Ecco l'animale responsabile dei misteriosi echi notturni che risuonano per chilometri di distanza nei boschi italiani
Nelle tradizioni popolari italiane il suo verso cupo e potente è stato associato a presagi o eventi soprannaturali, alimentando miti e racconti. Da qui i tanti racconti che sono nati sul suo conto.

Questo animale è una delle specie più enigmatiche e meno studiate della fauna notturna del nostro Paese. Presente in habitat montani e forestali come le Alpi, gli Appennini, il gufo reale è il vero protagonista delle notti.
Si tratta di un rapace notturno di grandi dimensioni, tanto che può raggiungere i 70 cm di lunghezza, mentre l’apertura alare sfiora i 2 metri.
Il piumaggio, mimetico con tonalità bruno-grigiastre, presenta frange specializzate che riducono la turbolenza durante il volo, rendendolo virtualmente silenzioso. Gli occhi, grandi e frontali, garantiscono una visione binoculare ottimizzata per condizioni di bassa luminosità.
Un predatore notturno straordinario
Il gufo reale è un predatore generalista, la cui dieta include piccoli mammiferi, rettili e uccelli. Ma in alcuni casi può predare pure cuccioli di capriolo e cinghiale. La caccia avviene prevalentemente al crepuscolo o di notte, sfruttando un volo lento e planato.
Questo verso spesso riecheggia nelle valli si può sentire fino ai più vicini centri abitati. Proprio per questo motivo sul gufo reale sono sorte vere e proprie leggende.

Nelle tradizioni popolari italiane il suo verso cupo e potente è stato associato a presagi o eventi soprannaturali, alimentando miti e racconti. Da qui i tanti racconti che sono nati sul suo conto.
Distribuzione e habitat nel Paese
Il gufo reale nel nostro Paese si è adattato ad occupare vari tipi di ambienti, dai boschi montani di conifere alle aree rocciose, caratterizzate da alberi e zone più spoglie. E’ presente un po’ su tutto il territorio nazionale, dalle Alpi fino all’Appennino.
Al momento sappiamo che in Italia sono presenti 300-400 coppie, con variazioni regionali significative. La longevità media in natura è di 15-20 anni, sebbene individui in cattività possano superare i 60 anni.

Ricerche future dovrebbero concentrarsi sull’impatto del cambiamento climatico sulla disponibilità di prede e sull’uso di modelli predittivi per ottimizzare le strategie di conservazione.
Le difficoltà di questo splendido animale
Nonostante la sua adattabilità e le sue dimensioni il gufo reale affronta diverse minacce. La frammentazione degli habitat, causata da deforestazione e urbanizzazione, riduce le aree disponibili per la caccia e la riproduzione.
L’inquinamento acustico interferisce con la comunicazione territoriale, mentre l’elettrocuzione su linee elettriche rappresenta una causa significativa di mortalità. In Italia, la specie è protetta dalla Legge 157/1992 e dalla Direttiva Uccelli (2009/147/CE).
Programmi di monitoraggio, come quelli condotti nel Parco Nazionale del Gran Sasso, utilizzano telecamere trappola e analisi genetiche per stimare la popolazione e identificare corridoi ecologici. La reintroduzione in aree idonee e la mitigazione dei rischi antropici sono strategie chiave per la conservazione.