Cosa seminare a ottobre in Italia: ortaggi autunnali, verdure invernali e piante aromatiche

Tra semine, trapianti e bulbi, ottobre porta nuovi raccolti e accompagna l’orto verso il riposo invernale, con lo sguardo già rivolto alla primavera

Scopri tutto quello che c'è da sapere sul calendario dell'orto di ottobre

Benvenuto ottobre: dopo aver bussato alle porte dell'orto, ora l'autunno è finalmente arrivato. Nuova stagione, nuovi ortaggi.

In questo mese le giornate sono destinate ad accorciarsi sensibilmente, le temperature si fanno più fresche ma non mancano ancora parentesi luminose e tiepide: le famose "ottobrate", che negli ultimi anni hanno portato spesso valori di temperatura ben al di sopra della media stagionale. Questo scenario apre lo spazio a nuove semine e trapianti, di cui prendersi cura dall'autunno alle soglie della primavera.

Semine e trapianti di ottobre

In questo mese è consigliabile coltivare gli ortaggi secondo tre modalità diverse:

Trapianti: preferibili per ortaggi a crescita più lenta come cavoli, porri, finocchi, bietole da costa, cicorie, indivie, scarole, lattughe invernali.

Semine in piena terra: indicate per ortaggi a crescita rapida, ad esempio spinaci, valerianella, rucola, cicoria da taglio, lattughini, ravanelli, carote, barbabietole, cime di rapa, fave e piselli.

I ravanelli crescono rapidamente e trovano nelle terra ammorbidita dalle piogge autunnali condizioni ideali di sviluppo

Semine in tunnel o sotto protezione: sono indispensabili per coltivare qualsiasi ortaggio in pieno inverno, ma già ad ottobre sono utili per gli ortaggi più sensibili al freddo o per anticipare i tempi di crescita; sono particolarmente adatti per lattughe tenere, rucola, valerianella, spinaci, cicorie da taglio, cavoli primaverili.

Aromatiche: scegliere quelle resistenti al freddo

In commercio si trovano piante aromatiche tutto l’anno, ma non tutte sopravvivono al freddo invernale: ottobre, dunque, è un buon momento per piantare nell'orto solo quelle che possono rimanere all'aperto durante l’inverno senza rischi.

Resistenti al freddo: rosmarino, salvia, timo, origano, maggiorana, alloro, lavanda.

Il rosmarino non teme il freddo invernale e in piena terra può formare grandi cespugli

Rustiche a ricaccio primaverile: menta, melissa, prezzemolo, coriandolo, cerfoglio, dragoncello.

Sensibili al freddo: basilico.

Dai fiori autunnali ai bulbi primaverili

Per chi desidera aggiungere tocchi di colore all’orto autunnale, generalmente uniforme nei toni del verde tipici degli ortaggi a foglia, ecco alcune piante fiorite da coltivare in questo mese, con uno sguardo già rivolto alla primavera:

  • Fiori autunnali resistenti e ornamentali: ciclamini, eriche, settembrini (astri autunnali), crisantemi, garofanini, viole del pensiero, cavoli ornamentali.

Cavoli ornamentali (Brassica oleracea)
  • Bulbi a fioritura primaverile da piantare in ottobre: tulipani, giacinti, fresie, narcisi, crochi, muscari, ranuncoli, anemoni, fritillarie, scille.

Piante da frutto

Ottobre è un mese adatto per piantare molte specie di fruttiferi, approfittando del clima mite e delle piogge autunnali che facilitano l’attecchimento e limitano l'insorgenza di stress da trapianto.

  • Alberi da frutto: melo, pero, susino, ciliegio, albicocco, pesco.

  • Frutti di bosco: fragola, lampone, ribes, more, uva spina.

  • Agrumi: limone, arancio, mandarino, cedro.

Consigli pratici

  • Scegliere piante sane, con radici ben sviluppate e senza segni di malattie.

  • Scavare buche sufficientemente ampie e arricchire il terreno con compost maturo o terriccio universale.

Per un trapianto ideale scavare buche sufficientemente ampie e arricchire il terreno con compost maturo o terriccio universale
  • Pacciamare alla base per conservare l’umidità e proteggere le radici dal freddo.

  • Annaffiare regolarmente nei giorni asciutti fino al consolidamento delle radici.

Lo spaventapasseri, custode dell’orto autunnale

Figura senza tempo, lo spaventapasseri richiama da sempre l’autunno e la stagione dei raccolti. Un tempo veniva collocato ai margini dei campi per allontanare uccelli e animali selvatici dalle coltivazioni, soprattutto quando le semine erano appena fatte o i frutti maturi erano pronti per essere colti.

Lo spaventapasseri, simbolo dell'autunno e custode dell'orto

Oggi la sua presenza è soprattutto decorativa, ma resta legata a tradizioni popolari e ad antichi usi agricoli. Poiché la sua funzione era quella di spaventare chiunque si avvicinasse, nel tempo è entrato anche nell’immaginario della festa di Halloween, dove la sua sagoma è divenuta simbolo di mistero.

Costruirne uno è semplice: bastano vecchi abiti, un bastone o una croce di legno come supporto e paglia o foglie secche per imbottire il corpo e dargli volume.

Un cappello di paglia, guanti e scarpe completano la figura, che può essere resa seria, buffa o colorata a seconda dei gusti.

Tra simbologie e influenze popolari, lo spaventapasseri resta un simbolo dell’autunno: veglia sull’orto che entra a riposo e accompagna la terra fino al nuovo risveglio primaverile.