Perché esce "fumo" dai fiumi e dai laghi nelle giornate fredde?

Oltre al vapore che produciamo quando facciamo la doccia, anche la natura ha dei meccanismi che creano questo vapore acqueo. La chiave: il contrasto termico di due masse d'aria o d'acqua.

fiume che fuma
La differenza termica tra una massa d'aria gelida e una superficie d'acqua più calda provoca la condensa.

Nelle giornate fredde non è raro vedere i nostri corsi d'acqua e bacini idrici sovrastati da una densa colonna di vapore acqueo che sale nell'aria. È letteralmente aria condensata prodotta dalla differenza di temperatura tra l'aria e la massa liquida.

Tecnicamente si tratta della formazione di nebbia di evaporazione: il contatto o l'attrito di due masse, una molto fredda (aria) e l'altra un po' meno freddo (acqua), fa sì che il vapore sprigionato dall'acqua saturi l'aria fredda sottostante e condensi la massa d'aria

Questo fenomeno è più frequente nelle aree continentali, anche se può verificarsi anche nelle zone costiere. A volte, l'ingresso di una massa d'aria molto fredda su una temperatura del mare leggermente più calda provoca un mare "fumoso".

Il fenomeno anche dopo la pioggia

Dopo un temporale estivo o una giornata piovosa, è molto comune la formazione di nebbia evaporativa aderente ad alcuni sistemi montuosi o in prossimità della superficie. Risponde anche allo stesso meccanismo: un grande accumulo di umidità "post-precipitazione", con una massa d'aria più fresca dovuta all'abbassamento della temperatura e un terreno o una superficie meno freddi.

La differenza termica tra i due, insieme all'umidità, condensa l'aria sottostante e forma questi strati inferiori. Questo tipo di basso strato o nebbia ha la stessa struttura e morfologia della tipica nebbia anticiclonica, ma il suo processo di formazione è totalmente diverso.

Come generare nebbia di evaporazione in casa?

Senza rendercene conto, la nostra routine abituale può anche essere segnata dalla formazione di fenomeni atmosferici su piccola scala, in casa. Un buon esempio di ciò è la formazione di condensa dopo un acquazzone invernale molto caldo. L'acqua calda entra in contatto con la massa d'aria più fredda del bagno e ne provoca la condensazione. Queste nebbie di evaporazione si traducono anche in molta rugiada su tutte le pareti e sui vetri del nostro bagno.

Perché la tenda si attacca a noi quando facciamo la doccia?

Oltre a generare questo tipo di "nuvolosità" domestica, quando facciamo la doccia provochiamo anche una piccola area di bassa pressione all'interno della doccia o della vasca. L'acqua calda che esce dal rubinetto è più leggera e tende a salire, creando così un "vuoto" d'aria all'interno della doccia, che cerca di essere sostituita dall'aria che è dentro il bagno ma fuori dalla vasca. Così, quell'aria spinge la tenda per cercare di "occupare" quel vuoto creato dall'acqua calda, che va verso il soffitto.

Quando respiriamo in una fredda mattina, creiamo nebbia

In una mattina molto fredda con temperature sotto lo zero, quando respiriamo creiamo anche del vapore. Il vapore acqueo è prodotto dalla differenza termica tra l'aria che ci circonda e l'aria che espelliamo dalla nostra bocca, che è a una temperatura molto più alta.