Si vedranno aurore boreali questa notte dall’Italia? La previsione degli esperti di meteorologia spaziale

In queste ore tutti gli occhi sono puntati sul Sole. Due regioni attive stanno catturando l’attenzione di molti a causa dei numerosi brillamenti e di alcune espulsioni di massa coronale. Questo cosa potrebbe portare in Italia?

Aurora Verde
Nei prossimi giorni la probabilità di riuscire ad ammirare magnifiche aurore polari è piuttosto alta, anche a latitudini minori rispetto alla norma.

Se fino a ieri la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) prevedeva per le prossime ore tempeste geomagnetiche di livello G3, ovvero di forte intensità, ecco che ora la previsione vede la possibilità di avere tempeste addirittura di livello G4, ovvero decisamente intense.

Ricordiamo che le tempeste solari sono classificate in base alla loro intensità in 5 classi che vanno dalla più bassa, G1, alla più alta, G5.

È evidente quindi che avere una tempesta di livello G4 non è una cosa molto usuale, per fortuna. Infatti nel corso di un ciclo solare undecennale avvengono all’incirca 100 tempeste di questa entità. Queste avvengono in prossimità del massimo del ciclo solare che attualmente è previsto entro la fine di quest’anno.

In arrivo una tempesta di classe G4, molto intensa

Una tempesta di questa intensità fa salire il livello di allerta sia per le infrastrutture sulla superficie terrestre, che possono subire anche ingenti danni, che per i satelliti in orbita che potrebbero anche essere messi fuori uso. Tuttavia le tempeste solari non causano solo danni e disagi ma producono anche lo spettacolo delle aurore polari.

Infatti quando sulla superficie della nostra stella avvengono fenomeni particolarmente energetici in direzione della Terra, un flusso di particelle cariche viene emesso e spinto verso il nostro pianeta. Questo flusso è principalmente composto da elettroni e protoni con energie tipicamente comprese tra 1,5 keV e 10 keV e prende il nome di vento solare.

Quando questo raggiunge la Terra interagisce e disturba la magnetosfera terrestre, una sorta di scudo planetario per le particelle cariche del vento solare. Tuttavia, a causa del processo di riconnessione magnetica, il plasma del vento solare può riuscire a penetrare all’interno della magnetosfera e ad interagire con la ionosfera.

Aurora
Le aurore possono assumere varie forme e colori, questi ultimi dipendono dalle molecole con cui interagiscono le particelle cariche di origine solare.

È proprio dall’interazione delle particelle cariche di origine solare con la ionosfera terrestre che si vengono a formare le aurore polari, che prendono questo nome proprio perché solitamente si formano e si possono osservare ai poli.

Fin dove si spingeranno le aurore?

Nel caso però di tempeste geomagnetiche particolarmente intense questo fenomeno può avvenire anche a latitudini inferiori. Secondo la previsione della NOAA nei prossimi giorni l’ovale aurorale potrebbe raggiungere le nazioni settentrionali degli Stati Uniti e dell’Europa.

Intense aurore sono previste sulla penisola scandinava e sfioreranno anche la Gran Bretagna.

È importante sottolineare che le aurore si formano in quota, tipicamente ad un’altitudine che oscilla tra gli 80 km e i 500 km e questo fa sì che si possano ammirare non solo nel punto in cui arriva l’ovale aurorale ma anche a migliaia di km di distanza.

Secondo le previsioni della NOAA la massima probabilità di avere aurore intense per le nazioni europee è attesa all’imbrunire e alle prime ore della sera.

Ovviamente le aurore sono osservabili solo di notte, quando il cielo è buio, la formazione di questo spettacolo di luci e colori al tramonto potrebbe rendere difficoltosa la loro osservazione, tanto più a migliaia di km di distanza, ovvero dall’Italia.

Tuttavia c’è ancora la speranza di riuscire ad ammirare le aurore che si formano a quote maggiori, nell'eventualità che anche le condizioni meteo ci aiutino e che quindi il cielo risulti sgombro da nubi.