Ci attendono ore di maltempo, quanto durerà? Possibile neve a bassa quota, ecco dove

Anche il primo mese del nuovo anno sta seguendo l’andamento del 2023, soprattutto della seconda parte dell’anno scorso, quella a partire dall’autunno appena passato.

Di che trend parliamo? Di quello che vede lunghi periodi associati a condizioni meteo decisamente stabili, più simili alle stagioni calde rispetto a quelle fredde, con anche temperature ben al di sopra della norma, intervallati da brevi o brevissime parentesi instabili, con anche decisi cali termici della durata di alcune ore o al più pochi giorni.

Il passaggio di una rapida perturbazione

Siamo ora giunti all’ennesima tregua dal bel tempo, quello che ci aspettiamo sono quindi poco più di 24 ore di inverno seguite poi da un nuovo rinforzo del campo di alta pressione.

Al momento gli effetti della perturbazione sono ben evidenti sulle regioni nord-orientali, in particolare sul Veneto e sull’Emilia-Romagna, ma nelle prossime ore nubi e precipitazioni si sposteranno gradualmente verso sud andando a colpire in maniera più estesa, intensa e duratura proprio le regioni centro-meridionali.

Soprattutto nel corso della prossima notte infatti avremo precipitazioni diffuse su buona parte del centro-sud che, associate a bruschi crolli termici causati dall’arrivo di aria fredda da nord-est, sospinta sulla nostra penisola da intensi venti di grecale, porteranno ad un deciso calo della quota neve, soprattutto sui settori adriatici.

Neve
Precipitazioni previste per la prossima notte.

L’altezza dello zero termico si riporterà finalmente al di sotto dei 1000 metri su tutti i settori ad est dell’Appennino, sia al centro che al sud, il che significa che le nevicate saranno possibili fino a bassa quota.

Ovviamente per avere nevicate significative avremo bisogno che questi due fattori: precipitazioni e temperature basse, coesistano il più a lungo possibile.

Purtroppo però il loro sarà un incontro fugace e già nel corso della giornata di domani, sabato, i fenomeni inizieranno ad esaurirsi dapprima sulle regioni centrali e poi su quelle meridionali, lasciandoci però con temperature ancora al di sotto della media.

Il bel tempo non tarderà a ritornare

Durante la giornata di domenica ci aspettiamo quindi cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso su buona parte dell’Italia, a parte residui ed isolati fenomeni sulla Sicilia che però di esauriranno in breve tempo. È sempre a partire da domenica che le temperature torneranno a registrare i primi timidi rialzi che però subiranno una piccola battuta d’arresto tra la giornata di lunedì e di martedì, quando un debole flusso perturbato porterà ad un lieve aumento dell’instabilità con precipitazioni sparse che rapidamente attraverseranno l’Italia da nord a sud.

Anche stavolta potranno assumere carattere nevoso ma a quote più alte, perlopiù sulle zone montane e pedemontane appenniniche.

Da mercoledì invece il rialzo dell’alta pressione sarà deciso così come saranno decisi gli aumenti di temperatura associati a condizioni di generale bel tempo che perdurerà per svariati giorni.

Vorremo ora invitarvi a pensare e riflettere su alcuni punti: ad inizio articolo abbiamo detto “tregua dal bel tempo” non a caso. Per alcuni potrebbe suonare male, perché siamo abituati a sentire la frase “tregua dal maltempo”, ma ormai questo modo di dire è anacronistico.

Siamo infatti in una situazione critica: il cosiddetto bel tempo fuori stagione è un problema e queste brevissime parentesi nella norma sono solo piccole boccate d’aria.

Sarebbe bene che tutti noi riflettessimo accuratamente sul fatto che ormai, in Italia, a gennaio inoltrato, fa notizia parlare di neve.