Alloro: la pianta sempreverde perfetta per cucinare e decorare giardini

Una pianta dalla chioma sempreverde, fitta e lucida, con foglie capaci di aromatizzare ricette tipiche del mediterraneo: scopri come curarla e quali piatti insaporire, mantenendo un legame profondo con storia e tradizione

L’alloro è una pianta che accompagna gli esseri umani da millenni, carica di significati simbolici e culturali. Nell’antichità le sue foglie venivano intrecciate per formare corone destinate a personalità che si distinguevano nella letteratura, nelle arti o nelle battaglie.

Il legame con il dio Apollo ha aumentato il suo prestigio: secondo il mito, la ninfa Dafne, per sfuggire all’amore del dio, fu trasformata in un albero di alloro, che da allora divenne la pianta a lui consacrata e simbolo di sapienza e gloria.

Ancora oggi l’alloro è presente in momenti importanti, come le cerimonie di laurea, e soprattutto nella vita quotidiana: viene apprezzato in vaso e in giardino e come erba aromatica in cucina.

Originario dell’area mediterranea, l’alloro è una delle piante che meglio rappresentano questo ambiente, la sua storia e le sue tradizioni.

Aspetti botanici

L’alloro appartiene alla famiglia delle Lauracee ed è conosciuto scientificamente come Laurus nobilis. È un arbusto sempreverde che in condizioni favorevoli può assumere l’aspetto di un vero e proprio albero, anche se la crescita è piuttosto lenta, risultando adatto anche alla coltivazione in spazi contenuti o in vaso.

Il fusto è eretto e ramificato, di colore verde nei giovani esemplari, con corteccia scura e liscia in quelli adulti.

Le foglie, lanceolate e coriacee, sono lucide nella pagina superiore e più opache in quella inferiore: oltre a costituire l’elemento ornamentale più evidente, racchiudono le sostanze aromatiche che ne determinano l’uso culinario.

L'alloro è una pianta facilmente plasmabile con la potatura: in questo giardino viene allevato ad alberello

L’alloro è una specie dioica, cioè con individui maschili e femminili separati. I fiori, piccoli e giallastri, compaiono in primavera e sono riuniti in infiorescenze ascellari. Pur non essendo appariscenti, attirano diversi insetti impollinatori. Solo gli esemplari femminili producono i frutti, piccole bacche nerastre e lucide che maturano in autunno e contengono un singolo seme.

In piena terra l’alloro tende a sviluppare un apparato radicale robusto e fittonante, che gli permette di adattarsi a terreni diversi e di resistere a periodi di siccità, contribuendo alla sua longevità e alla capacità di rigenerarsi dopo la potatura.

Esigenze di coltivazione

Prendersi cura dell’alloro è relativamente semplice, ma alcune accortezze aiutano a preservare la salute e l'aspetto della pianta.

In vaso

  • Posizione: mezz’ombra.

  • Terriccio: fertile, leggero e ben drenato; rinvasare ogni 2-3 anni.

  • Irrigazione: regolare in estate, moderata in inverno; evitare i ristagni idrici.

L'alloro in vaso, in composizione con altre piante aromatiche: timo, menta, prezzemolo, basilico e salvia

In piena terra

  • Posizione: sole o leggera ombra.
  • Terreno: mediamente fertile, drenante; evitare suoli compatti o umidi.
  • Resistenza ad avversità: tollera siccità e gelate leggere; in climi freddi preferire posizioni riparate.

Cure generali

  • Potatura: a fine inverno/inizio primavera, eliminando i rami secchi o troppo lunghi.

  • Moltiplicazione: talea semilegnosa in estate, in terriccio umido e all'ombra.

  • Prevenzione malattie: mantenere buona aerazione tra le piante.

Funzione ornamentale

L’alloro trova largo impiego come pianta ornamentale, grazie al suo portamento elegante e alla chioma sempreverde, fitta e lucida.

Come pianta singola crea cespugli o macchie verdi, mentre ancora più interessante è l'uso in gruppo per formare siepi compatte e durature.

Cespuglio di alloro

La crescita lenta e la buona resistenza alle potature lo rendono adatto anche alla creazione di forme regolari e geometriche, qualità che in passato lo hanno reso popolare nei giardini all’italiana.

Oltre all’aspetto estetico, l’alloro offre una funzione pratica: la sua vegetazione densa, sia in giardino che sul perimetro di un terrazzo, può fungere da frangivento o barriera visiva, contribuendo a delimitare e proteggere gli spazi.

In cucina

L’alloro è una delle erbe aromatiche più apprezzate nella cucina tradizionale mediterranea.

Le foglie, fresche o secche, vengono utilizzate per insaporire un’ampia varietà di preparazioni: dalle lunghe cotture di zuppe, minestre, stufati e brasati all'insaporimento di arrosti, selvaggina e pesce al forno.

All’alloro vengono riconosciute proprietà digestive, carminative, antisettiche, antinfiammatorie e antiossidanti, grazie agli oli essenziali, ai flavonoidi e ad altri composti contenuti nelle sue foglie.

Le foglie trovano posto anche nelle conserve, come sott’oli e sott’aceti, dove oltre ad aromatizzare contribuiscono a una migliore conservazione degli alimenti. Un altro impiego riguarda la preparazione di marinature, salamoie e insaccati, dove il profumo dell’alloro accompagna quello di altre spezie.

Le foglie di alloro, fresche o secche, vengono utilizzate per insaporire un’ampia varietà di piatti e ricette

Le foglie e talvolta le bacche vengono impiegate in infusi, tisane digestive e liquori tradizionali, ma si tratta di utilizzi secondari.

Un ponte con il passato

Sempreverde e aromatico, l’alloro accompagna da secoli la vita quotidiana e le tradizioni dei popoli del Mediterraneo, dall’antichità a oggi, rappresentando una pianta versatile tra giardinaggio, cucina e significati simbolici.