Meteo Italia - Piogge diffuse e neve a bassa quota imminente: queste 7 regioni del Nord e del Centro le più colpite

Secondo le ultime elaborazioni dei principali modelli numerici, la saccatura con aria artica in discesa dalla Scandinavia verso l’Europa centrale e l’area alpina, nei prossimi giorni raggiungerà anche il Mediterraneo Centrale, con temperature in quota in netto calo e un assetto invernale su molte regioni italiane.
Sul quadro evolutivo generale i modelli sono allineati: aria fredda in discesa da nord, pressione in calo sul Mediterraneo e aumento dell’instabilità. La parte ancora incerta riguarda la posizione esatta del minimo al suolo tra Mar Ligure e alto Tirreno.
Alcune soluzioni mantengono il minimo più a nord-ovest, altre lo spostano più rapidamente verso l’Adriatico e i Balcani. Questa “mobilità” della posizione del minimo può spostare anche di qualche centinaio di chilometri la fascia delle precipitazioni più intense e, di conseguenza, le zone dove la neve riuscirà a scendere fino a bassa quota o a lambire le pianure del Nord-Ovest.
Ed è questo il punto su cui si concentrano gli aggiustamenti modellistici run dopo run (ad ogni output).
Oggi e domani: fase di aggancio e prime nevicate sui rilievi
Nelle prossime 24 ore l’Italia entrerà nella fase di aggancio con l’aria più fredda. Al Nord il tempo tenderà a peggiorare da ovest con nubi in aumento e prime deboli precipitazioni, più probabili tra Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto.
Al Centro il cielo diventerà via via più nuvoloso, con piogge sparse tra alta Toscana, Umbria e Lazio e qualche fenomeno in estensione verso il medio Adriatico.
Al Sud e sulle Isole Maggiori si faranno strada rovesci e temporali, soprattutto tra Tirreno e Ionio, mentre le temperature inizieranno a calare in modo più sensibile sulle regioni adriatiche e sull’Appennino.
Giovedì e venerdì: maltempo più organizzato su Nord e Centro
Tra giovedì e venerdì si entrerà nella fase più perturbata. Le simulazioni mostrano un peggioramento più marcato su gran parte del Nord e sul Centro tirrenico, con piogge diffuse e localmente abbondanti su Liguria, alta Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia centro-orientale e settori alpini e prealpini del Nord-Est. Queste saranno le regioni più esposte del Nord.

Su molte di queste zone, entro la fine dell’evento, gli accumuli di pioggia potranno raggiungere alcune decine di millimetri, con picchi più elevati sui rilievi esposti alle correnti settentrionali o nord-orientali.
Anche il Centro vedrà condizioni di spiccato maltempo, in particolare tra Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, con rovesci e temporali alternati a pause più asciutte.
Neve a bassa quota: Nord-Ovest e Appennino sotto osservazione
Il capitolo neve è il più sensibile. Sul Nord-Ovest per le prossime 48 ore si avrà un calo progressivo della quota neve su Alpi e Prealpi. Inizialmente intorno ai 900-1000 metri, poi gradualmente fin sui 700-800 metri, con la possibilità, tra giovedì sera e venerdì, di fioccate fino ai 300-500 metri sui settori occidentali e localmente fino al suolo nelle aree collinari del Piemonte sud-orientale (Cuneese).
Sulla Lombardia per giovedì le precipitazioni saranno deboli ma diffuse nella prima parte della giornata, con quota neve intorno ai 500-600 metri, in particolare su Prealpi e zone collinari, e un successivo miglioramento ma in un contesto via via più freddo.

Sull’Appennino centro-settentrionale (Tosco-Emiliano, Umbria, Marche, Abruzzo) la neve resterà in genere sopra i 700-1000 metri, localmente a quote più basse solo durante i rovesci più intensi.
Temperature e tendenza per il fine settimana
Nel fine settimana è probabile una graduale attenuazione del maltempo, con tendenza a condizioni più stabili e asciutte ma fredde al Nord e sulle zone interne del Centro, mentre sul resto del Paese potranno ancora transitare impulsi instabili in un contesto termico comunque rientrato su valori tardo-autunnali, localmente già invernali.