Febbraio inizierà in Italia all'insegna del caldo anomalo, possibili cambiamenti a fine mese?

L’imponente anticiclone di blocco, che da oltre una settimana domina lo scenario meteorologico europeo, continuerà a dominare per buona parte della prima decade di febbraio, lasciando pressoché immutate le condizioni meteorologiche.

L’imponente anticiclone di blocco, che da oltre una settimana domina lo scenario meteorologico europeo, continuerà a dominare per buona parte della prima decade di febbraio, lasciando pressoché immutate le condizioni meteorologiche. Anzi, nel corso della settimana, i massimi di pressione di questa struttura anticiclonica si sposteranno verso levante, posizionandosi fra l’Italia e l’Europa centrale, rafforzando ulteriormente queste condizioni di piena stabilità atmosferica.

Solo all’estremo Sud e al Nord-Ovest assisteremo al passaggio di qualche velatura innocua, o nube di passaggio. Lo “zero termico” schizzerà oltre i 3000 metri, contribuendo a fondere quel po’ di neve che ancora resiste sulle cime più elevate.

Ciò acuirà gli effetti della siccità in molte regioni, soprattutto all’estremo Sud, sull’area ionica e sulla Sicilia, dove le piogge, purtroppo, continueranno a latitare, peraltro in quello che dovrebbe essere, dal punto di vista statistico, quello più piovoso dell’anno.

Smog e inversioni termiche la faranno da padrone

Le intense “subsidenze” (lenti moti discendenti) prodotte da questo anticiclone però favoriranno la persistenza di importanti inversioni termiche nei bassi strati, agevolando la formazione di nebbie e foschie sulle pianure e lungo le principali vallate interne.

Le temperature si manterranno su valori superiori alle medie soprattutto su colli e monti, mentre il clima si farà un po’ più freddo nei bassi strati, e lungo le principali valli, per l’insistenza degli strati d’inversione termica. Questo spiega perché sulle zone di pianura farà decisamente più freddo rispetto le aree montane.

Le anomalie di temperature attese all'inizio di febbraio sul territorio italiano secondo la mappa di riferimento di meteored.

Al tempo stesso, questa compressione verso il basso delle masse d’aria, aumenterà la concentrazione degli inquinanti nei principali centri urbani. In particolare i valori delle PM10 saranno molto elevati nelle grandi città del Catino Padano, dove si potranno superare pure i 150µg/m3.

Quanto durerà questo anticiclone?

La analisi dei modelli matematici suggerisce che questo imponente anticiclone continuerà a dominare ancora per i prossimi giorni su molte Nazioni d'Europa e dopo un temporaneo indebolimento tenderà nuovamente a rafforzarsi.

Questa situazione mantiene lontane dall'Europa le perturbazioni e anche le masse d'aria fredda che invece dovrebbero essere la normalità per questo periodo dell’anno. Purtroppo questi anticicloni di blocco, una volta instaurati, sono molto duri da scalfire. Generalmente ci vuole un rinforzo della “corrente a getto” per arrivare ad erodere l’intera struttura, nel margine più settentrionale e meridionale.

Le alte concentrazioni di inquinanti attese in Italia, si notano valori elevati soprattutto lungo la pianura Padana.

Al momento questo anticiclone, esteso dal vicino Atlantico fino alle porte della Russia europea, garantirà condizioni di piena stabilità, per almeno altri 7/10 giorni. Solo nella parte finale della prima decade di febbraio l’imponente promontorio anticiclonico di blocco inizierà a indebolirsi, con un calo dei geopotenziali.

Novità importanti entro fine mese?

Tale indebolimento dell’anticiclone, sommata ad un sempre più probabile abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale, potrebbe favorire l’arrivo di qualche pioggia, ad iniziare dalle regioni settentrionali, ed in seguito pure ai settori del versante tirrenico.

Nella seconda decade di febbraio questo imponente muro anticiclonico dovrebbe cominciare lentamente ad indebolirsi, aprendo la strada alle piovose perturbazioni provenienti dall’Atlantico settentrionale. Mentre le masse d’aria più fredde, legate all’attività del vortice polare, guadagneranno posizione verso le latitudini più meridionali del continente europeo.