cominciato un po’ ad indebolirsi. Ma nonostante ciò il sistema è ancora dotato di grosse bande nuvolose spiraliformi e di una certa attività convettiva. Molto probabilmente il forte attrito esercitato dai monti del Peloponneso nei confronti della depressione ha cominciato a tagliare la struttura vorticosa, nei bassi strati, favorendone un indebolimento. Si notava come le nubi basse (con base prossima ai 300-400 metri) presenti sul quadrante occidentale del vortice avevano invaso pure l’occhio centrale.

Eppure nonostante l’indebolimento il ciclone, passando sopra le Isole Ionie, specie Zante e Cefalonia, sta causando una severa ondata di maltempo, con forti rovesci di pioggia, e elevatissimi indici di rain/rate, accompagnati da improvvise e forti raffiche di vento che localmente, nei tratti più esposti, hanno oltrepassato la soglia dei 100-120 km/h. L’avvicinamento del profondissimo minimo barico sta causando un rapido tracollo della pressione accompagnato da venti di tempesta e da un’onda di marea che ha allagato i lungomari di Zante e Cefalonia.

Sulle Isole Ionie la pressione ha subito un rapido tracollo. Una variazione così significativa in poche ore della pressione barometrica generalmente sta ad indicarci la presenza di un vero “mesociclone” attorno l’occhio del ciclone dalle caratteristiche tropicali., ed è una delle cause che originano le bufere di vento che si annidano nei pressi dell’occhio di queste depressioni “barotropiche”. Nelle prossime ore la profonda depressione, pur essendosi indebolita, si muoverà verso sud, provando nuovamente a riorganizzarsi durante il passaggio sopra le ancora calde acque ad ovest dell’isola di Creta.

I resti di “Udine” poi si muoveranno verso sud, sud-sud/est, spingendosi in direzione delle coste della Cirenaica, dove con molta probabilità il prossimo lunedì avverrà il “landfall” definitivo, molto probabilmente come tempesta tropicale mediterranea, con venti ancora molto forti, attorno i 100 km/h, nell’area attorno l’occhio, che potrebbero creare danni e disagi. Specie nel tratto di costa al confine fra Libia e Egitto. Qui il ciclone tropicale si dissiperà rapidamente, subito dopo aver effettuato il “landfall” definitivo sulla costa cirenaica.