Con il mare così caldo, avremo presto un "uragano mediterraneo"?

Dopo il mese di luglio più caldo da quando esistono record, il Mar Mediterraneo è diventato una vera zuppa, con temperature comprese tra 27-30 ºC. Questo surriscaldamento della superficie del mare significherà una maggiore probabilità di uragani?

mare caldo
Temperature della superficie del mare previste per questo pomeriggio nel Mediterraneo dal modello europeo.

Le ondate di caldo che abbiamo vissuto dall'inizio dell'estate sono state eccezionali ma già a maggio abbiamo vissuto fasi di caldo anomalo. In Spagna la prima ondata di calore, a giugno, è stata incredibilmente anticipata; è durato otto giorni, ha colpito 38 province spagnole e le temperature sono state di 3,2 ºC sopra la media. La seconda, a luglio, è stata davvero straordinaria; è durata 18 giorni, ha interessato 40 province della Spagna e sono stati battuti record di temperature massime e minime, non solo per il mese di luglio, ma per l'intero anno, con anomalie positive di 4,8 ºC.

Aggiungendo entrambi gli episodi, la Spagna è stata in una situazione di ondata di caldo per 26 giorni, diventando la seconda estate con il maggior numero di giorni in questa situazione fino ad oggi, superata solo dall'estate del 2015, con 29 giorni di ondata di caldo.

Gli uragani nell'Atlantico e quelli nel Mediterraneo sono uguali? La formazione di questi fenomeni presenta differenze. I medicane (uragani mediterranei) hanno tipicamente un nucleo freddo negli strati alti ed un nucleo caldo a livelli medio-bassi. Gli uragani hanno invece solo un nucleo caldo verticale molto profondo.Entrambi si formano come un ciclone, ma con diverse intensità del vento. I medicane si formano con raffiche che superano i 45 km/h e possono raggiungere i 150 km/h, mentre gli uragani necessitano di venti molto più forti per la loro formazione e possono raggiungere raffiche di 250 km/h.

Questi dati hanno causato un riscaldamento sproporzionato non solo dell'atmosfera, ma anche dei nostri mari. Il Mar Mediterraneo sta raggiungendo valori sopra la media sulla sua superficie da fine maggio, anche nell'ultima settimana ha subito un'ondata di caldo marino. Questo riscaldamento influenzerà la formazione di medicanes (uragani mediterranei) nei prossimi mesi?

Ondata di calore marina nel Mar Mediterraneo

Quando le temperature del mare sono anormalmente calde in una specifica regione per un lungo periodo di tempo, il fenomeno è chiamato ondata di calore marina. Il tempo stabile e anticiclonico, l'assenza di venti e nuvole, l'insolazione tipica dell'ondata di caldo e le brevi notti hanno fornito negli ultimi giorni gli ingredienti necessari affinché il Mar Mediterraneo venisse investito da una di queste "onde".

Le temperature hanno raggiunto i 26 ºC nella maggior parte del bacino, con picchi compresi tra 28 e 30 ºC in alcune aree, in particolare nel Mar Tirreno meridionale, sulla costa est della Sardegna e nello Ionio, come si può vedere dalle mappe di temperature del mare disponibili su app e sito Meteored. Questi valori di temperatura sono compresi tra 4 e 6 ºC al di sopra dei valori normali per questo periodo.

Possibilità di uragani mediterranei in autunno?

I medicanes sono cicloni che acquisiscono la categoria di "uragano mediterraneo" (venti sostenuti pari o superiori a 100 km/h) e che si formano solitamente durante i mesi di settembre, ottobre e novembre. Generalmente assumono caratteristiche tropicali pur conservando alcuni aspetti dei cicloni extratropicali.

Dal 2011, il Mar Mediterraneo ha generato 5 uragani mediterranei (medicanes), il più recente dei quali è stato Ianos nel 2020.

Per la formazione di un medicane sono necessarie una serie di condizioni atmosferiche molto specifiche, insieme a temperature superficiali nel Mediterraneo superiori a 27 ºC. È chiaro che se le temperature del mare si alzano, cresce la possibilità che le condizioni marine necessarie alla formazione di questi fenomeni avversi siano favorite.

Inoltre, temperature del mar Mediterraneo più calde forniscono una maggiore fonte di energia per i medicane, amplificando ulteriormente la loro distruttività. Le temperature del mare dovrebbero essere più alte del normale questo autunno, quindi se le condizioni atmosferiche necessarie saranno soddisfatte, non è irragionevole pensare che il nostro Mar Mediterraneo potrebbe ospitare un medicane nel 2022.