Effetto cambiamento climatico: la Sicilia ospiterà nel 2026 la prima piantagione di banane dell'Europa continentale

I lavori partiranno nei prossimi mesi, con la messa a dimora delle prime 20.000 piante. Entro la fine del 2026 i consumatori italiani, e non solo, potranno assaporare le prime banane siciliane, complete di etichetta "Made in Italy".

Banane.
Queste produzioni di frutta esotica sono una risposta al cambiamento climatico e alle nuove esigenze di mercato. Il territorio siciliano è divenuto negli ultimi anni sempre meno idoneo alle vecchie coltivazioni.

In un'epoca in cui il cambiamento climatico sta ridisegnando l’agricoltura, la Sicilia si candida a diventare un avamposto tropicale d'Europa. In questo caso tocca alla Sicilia che, dal 2026, sarà la prima area d’Europa ad ospitare una piantagione di banane.

Le estati sempre più lunghe, calde e siccitose, e le piogge sempre più scarse dell'inverno, stanno portando alcuni territori a ripensare la propria produzione agricola, sviandola verso forme più “tropicali”.

Il caso emblematico della Sicilia

L’isola un tempo era ricca di piantagioni di grano e pomodoro, contornate da oliveti e agrumeti. Ma oggi, a causa del cambiamento climatico, che inasprisce le storiche problematiche della carenza d'acqua, molte cose stanno cambiando.

Molti territori sono diventati troppo difficili da coltivare a grano, come è stato fatto per secoli, ma a questa crisi alcuni agricoltori hanno risposto con una particolare soluzione, che sembra più una sfida nei confronti dei consumatori.

Banane.
I lavori del bananeto partiranno nei prossimi mesi, con la messa a dimora delle prime 20.000 piante. Se tutto procederà secondo i piani, entro il 2026 i consumatori italiani, e non solo, potranno assaporare le prime banane siciliane, complete di etichetta "Made in Italy" .

Negli ultimi anni in Sicilia si producono il mango, l'avocado o la guava, che stanno trasformando la regione in un hub europeo dell’agricoltura tropicale. Di recente, la multinazionale Chiquita ha anche deciso di avviare la sua prima coltivazione italiana di banane Cavendish a Marina di Ragusa, nella parte orientale dell'isola, in collaborazione con alcune cooperative biologiche del territorio, come Alba Bio.

La risposta ad un clima che cambia molto velocemente

Queste produzioni di frutta esotica sono una risposta al cambiamento climatico e alle nuove esigenze di mercato. Il territorio siciliano è divenuto negli ultimi anni sempre meno idoneo alle vecchie coltivazioni, per le ragioni di cui abbiamo discusso sopra.

Contemporaneamente, con la tropicalizzazione del clima, e il sensibile aumento delle temperature medie, la Sicilia è divenuta tra tutte le regioni europee fra le migliori in cui è possibile produrre frutta esotica.

Per quanto ciò possa spaventare i contadini più scettici nel cambiare le proprie produzioni e alcuni ambientalisti, questa non è la prima volta che la Sicilia diventa un banco di prova per le coltivazioni tropicali.

Se pensiamo che gli agrumeti e i fichi d'India sono stati importati in Sicilia dagli arabi e dagli spagnoli e che i pomodori e le patate non esistevano in Occidente, sino alla seconda metà del Cinquecento, quando vennero importate dalle Americhe.

Coltivazione di banane.
La multinazionale Chiquita ha scelto la Sicilia non a caso. L'azienda, sinonimo di innovazione agricola su scala globale, passa qui da un approccio sperimentale a una produzione su larga scala.

In Sicilia, esperimenti con mango e avocado sono già realtà consolidata, basti pensare alla Mango di Sicilia, coltivato da un'azienda con sede a Fiumefreddo di Sicilia (provincia di Catania), che produce mango su scala commerciale e coltiva anche avocado e altri frutti esotici su terreni più modesti.

La prima piantagione di banane d’Europa

La multinazionale Chiquita ha scelto la Sicilia non a caso. L'azienda, sinonimo di innovazione agricola su scala globale, passa qui da un approccio sperimentale a una produzione su larga scala. Il socio locale è la cooperativa agricola Alba Bio, attiva dal 2002 a Ragusa e specializzata in frutta e verdura biologiche e biodinamiche.

I lavori partiranno nei prossimi mesi, con la messa a dimora delle prime 20.000 piante. Se tutto procederà secondo i piani, entro il 2026 i consumatori italiani, e non solo, potranno assaporare le prime banane siciliane, complete di etichetta "Made in Italy" che ne certificherà l'origine italiana.

Sebbene i dettagli precisi su occupazione e fatturato non siano ancora stati quantificati pubblicamente, gli esperti del settore agricolo prevedono effetti positivi a cascata per l'economia locale. La provincia di Ragusa, già polo di eccellenza per la produzione di pomodori, carciofi e arance, potrebbe generare centinaia di posti di lavoro diretti e indiretti.