Il fronte polare irrompe in Italia: neve e rischio gelate tardive. Altre sorprese per il ponte del 25 aprile?

Irrompe aria fredda e d’un colpo dall’estate precoce si torna all’inverno tardivo in queste zone d’Italia. Preoccupa il rischio di gelate tardive, ecco il nostro focus. Altro freddo verso il 25 aprile?

Il passo Godi, 1630 m, Appennino Abruzzese, potrebbe presentarsi così nei prossimi giorni!

L’aria fredda è puntualmente arrivata e ieri le webcam hanno mostrato Tarvisio, a 700 m di quota al confine con l’Austria passare dai 26°C estivi per la zona dei giorni scorsi a una fitta nevicata! Sono gli effetti di un fronte freddo seguito da aria polare marittima proveniente dai mari fra Groenlandia e Scandinavia.

Ora il fronte scorre lungo il versante Adriatico, la traiettoria non è tale da portare importanti precipitazioni ma gli effetti a rovesci e calo di temperatura, nonché come vento, ci faranno avvertire un netto cambiamento, con queste conseguenze.

Situazione sinottica

Osserviamo nelle mappe in superficie un massimo anticiclonico di 1030 hPa a ovest dell’Irlanda, che nei prossimi giorni si sposterà più prossimo alla Gran Bretagna, con promontorio anche verso la Scandinavia. Questa configurazione tiene bloccate le perturbazione atlantiche, ma mette in movimentofronti freddi pilotati dalla corrente a getto polare disposta nord-sud.

Nel flusso in quota si inseriscono veloci ondulazioni, da cui conseguono fasi più perturbate attese giovedì e sabato specie nel versante Adriatico e regioni del centro-sud. Da seguire poi una goccia fredda più accentuata che si delinea verso il 25 aprile con possibile avvicinamento alle Alpi di isoterma -35°C a 500 hPa e che potrebbe portare nevicate anche a quote basse per la stagione.

Giovedì e venerdì torna la neve in queste zone!

Giornata instabile perturbata al nord quella di domani, giovedì, con precipitazioni anche diffuse in Emilia Romagna, piogge irregolari nel triveneto e piovaschi anche in Liguria. In genere asciutto e con diradamenti al nordovest, riparato dalle Alpi occidentali. In quelle orientali invece a tratti rovesci di neve fino ai fondovalle, 600-800 m. Compare la neve che tanto si è fatta desiderare lo scorso inverno nell’Appennino Tosco-Emiliano, a quote di 1000-1200 m.

Piogge e nevicate anche al centro, le precipitazioni saranno irregolari su Toscana e Lazio, anche diffuse fra Marche, Umbria e Abruzzo Molise, con nevicate in Appennino a tratti anche fitte, a quote oscillanti fra 1000 e 1300 m. Piovaschi in Sardegna, con neve oltre 1000 m circa.

Anche al sud arrivano, dal pomeriggio, rovesci e piogge, perturbato specie sulla Puglia, fenomeni più irregolari, mentre restano al margine dei fenomeni Calabria e Sicilia.

Venerdì rapido miglioramento al nord, con ampie schiarite ma giornata decisamente fredda. Al centro schiarite da tramontana in Sardegna e Toscana, ancora neve in Appennino centrale, piovaschi e rovesci sulle regioni Adriatiche. Più perturbato al sud, con nevicate tardive nelle zone interne anche di alta collina di Irpinia, Basilicata e Calabria; precipitazioni anche in Sicilia, con neve nella zona dell’ Etna e dintorni oltre 1000-1200 m.

La neve accumulata secondo il modello ECMWF da oggi a domenica sera.

Weekend freddo e instabile, altra neve in Appennino

Il nordovest in genere resterà in ombra pluviometrica e a tratti anche con föhn, ma su masse d’aria fredde e secche. Al nordest variabilità con qualche rovescio nevoso sulle Alpi. Ancora invece fase perturbata per l’Emilia Romagna e l’Appennino, fra sabato pomeriggio e domenica notte precipitazioni a tratti diffuse con neve in montagna e anche collina, attesi 10-20 cm di neve fresca tardiva oltre 1200 m. Migliora domenica in giornata, ma con aria decisamente pungente e qualche rovescio di graupel in Appennino.

Al centro si attende una fitta nevicata in Appennino centrale, anche a tratti a 600-800 m, con oltre mezzo metro di neve in arrivo attorno al Gran Sasso e dintorni; precipitazioni con piogge e rovesci anche diffuse a tratti nelle regioni Adriatiche, fenomeni più irregolari fra Lazio e Toscana, variabile in Sardegna.

Al sud variabile sabato, instabile perturbato domenica con rovesci anche nevosi nelle zone interne collinari e montane, oltre 800-1000 m circa. In Sicilia prevale variabilità.

Focus temperature: rischio gelate tardive?

Merita un dettaglio il calo termico previsto: giovedì al nord il freddo sarà particolarmente avvertito per le massime, limitate a 13-15°C per copertura e precipitazioni. Il calo delle minime sarà particolarmente avvertito venerdì.

Insidiose gelate tardive previste nei fondovalle alpini, come le zone di coltivazione mele di val di Sole e Val Venosta dove il termometro potrà scendere anche a -5°C. In valpadana rischio gelate specie al nordovest, ai limiti il nordest dove la ventilazione attenua il calo termico.

Al centro minime lontane dallo zero, fra 6 e 8°C, fino a 10°C al sud. Nel fine settimana leggero rialzo delle minime per nubi e ventilazione, massime comunque non oltre 14-16°C al nord e 16-18°C al sud.

Verso il 25 aprile neve a bassa quota al nord?

Evoluzione incerta nei dettagli, ma proprio verso il 25 aprile altra aria fredda potrebbe portare nevicate tardive a bassa quota al nord. Precisiamo che non è prevista neve in pianura, ma l’ipotesi, da dettagliare e confermare, di fioccate fino alla bassa collina ci sta tutta. E la tendenza è comunque a un periodo decisamente freddo per la stagione.

Ne riparleremo, per ora non resta che prepararsi a un netto cambiamento rispetto al gradevole ma ben più anomalo caldo precoce.