Meteo, Daniele Ingemi avvisa: "super anticiclone a oltranza sull'Italia, a rischio anche il mese di ottobre"
Anche nel mese di ottobre il "super anticiclone" che domina fra Europa e Mar Mediterraneo potrebbe aggravare le condizioni di siccità in diverse regioni del Paese. Ecco l'ultima linea di tendenza.

Anche se sulle regioni del Nord il passaggio veloce delle perturbazioni atlantiche, di passaggio sull’Europa centro-settentrionale, riesce a portare qualche pioggia o temporale, sul resto del Paese lo scenario meteorologico è dominato da un potente anticiclone subtropicale che continua a garantire condizioni di bel tempo e stabilità, soprattutto sulle regioni meridionali, dove si sta allungando la fase siccitosa estiva.
Questa figura barica, anomala per il periodo, potrebbe persistere fino alla fine del mese, rendendo settembre un periodo avaro di piogge e dominato da temperature sopra la media.
Le proiezioni a lungo termine, tuttavia, suggeriscono che questa "estate settembrina" non si esaurirà del tutto con l'arrivo di ottobre, che mostrerà tendenze a pressioni atmosferiche superiori alla norma sul Mediterraneo, con possibili "ottobrate" che prolungheranno il tepore estivo.
Un anticiclone fuori scala pure per settembre
Vedere grossi promontori subtropicali a settembre non è certo una novità. Ma va fatta una considerazione che spesso sfugge, la differenza oggi non è l’evento in sé, bensì la frequenza e l’intensità con cui si ripresenta in tutte le stagioni.
Un conto è avere un anticiclone tipico del periodo, un altro è registrare valori ai massimi storici degli ultimi quarant’anni. È questa la vera anomalia rispetto al passato. Questi anticicloni così estesi stanno divenendo sempre più frequenti, caratterizzando il clima del Mediterraneo e aprendo a lunghi periodi secchi.

Questo "super anticiclone" agirà da vero e proprio scudo atmosferico, deviando verso nord le perturbazioni atlantiche che altrimenti porterebbero piogge e un calo termico.
Al Nord, dopo gli ultimi disturbi di domenica 14, il sole dominerà da lunedì 15, con valori termici in rialzo fino a +27°C +28°C nelle pianure. Questa configurazione barica, con geopotenziali superiori alla norma, impedirà l'ingresso di fronti umidi dall'Atlantico, relegandoli a latitudini più elevate come il Nord Europa.
Verso un ottobre secco?
Un settembre "avaro di piogge" non è solo una questione di bel tempo, ma in un contesto di cambiamento climatico, questa persistenza anticiclonica aggrava la siccità accumulata dall'estate, stressando agricoltura, risorse idriche e ecosistemi.
L'espansione verso nord dell'alta pressione, un fenomeno sempre più frequente a causa del riscaldamento globale, altera i pattern atmosferici, favorendo ondate di calore tardive e riducendo le occasioni per ricaricare le falde acquifere.

Secondo le ultime tendenze per ottobre 2025 si conferma un'evoluzione graduale verso l'autunno, ma con una presenza marcata di pressioni atmosferiche sopra la media sul Mediterraneo.
Va però detto che non mancheranno le fasi instabili, con piogge e locali temporali, soprattutto al Centro-Nord e sulle regioni tirreniche, mentre le regioni adriatiche e ioniche vedranno precipitazioni più contenute.
La Niña potrebbe cambiare le carte in tavole?
L'influenza di La Niña, che dovrebbe consolidarsi entro fine anno, potrebbe accentuare questa variabilità, con l'Europa meridionale tendenzialmente più secca rispetto al Nord Europa, ma soggetta a cicloni mediterranei intensi.
In sintesi, ottobre non sarà un mese di piogge torrenziali immediate, ma di contrasti, fra lunghi periodi di stabilità anticiclonica che prolunga l'estate, interrotta da perturbazioni che preparano il terreno per un novembre un po' più perturbato. Sia per motivi fisiologici (abbassamento di latitudine del flusso perturbato atlantico), che di cambio di pattern, a seguito di una maggiore influenza di La Niña.