Intenso peggioramento, piogge diffuse e libecciata sul Tirreno

Un intenso sistema frontale di origine atlantiche sta per attraversare l'Italia apportando forte maltempo sulle aree tirreniche. Allerta arancione in sette regioni domenica 3 novembre.

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Nelle prossime ore è previsto mare agitato intorno alla Sardegna. Molto mossi gli altri mari.

Con la ripresa del flusso perturbato atlantico finalmente le piovose perturbazioni e i sistemi frontali oceanici riusciranno ad entrare fin dentro il bacino centrale del Mediterraneo, portando precipitazioni diffuse, localmente anche sotto forma di rovesci e intensi temporali sulle coste del medio-alto Tirreno, a partire dalla seconda parte di domani.

Maltempo nelle prossime ore: attenzione al forte vento

Ma oltre alle piogge e ai temporali, l’ingresso sul bacino centrale del Mediterraneo del primo sistema frontale atlantico di novembre si accompagnerà anche a forti venti dai quadranti sud-occidentali, capaci di superare la soglia d’attenzione, soprattutto sulle regioni tirreniche. Difatti già dalle prossime ore l’arrivo sul Mediterraneo centro-occidentale di un nuovo sistema frontale atlantico, collegato alla depressione da 971 hPa posizionata sul Regno Unito, provocherà un marcato tracollo dei valori di geopotenziale in quota e barometrici al suolo.

Il passaggio del sistema frontale, con una estesa occlusione che interesserà le regioni settentrionali, e un fronte caldo seguito da un rapido fronte freddo diretti verso il Tirreno e le regioni più meridionali, si assocerà anche a importanti aree di vorticità positiva che nel corso della mattinata favoriranno lo sviluppo di un nuovo minimo depressionario relativo sul mar Ligure, sui 998 hPa.

Questo minimo relativo, con valori che potranno toccare i 998 hPa, nel corso della giornata domenicale si sposterà molto velocemente verso levante, provocando un consistente inspessimento del “gradiente barico orizzontale” su tutto il Mediterraneo centrale. L’infittimento delle isobare sopra i mari italiani determinerà una conseguente intensificazione della ventilazione da SO e da S-SO, che si attiverà lungo il margine più meridionale del sistema frontale e dell’annesso minimo relativo.

Mare agitato intorno la Sardegna

L’intenso “gradiente barico orizzontale” che si verrà a costruire, acuito ulteriormente dalla spinta di masse d’aria sempre più fredde, di origini polari marittime, in sfondamento dal Rodano, che a loro volta causeranno un aumento della pressione barometrica fra la Spagna e il mare delle Baleari, agevolerà l’innesco di una impetuosa ventilazione da O-SO e SO, che dal mare di Alboran e dal Canale di Sardegna si propagherà a tutto il Tirreno, fino alle coste di Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, tramite un intenso libeccio che risalirà il bacino tirrenico, sollevando un imponente moto ondoso, con onde di “mare vivo” che potranno raggiungere i 3.5-4.0 metri di altezza.

Venti di burrasca

A partire dalla seconda parte di domenica 3 novembre venti di burrasca, dapprima da SO, in successiva rotazione da O-SO, sferzeranno le coste della bassa Toscana, Lazio, Campania e Basilicata tirrenica, dove si potranno registrare raffiche piuttosto forti, fino a 70-80 km/h. Ma con picchi localmente superiori. In queste circostanze, il repentino abbassamento della pressione barometrica può dare un ulteriore rinforzo alla già impetuosa ventilazione da “gradiente” nei bassi strati, rendendo la burrasca ancora più intensa grazie all’ingresso della componente “isallobarica”.

Il percorso dei venti di libeccio: dal Tirreno all'Adriatico

Parte di questi intensi venti di libeccio, dopo aver sferzato le coste di Toscana, Lazio e Campania si propagheranno verso l’entroterra scavalcando molto velocemente le creste dell’Appennino e scivolando con intense raffiche di “garbino” lungo le coste adriatiche (versante sottovento), tra Molise, Basilicata orientale e Puglia, lungo l’uscita delle principali vallate appenniniche.

La presenza di un “Fetch” (lo spazio di mare su cui soffia il vento) molto ampio, che dal tratto di mare antistante la costa algerina si estende fino al Canale di Sardegna, mare di Sardegna e al Tirreno centro-meridionale, favorirà lo sviluppo di un moto ondoso consistente su tutti i bacini più meridionali e sui mari che circondano la Sardegna meridionale e la Sicilia.

In particolare il Canale di Sardegna ed il Tirreno centro-meridionale, direttamente esposti alle burrasche da O-SO e SO. Sul Tirreno centro-meridionale i forti venti da O-SO e SO domenica genereranno imponenti onde di “mare vivo” che potranno raggiungere i 4.0 metri di altezza nel tratto di mare antistante le coste della Campania e del basso Lazio.