Mancano pochi giorni al nuovo approdo lunare, il primo per il Giappone

Dopo poco più di 4 mesi ecco che si avvicina la tanto attesa data in cui il lander dell’agenzia spaziale giapponese effettuerà l’approdo sul suolo del nostro satellite. Se tutto andrà per il meglio il Giappone sarà il quinto paese ad essere riuscito in questa impresa.

Luna
Il Giappone si prepara ad effettuare il suo primo approdo lunare, è il quinto paese a raggiungere questo traguardo.

Il Giappone si prepara a festeggiare un grande traguardo, quello atteso per il prossimo 19 gennaio alle ore 16:20 circa, ora italiana. Infatti proprio in questo orario è previsto l’approdo del lander Slim (Smart Lander for Investigating Moon) dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA).

Non si tratta assolutamente di un traguardo da poco, infatti al momento solo altri 4 paesi sono stati in grado di effettuare con successo un atterraggio morbido sul suolo lunare, in ordine temporale: Unione Sovietica, Stati Uniti, Cina e India.

Per allunaggio morbido si intende quell'atterraggio in cui il modulo lunare non viene distrutto dall'impatto con il terreno del nostro satellite.

Il viaggio di questo piccolo lander, lungo appena 2 metri, è iniziato poco più di 4 mesi fa, il 7 settembre 2023. Il modulo lunare era infatti a bordo del razzo H-2A e proprio il giorno di Natale è entrato correttamente in orbita attorno al nostro satellite.

I dettagli dell'approdo

Questo atterraggio sarà inoltre particolarmente complicato in quanto il punto sul quale è programmato presenta una lieve pendenza, in media di circa 6/7 gradi. Si tratta di un terreno situato nei pressi del piccolo cratere Shioli, di circa 0,27 km di diametro e situato nella parte sud-orientale della faccia visibile della Luna, formatosi dal materiale espulso dal cratere a causa di un impatto abbastanza recente.

Uno dei pericoli maggiori è che il lander si ribalti entrando in contatto con una superficie inclinata, per questo motivo gli ingegneri giapponesi hanno dovuto ridurre al minimo la massa e la dimensione del modulo lunare.

Per farlo quindi hanno dovuto miniaturizzare al massimo ogni componente del lander Slim e hanno dovuto progettare con minuzia incredibile il percorso da lui seguito in modo da richiedere il minor quantitativo di carburante possibile.

Il lungo viaggio è stato infatti parecchio tortuoso per poter sfruttare al meglio la gravità della Terra, della Luna e del Sole, e contenere i consumi per il viaggio, anche perché l’atterraggio di altissima precisione che dovrà effettuare, detto pinpoint landing, necessita di una ulteriore riserva di carburante.

Una missione studiata nei minimi dettagli

Oltre a questo, come abbiamo anticipato, i ricercatori giapponesi hanno dovuto ridurre le dimensioni anche dei due strumenti scientifici a bordo del lander.

Slim infatti porta in dotazione sia una fotocamera spettrale multibanda, fondamentale per lo studio della composizione delle rocce circostanti il punto in cui andrà ad approdare; che una coppia di piccole sonde (i Lunar Excursion Vehicles) che si separeranno dal modulo principale poco prima dell’atterraggio e che oltre a fotografare il sito effettueranno anche un’esplorazione sulla superficie in autonomia.

Insomma, è chiaro come l’agenzia spaziale giapponese voglia alzare l’asticella e spingere questa missione il limite.

Se le cose non dovessero andare come prestabilito è stata programmata una seconda finestra d’opportunità per la discesa per il 16 febbraio 2024 ma speriamo che sia buona la prima.