Esondazioni, temperature e siccità record in Europa nel 2024: lo dice l’IPCC nel recente Bollettino climatico annuale

Il 2024 è stato per l'Europa un anno record per numero di esondazioni, per temperatura dell'aria e per siccità. Lo scrive il Gruppo Intergovernativo di esperti sul Cambiamento Climatico (IPCC) nel suo recente Bollettino climatico annuale.

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Il Bollettino annuale del clima in Europa segnala eventi estremi record nel 2024 per alluvioni, temperatura dell'aria e siccità. Credit: Copernicus

Nei giorni scorsi è stato pubblicato il Bollettino Annuale sullo stato climatico in Europa nel 2024 emesso dal Gruppo Intergovernativo di esperti sul Cambiamento Climatico (IPCC). In esso viene esaminato l'andamento annuale delle principali variabili climatiche, dalla temperatura dell’aria all'umidità del suolo, dalla circolazione dei venti alle alluvioni, ...

Tra queste, tre grandezze in particolare hanno raggiunto valori record in Europa: l’esondazione dei fiumi a seguito di prolungate precipitazioni, la temperatura dell’aria con ondate di calore record e siccità.

Vediamo singolarmente l’andamento di queste tre grandezze durante il 2024.

Alluvioni ed esondazioni

Si stima che in Europa nel 2024 siano state circa 413.000 le persone colpite in varia misura da tempeste, alluvioni ed esondazioni, con una perdita totale di 334 vite e di 18 miliardi di euro in beni.

Prima causa delle esondazioni sono le precipitazioni prolungate nel tempo.

Circa il 30% dei fiumi europei hanno esondato, superando la soglia di piena “grave”, mentre il 20% quella di piena “alta”, rispetto alla media del 1992-2024

La soglia di piena "alta" si basa sul periodo di ritorno di cinque anni, mentre la soglia di piena "grave" sul periodo di ritorno di 20 anni. Un periodo di ritorno descrive la frequenza media con cui si verifica un evento di una determinata magnitudo.

Tra le varie tempeste responsabili delle prolungate e abbondanti precipitazioni, con conseguente esondazione dei fiumi, ricordiamo la Tempesta Henk di Gennaio (Francia settentrionale e Inghilterra) e la Tempesta Boris di Settembre (Europa centro-occidentale). Quest’ultima ha determinato picchi di esondazione lungo oltre 8500 km di sistema fluviale.

Infine, non possiamo non citare le intense precipitazioni che unite all’esondazione nel sud della Spagna hanno determinato 232 perdite di vite umane nella sola regione di Valencia e danni per oltre 16 miliardi di euro.

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Rappresentazione schematica delle alluvioni nel 2024 estratto dal Bollettino climatico per l'Europa 2024. Credit: Copernicus

E’ interessante rilevare come nell’Europa centro-occidentale e nel Regno Unito nel periodo tra il 1960 e 2010 il rischio di alluvioni fluviali sia aumentato dell’11% ogni decennio (55% nel periodo totale), mentre nell’Europa orientale e meridionale sia diminuito del 23% a decennio (diminuzione del 100% nell’intero periodo). Le proiezioni indicano che questi andamenti continueranno nei prossimi decenni.

L'Europa è una delle regioni con il maggiore aumento previsto del rischio di alluvioni.

Caldo estremo nell’Europa sud-occidentale

Nel 2024 l’Europa sud-orientale è stata colpita dal maggior numero di ondate di calore, registrando la seconda più estrema ondata nel mese di Luglio.

Secondo il WMO (World Meteorological Organization) un'ondata di calore si ha quando si verificano almeno 6 giorni consecutivi in cui la temperatura massima è superiore al 90° percentile di quel determinato giorno rispetto al periodo climatologico di riferimento (1981-2010 o se disponibile 1991-2020).

L’anno scorso a Luglio per 13 giorni consecutivi la temperatura dell’aria è rimasta di 9.2 0C superiore alla media del periodo interessando il 75% dell’Europa sud-orientale. E’ stata un'estate record anche per il numero di notti tropicali, quando la temperatura minima giornaliera non scende sotto i 20 °C. Nell'estate del 2024, l'Europa sud-orientale ha registrato un record di 23 notti tropicali, superando di gran lunga la media di otto e il precedente record di 16 del 2012.

Dei 13 maggiori incendi registrati in Europa durante il periodo estivo, 11 si sono verificati appunto nella regione sud-orientale dell’Europa.

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Rappresentazione schematica delle ondate di calore e dello stress termico nel 2024 estratto dal Bollettino climatico per l'Europa 2024. Credit: Copernicus

Riportiamo di seguito le testuali parole del Gruppo intergovernativo di esperti sul Cambiamento Climatico: “le temperature aumenteranno in Europa a un ritmo più rapido rispetto alla media globale, e la frequenza e l'intensità degli estremi caldi aumenteranno. Si prevedono conseguenti perdite agricole per la maggior parte delle aree europee. … e per l'Europa nel suo complesso, un "livello di riscaldamento globale di 1,5 °C potrebbe causare 30.000 decessi all'anno dovuti al caldo estremo", … Si prevede che il numero di decessi correlati al caldo sarà più elevato, e in aumento più rapido, nell'Europa sud-orientale."

Siccità: un' Europa spaccata in due

Anche la siccità in Europa ha segnato valori record in vaste aree durante l’estate del 2024.

Indicatore della siccità è l’umidità del suolo, cioè il contenuto di acqua nello strato più superficiale del terreno (nei primi 10 cm di profondità). Minore è l’umidità del terreno maggiore lo stato di siccità.

Mediamente, negli ultimi due decenni l’Europa sta sperimentando una crescente siccità. Tuttavia, diventa sempre più marcata la differenza tra Europa orientale e occidentale.

La prima sta subendo un siccità sempre maggiore, avendo raggiunto valori fino al 50% sopra la media nel 2024. L'Europa occidentale invece ha umidità del suolo con valori sopra la media: un’ Europa spaccata in due sotto questo profilo.

Riferimenti allo studio:

European State of Climate: Report 2024 https://climate.copernicus.eu/esotc/2024