ll monastero del XIII secolo sospeso sulla scogliera dell’Abruzzo: vista sul mare e silenzio millenario

Una verde collina, un antico tempio e uno splendido panorama caratterizzano un sito di grande fascino e bellezza che guarda il mare. Da scoprire in Abruzzo, tra i campi coltivati e uno dei tratti di costa più belli d’Italia.

San Giovanni in Venere - Abruzzo
L'imponente mole del monastero e le absidi della chiesa visibili dall'esterno

In cima ad una collina particolarmente suggestiva si trova un’antica abbazia sorta sulle rovine di un tempio pagano dedicato alla dea Venere Conciliatrice. La mole massiccia e imponente del complesso monastico domina sulla bellissima Costa dei Trabocchi, in Abruzzo, creando uno scenario unico.

Storia, arte e natura si fondono e il risultato è un piccolo angolo di paradiso dove regnano bellezza e quiete. Un vero e proprio luogo dell’anima dove sembra che il tempo scorra più lentamente

Da tempio pagano a gioiello del cristianesimo

Il verde promontorio dove sorge l’abbazia si trova in provincia di Chieti, alle porte della piccola città di Fossacesia. Un luogo d’incanto dove nei secoli si sono succeduti il tempio di Venere, un oratorio cristiano nel VI secolo che riutilizzava in parte la struttura del tempio e per finire, all’inizio del X secolo, la grande abbazia che possiamo ancora oggi ammirare.

Nel 1015, infatti, il conte dell’attuale città di Chieti, a suo tempo nota come Teate, promosse un grande ampliamento dell’oratorio che portò alla creazione di una chiesa con due chiostri, una biblioteca e persino una scuola. Tutto il complesso è stato poi abbellito e ulteriormente ampliato nel corso dei sue secoli successivi.

Monastero di San Giovanni in Venere - Abruzzo
L'interno della chiesa, con il presbiterio sopraelevato grazie alla presenza della cripta

Dell’antico tempio che un tempo si trovava sulla collina non rimangono più tracce visibili, ma della dea a cui era dedicato è rimasto il nome. L’abbazia, infatti, è quella di San Giovanni in Venere.

Un monastero da scoprire

Semplice nell’architettura, ma imponente nella sua mole, questo complesso monastico riprende il tipico impianto dei monasteri benedettini della stessa epoca. Come molti altri, anche questo monastero diventò un importante centro culturale e spirituale per tutta la regione.

Abbiamo quindi una chiesa in mattoni di tufo con alte mura e poche aperture, tre absidi visibili dall’esterno, e all’interno arcate ogivali e capitelli decorati.

Sotto al presbiterio c’è anche una cripta il cui soffitto è sostenuto da possenti colonne e archi a sesto acuto, mentre sulle pareti si possono ammirare affreschi duecenteschi della scuola di Jacopo Torriti.

L’ingresso di Porta del Sole è attraversato dai raggi solari durante il solstizio d’inverno, mentre la Porta della Luna viene illuminata al tramonto del solstizio d’estate, creando giochi di luce che rendono questo luogo quasi magico.

La storia che guarda al futuro

All’estero della chiesa il grande chiostro è chiuso su tre lati dalle spesse mura che definiscono gli spazi di un portico ombroso, e dalla chiesa stessa sul quarto lato.

All’interno del chiostro si trova un verde giardino all’italiana molto curato che è una vera e propria gioia per gli occhi, tanto quanto il favoloso panorama che si può ammirare dalla cima della collina.

Tra il verde dei colli abruzzesi e il mare celeste della Costa dei Trabocchi, l’abbazia sorge in una posizione senza dubbio invidiabile.

Oggi, questo è ancora un luogo di pace, silenzio e spiritualità come era tanti secoli fa, ma è non soltanto una meravigliosa testimonianza storica. Abitata dai Padri Passionisti, l’abbazia è un luogo ancora vivo e attivo, in continua evoluzione, che si può visitare gratuitamente.