Torna l'anticiclone di blocco sull'Italia, cambiamenti nel weekend?

Il ritorno dell'anticiclone di blocco sull'Italia riporterà un po' ovunque il bel tempo, qualche cambiamento forse si potrebbe iniziare a vedere dal prossimo weekend, mentre giovedì più nubi sulle coste tirreniche.

anticiclone
Sarà una settimana dominata dal bel tempo su quasi tutto il Paese.

L’elemento saliente dei prossimi giorni sarà rappresentato dall’irrobustimento di un poderoso anticiclone di blocco, già presente sull’Europa centro-occidentale, che nei prossimi giorni sposterà parte del suo centro di massa proprio sopra l’Italia, garantendo stabilità e bel tempo, da nord a sud.

La stabilità e il bel tempo torneranno pure sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, che fino alla scorsa settimana erano interessate dalla spirale nuvolosa di una depressione incastrata sul Canale di Sicilia, poi evoluta nella serata di venerdì 10 in una tempesta subtropicale che è atterrata la notte successiva sulla costa libica.

Fortunatamente anche sulla parte ionica della Sicilia, dove fino a venerdì sono caduti oltre 400-500 mm di pioggia sul siracusano, con la piena di molti fiumi e torrenti nell’area dei monti Iblei, la situazione va rapidamente a migliorare, tornando sotto controllo.

Anticiclone ingombrante nei prossimi giorni

Nei prossimi giorni, quindi, questa vasta struttura di alta pressione, spostando i suoi elementi verso est, proteggerà buona parte del territorio nazionale dalle piovose e fredde perturbazioni atlantiche, che saranno costrette a scorrere a latitudini superiori, verso l’Europa settentrionale. Il quadro configurativo, inoltre, è in linea con la tendenza del mese di febbraio, pubblicata in questo nostro articolo.

Purtroppo questa non sarà una bella notizia per le assettate terre del nord-ovest, dove la penuria di precipitazioni continua a farsi sentire, in modo anche grave. Va detto che il tempo stabile e anticiclonico nel periodo invernale non è garanzia sempre di sole e bel tempo.

Purtroppo questa non sarà una bella notizia per le assettate terre del nord-ovest, dove la penuria di precipitazioni continua a farsi sentire, in modo anche grave. Va detto che il tempo stabile e anticiclonico nel periodo invernale non è garanzia sempre di sole e bel tempo.

In effetti nonostante gli elevatissimi valori pressori nei bassi strati rimarrà aria umida, che durante le ore serali e la notte, raffreddandosi, tenderà a condensare, favorendo così lo sviluppo di nebbie e foschie sparse, nelle zone di pianura del nord e nelle valli interne di Alpi e Appennini. Questo perché l’anticiclone produrrà pure notevoli “subsidenze atmosferiche”, capaci di comprimere l’aria verso i bassi strati e quindi di agevolare il ristagno dell’aria umida nei pressi del suolo.

Infiltrazioni umide da giovedì 16 febbraio

La stasi anticiclonica caratterizzerà un po’ tutto l’inizio della settimana, almeno fino al prossimo giovedì, venerdì, quando da Ovest, nei bassi strati, si infiltreranno correnti di aria più umida che favoriranno un aumento della nuvolosità bassa lungo le coste tirreniche peninsulari.

L’arrivo di quest’aria più umida, ma al tempo stesso temperata, sarà indotto dal transito di una intensa perturbazione sull’Europa centrale, a nord delle Alpi. Queste nubi, a tratti compatte, che si addenseranno sulla costa tirrenica potrebbero dare origine a qualche pioviggine o debole pioggia, nulla più.

Atteso un significativo aumento termico

Dopo il freddo dei giorni scorsi, avvertito maggiormente sulle regioni meridionali e sulle nostre Isole, le temperature sono previste in sensibile aumento, soprattutto sulle aree montane, dove le temperature massime potranno spingersi su valori primaverili. Addirittura sulle zone più occidentali del Paese lo “zero termico” si spingerà sopra i 2500 metri, avvicinandosi in qualche caso ai 2800/3000 metri.

Ipotesi per il prossimo weekend: Italia solo sfiorata dal freddo?

Per il momento le analisi dei modelli matematici ci indicano come nel weekend l’aria fredda, in discesa dalla Scandinavia verso l’Europa orientale, possa aggirare ad est il blocco anticiclonico. Al momento quasi tutti i modelli prefigurano la discesa dell’ondata di freddo in direzione dei Balcani, con l’Italia appena sfiorata nei suoi settori adriatici.

Ma come ormai abbiamo imparato a vedere non è detto che questo flusso d’aria fredda possa erodere maggiormente la figura anticiclonica, favorendo un maggior afflusso di aria fredda verso le nostre regioni adriatiche, in grado di provocare un brusco calo termico e anche dell’instabilità sui settori maggiormente esposti.