Il telescopio James Webb rivela immagini inedite dell'universo profondo

Immagini a colori e dati spettroscopici di galassie, nebulose e pianeti a milioni di anni luce dalla Terra sono stati rilasciati ieri dalla NASA. Senza dubbio una pietra miliare nella storia dell'esplorazione spaziale.

Nebulosa Carena
L'immagine mostra il bordo di una vicina regione di formazione stellare NGC 3324 nella Nebulosa della Carena. Credito: NASA.

Martedì 12 luglio è iniziata la trasmissione in diretta sul sito web della NASA e sui suoi canali social di immagini a colori mai viste prima di oggetti cosmici distanti. Le bellissime e sorprendenti immagini catturate dal James Webb Space Telescope (JWST) forniscono preziose informazioni su galassie lontane ed esopianeti in orbita attorno ad altre stelle, che approfondiranno la nostra comprensione dell'Universo e della sua origine.

quintetto stephan
Questa è l'immagine più grande fino ad oggi dal telescopio spaziale James Webb: copre circa un quinto del diametro della Luna. Stiamo guardando un enorme mosaico del Quintetto di Stephan. Credito: NASA

Le rivelazioni del JWST costituiscono un viaggio indietro nel tempo fino al Big Bang di 13,8 miliardi di anni fa, per vedere "da vicino" cosa è successo. Con i suoi potenti strumenti per catturare lunghezze d'onda dell'infrarosso con una risoluzione senza precedenti, è stata vista la luce delle prime stelle, da un universo in continua espansione.

nebulosa anello sud
La stella luminosa al centro della nebulosa non è la protagonista: la seconda stella, appena visibile in basso a sinistra lungo uno dei picchi di diffrazione della stella luminosa, è la sorgente della nebulosa. Credito: NASA

La Nebulosa della Carena, 7,6 miliardi di anni luce (AL) dall'omonima costellazione nella nostra galassia; lo spettro di trasmissione di WASP-96 b, un esopianeta gigante a 1.150 AL dalla Terra; la Nebulosa Anello Sud, una nuvola di gas in espansione di quasi mezzo anno luce; Il Quintetto di Stephan, un gruppo compatto di galassie a 290 milioni di AL, e SMACS 0723, un enorme ammasso di galassie che distorcono la luce, sono stati i soggetti delle prime immagini rilasciate al grande pubblico.

spettro trasmissione WASP-96 b
Questo spettro di trasmissione, ricavato dalle osservazioni di Webb NIRISS, rivela le caratteristiche atmosferiche dell'esopianeta gigante di gas caldo WASP-96 b. Lo spettro luminoso mostra il segnale inconfondibile dell'acqua. Credito: NASA

La presentazione di queste immagini segna l'inizio delle operazioni JWST, che d'ora in poi giocheranno un ruolo molto importante nella comprensione dei fenomeni astrofisici legati all'origine delle galassie, delle stelle e dei sistemi planetari.

Prima immagine rivelata: un successo completo!

Lunedì 11 luglio il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha presentato la prima delle immagini ottenute dal JWST in un evento alla Casa Bianca a Washington. Siamo al cospetto dell'immagine infrarossa più profonda e nitida della storia.

Conosciuto come il primo campo profondo di Webb, questa immagine ha catturato l'ammasso di galassie SMACS 0723 in grande dettaglio, inclusi oggetti più deboli mai registrati nell'infrarosso. "Questa porzione del vasto universo copre una porzione di cielo delle dimensioni di un granello di sabbia tenuto a distanza dal corpo con un braccio allungato da qualcuno a terra", afferma la NASA.

differenze tra telescopi
Quello che vediamo è l'ammasso di galassie SMACS 0723: rispetto all'immagine di Hubble, l'immagine di James Webb ha ottenuto dettagli molto maggiori. Credito: NASA

La NIRCam del Webb è stata in grado di mettere a fuoco questo insieme. La NASA aggiunge che "la massa combinata di questo ammasso di galassie agisce come una lente gravitazionale, ingrandendo galassie molto più lontane dietro di essa". Inizia così la missione Webb, che estenderà la nostra percezione dell'Universo nell'infrarosso.

Il Webb in dati

Il James Webb Space Telescope, che ha iniziato lo sviluppo nel 1996, è stato lanciato il 25 dicembre 2021 a bordo del razzo Arianne 5 ECA, ed è il risultato della collaborazione tra NASA, ESA (Agenzia spaziale europea) e CSA (Agenzia spaziale canadese).

È il più grande osservatorio spaziale a infrarossi, con un diametro di 6,5 m (quello del suo specchio primario) e un peso di 705 kg. Orbita in un punto a 1,5 milioni di km dalla Terra e dovrebbe essere operativo per un periodo compreso tra 5 e 10 anni, durante i quali non sarà possibile alcun intervento tecnico.

È dotato di quattro strumenti ad alta precisione: Near Infrared Camera (NIRCam); Near Infrared Spectrograph (NIRSpec) ; Mid Infrared Instrument (MIRI) e Fine Guidance Sensors/Near Infrared Imager and Slitless Spectrograph (FGS/NIRISS). Se sei interessato a saperne di più sull'Universo, assicurati di seguire le rivelazioni di Webb: molte sorprese ci aspettano ancora.