Questo fine settimana l'ex uragano Erin diventerà una grande tempesta nell'Atlantico: i suoi effetti in Italia ed Europa
L'uragano Erin attraverserà l'Atlantico settentrionale nel fine settimana, trasformandosi in una tempesta estremamente profonda che porterà forti tempeste di mare e vento: analizziamo i suoi potenziali effetti in Europa ed in Italia.

L'uragano Erin ha sorpreso i meteorologi pochi giorni fa intensificandosi in modo esplosivo, passando dalla categoria 1 alla categoria 5 in poco più di 24 ore. I venti sostenuti hanno raggiunto o superato leggermente i 260 chilometri orari lo scorso 16 agosto, quando il sistema si trovava a nord-est di Porto Rico.
Attualmente si sta spostando verso nord, parallelamente alla costa orientale degli Stati Uniti, come uragano di categoria 2. Sebbene il suo centro stia passando a centinaia di chilometri dalla costa, il NHC avverte che sta generando condizioni meteorologiche pericolose dalla Florida al Canada, con grandi onde e correnti pericolose, motivo per cui alcune spiagge sono state chiuse.
Erin si trasformerà in una profonda depressione sull’Atlantico settentrionale
Il modello europeo prevede che Erin attraverserà l’Atlantico nel corso del fine settimana. Interagendo con una saccatura, inizierà la sua fase di extratropicalizzazione, perdendo quasi tutte le sue caratteristiche tropicali e aumentando il suo raggio d’azione, generando raffiche di vento di forza uraganica e una forte tempesta intorno al suo centro nell’Atlantico settentrionale.
Sebbene alcuni scenari lo avvicinassero al continente europeo e persino alla Penisola Iberica a metà della prossima settimana, ex Erin sarà assorbito da una profonda saccatura e tutto sembra indicare che rimarrà tra l’Islanda e le isole britanniche, dove si andrà lentamente colmando. Potrebbe attraversare l’arcipelago britannico entro la fine della prossima settimana, ormai molto indebolito.

Va ricordato che è abbastanza comune che ex uragani guidati dal getto polare raggiungano il continente europeo sotto forma di profonde depressioni. Ciò che colpisce in questo caso è che accadrà nella seconda metà di agosto, evento raro, così come è raro osservare una depressione così profonda nell’Atlantico settentrionale in questo periodo dell’anno.
Va anche sottolineato che a partire da questo fine settimana Erin non sarà più un uragano, ma un potente ciclone extratropicale, o in altre parole, una depressione tipica delle medie latitudini, che avrà la particolarità di essere estremamente intensa per la stagione. E ovviamente, non avrà un impatto diretto sull'Europa occidentale.
Gli effetti indiretti dell’ex uragano Erin in Europa
Erin scuoterà infatti il getto polare, provocando importanti ondulazioni dello stesso. Una di queste si isolerà completamente dalla circolazione generale sopra la Spagna peninsulare, dando origine a una DANA domenica prossima, una depressione isolata in quota (goccia fredda) che potrebbe provocare un importante episodio temporalesco.

D’altra parte, come menzionato precedentemente, trasformandosi in un ciclone extratropicale aumenterà il suo raggio d’azione, generando venti molto forti che causeranno una grande mareggiata nell’Atlantico settentrionale, estremamente violenta per il mese di agosto.
Se lo scenario attuale si conferma, il mare di fondo potrebbe raggiungere le coste della Spagna settentrionale e della Francia meridionale atlantica all’inizio della prossima settimana, con alcune onde isolate che potrebbero superare i 7,5 metri in certe zone. Infine, l’interazione di questi sistemi con il getto polare riduce l’affidabilità delle previsioni meteorologiche a medio termine nei mesi autunnali.
Effetti in Italia?
Gli effetti in Italia saranno indiretti. Uno di questi potrebbe essere il richiamo di aria molto calda dal nord Africa, con una vampata di caldo sull'Italia meridionale. Torneremo però su questa previsione: la prossima settimana infatti, potremmo avere una Italia davvero divisa in due meteorologicamente, con forte caldo al Sud e molta instabilità al nord. Vi aggiorneremo con le prossime previsioni.