Il borgo colorato della Sardegna con case pastello, castello e vista mare fuori dalle rotte turistiche
In un angolo della Sardegna si trova un piccolo borgo colorato, a metà tra l’antico e il moderno. Un luogo che ha conservato tutta la sua autenticità, come autentiche sono le emozioni che sa regalare.

Sulla foce di un fiume, a due passi dal mare, c’è un piccolo villaggio di case dai mille colori, dove abitano circa ottomila persone. Alle spalle le verdi colline fanno da cornice a quello che è uno scenario incantato. È un luogo ricco di tradizioni e di bellezza, ma anche dalla forte identità che è rimasta intatta attraverso i secoli.
Su tutto domina la mole imponente di un’antica fortezza, che da molti secoli veglia sul borgo e che oggi è uno dei suoi simboli più rappresentativi. Andiamo a conoscerlo meglio.
Tra castelli e antiche chiese
Il centro storico di questo grazioso borgo della Sardegna ha il proprio cuore in un quartiere fatto da piccole strade lastricate, che si intrecciano le une con le altre e che si inerpicano fino al Castello di Serravalle, costruito tra il a il XII e il XIII secolo e appartenuto un tempo alla famiglia dei nobili Malaspina.
All’interno c’è anche una chiesa, quella di Nostra Signora de Sos Regnos Altos, inoltre una passeggiata fino alla fortezza è l’occasione per ammirare uno splendido paesaggio che spazia dal fiume al mare, sotto il cielo azzurro della Sardegna.
A impreziosire il centro storico del borgo c’è anche la sua chiesa principale, la Cattedrale dell’Immacolata Concezione.
Basta allontanarsi di poco, inoltre, per visitare un’altra chiesa importante per tutta la Sardegna poiché è tra le più antiche dell’isola: San Pietro Extramuros.
Per ammirare questo ricco patrimonio storico, circondato dalla natura, basta andare in provincia di Oristano, sulla costa occidentale della Sardegna. È qui che si trova il piccolo e colorato borgo di Bosa, dalle tipiche case color pastello.
Anche uno dei monumenti più importanti del borgo è colorato, si tratta di Sa Funtana Manna, monumentale fontana ottocentesca dal basamento in trachite rossa.
Il mare, a pochi passi dal centro
Bosa è noto per essere uno dei borghi più colorati d’Italia, e tra i suoi colori non può mancare certo l’azzurro, quello del mare.
Il centro storico si trova alla foce del fiume Temo, l’unico navigabile della Sardegna, ma passeggiando sul lungofiume, oltre il Ponte Vecchio, si arriva facilmente a mare.
Bosa Marina è famosa per la sostenibilità ambientale, per la qualità dei servizi e soprattutto per l’acqua del suo mare, incontaminato e limpido. Da visitare sicuramente ci sono le spiagge di Cumpoltitu, Portu Managu e Turas.
Oltre al mare Bosa ha anche tanto altro da offrire. La Malvasia di Bosa, per esempio, è un dolce liquore tipico di queste parti e tra i fiori all'occhiello dell’enogastronomia sarda.
Le più belle tradizioni del borgo
Per chi dovesse trovarsi a visitare Bosa lontano dal periodo estivo, anche in inverno c’è un tanto da vedere, in particolare c'è un evento da non perdere.
È uno dei più affascinanti e interessanti della Sardegna.
Molte sono anche le botteghe artigiane. Qui ad esempio si lavora il corallo, oppure l’asfodelo, pianta autoctona e tipica della macchia mediterranea che gli artigiani dell’isola lavorano creando ceste intrecciate.

Anche la tessitura è una parte integrante della cultura artigianale di questi luoghi. Il filet è un tipico ricamo, delicato e raffinato, la cui tecnica si tramanda nelle famiglie da generazioni.
Cosa vedere nei dintorni
Bosa può essere anche un buon punto di partenza per visitare alcune delle tante meraviglie che si trovano nei suoi dintorni. A Nord, per esempio, c’è Capo Marrargiu, un parco biomarino dove la natura è quasi del tutto intatta grazie ad un territorio impervio, raggiungibile tramite sentieri immersi nel verde.
Da non perdere Punta Foghe un altopiano spettacolare a strapiombo sul mare, dai colori incredibili, con calette e isolotti che movimentano la linea di costa.
Sardegna vuol dire sicuramente anche nuraghe; da Bosa si può raggiungere facilmente Appiu, un affascinante sito archeologico con i tipici megaliti che risalgono presumibilmente al X o IX secolo a.C.