Nasce l'Associazione di Meteo Professionisti: "basta false notizie"

"Basta Meteobufale": per dire basta alle false notizie meteo e per organizzare professionalmente la categoria dei Meteorologi italiani, è nata l'Associazione di Meteo Professionisti AMPRO.

Per dire basta alle meteobufale, le notizie false, gonfiate o inverosimili sui fenomeni meteo in arrivo, è nata alcuni mesi fa l'AMPRO, Associazione di Meteo Professionisti. AMPRO è l’unica associazione professionale di Meteorologi riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), è iscritta al CoLAP (Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali) ed è la prima e unica Associazione Professionale di Meteorologi in Italia.

L'Associazione di Meteo Professionisti, si è costituita ai sensi della Legge 4/2013 sulle libere professioni non organizzate in albi, ordini o collegi.

La prima Associazione Professionale di Meteorologi in Italia

Troppo spesso negli ultimi anni, in particolar modo da quando Internet è diventato un canale di informazione di massa, si sono diffuse notizie meteo gonfiate, spesso totalmente false. Si è parlato sempre più spesso di "sciabolate artiche", "infernali ondate di calore", "bombe d’acqua", o si sono enfatizzati cambiamenti del tempo su cui ancora permanevano incertezze.

"L'esigenza di definire con chiarezza chi sia un meteorologo, quale formazione e competenze debba avere e a quali regole deontologiche debba rispondere era sentita da tempo non solo dalla categoria, ma anche e soprattutto dall'utenza, che necessita di servizi di meteorologia professionale" si legge nel comunicato ufficiale di AMPRO, diffuso nelle ultime ore.

"Basta Meteobufale"

Dal 1942 (R.D. 327) il compito di gestire la meteorologia generale per l’Italia è affidato e svolto dall'Aeronautica Militare. Successivamente, per rispondere alla crescente domanda di servizi specializzati e dedicati al territorio, le si sono affiancati in ambito civile i Servizi Meteorologici Regionali (dal 1985) e, dal 1992, la Protezione Civile.

"Negli ultimi anni - si legge nel comunicato di presentazione di AMPRO - la mancanza di regolamentazione, la diffusione di internet e la richiesta di una previsione su misura e di immediata fruizione, ha determinato il massiccio ingresso dei privati nel mondo delle previsioni del tempo". "In tutte queste realtà servono meteorologi e tecnici meteorologi. Invece, soprattutto nei siti internet e in parte nel settore privato, si è assistito al dilagare di un faida che probabilmente nessuna categoria professionale ha mai sperimentato".

L'AMPRO sottolinea come fino a ieri, "chiunque poteva definirsi meteorologo in Italia, costruire un sito web, inventarsi previsioni del tempo e soprattutto diffondere falsi allarmi e meteobufale.

La nascita dell’Associazione dei Meteo Professionisti AMPRO pone una pietra miliare per la Meteorologia in Italia. Infatti, dalla sua fondazione nel 2019 AMPRO impone ai propri Soci di rispettare precise regole per la categoria, fra cui il possesso di una Certificazione del percorso formativo, secondo quanto indicato dalle Linee Guida dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO, www.wmo.int), e di una comprovata esperienza sul campo di almeno un anno.

Il Codice Deontologico

I Soci sono classificati in un Elenco Nazionale pubblico e sono tenuti al rispetto di uno stringente Codice Deontologico, oltre al raggiungimento, entro la fine di ogni anno, di Crediti formativi obbligatori da accumulare partecipando a corsi, convegni e seminari di Meteorologia.

Ispirandosi alle Linee Guida dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO n.1083), l’Elenco è suddiviso in due professionalità: ll Meteorologo che è “una persona conformazione specialistica che utilizza principi scientifici per spiegare, comprendere,osservare o prevedere fenomeni atmosferici della terra e/o come l'atmosfera influenza la terra e la vita sul pianeta” e il Tecnico Meteorologo che “è responsabile per la raccolta di informazioni meteorologiche, della loro organizzazione e del funzionamento e manutenzione di strumentazione meteorologica e di reti osservative”.