La Festa del Radicchio Tardivo: un viaggio attraverso i sapori del Veneto da gustare questo novembre
Profumi, colori, sapori: il bello dell’autunno è anche a tavola per questo il Veneto celebra una delle eccellenze del suo territorio con un grande evento. La festa del Radicchio Rosso tardivo è dedicata ad un ortaggio protagonista di mille ricette

Rio San Martino è la piccola frazione del comune di Scorzè, in provincia di Venezia. Dal 7 al 23 novembre 2005 il territorio del borgo si anima grazie ad una grande festa dedicata ad uno dei fiori all’occhiello della gastronomia locale.
Tra storia, cultura, convivialità e naturalmente buona cucina, la Festa del Radicchio Rosso Tardivo è l’occasione per conoscere molte altre tradizioni e delizie tipiche della cucina veneta, ma soprattutto per scoprire di più su quella che è una particolare varietà di cicoria.
l “fiori d’inverno”
Nutriente, gustoso, molto versatile in cucina, questo ortaggio viene detto anche "fiore d’inverno". Il radicchio rosso è un tipo speciale di civoria che in effetti è anche decorativo grazie al colore rubino intenso, che contrasta con le venature bianche.
In particolare nella sua versione tardiva, la più pregiata e costosa, il radicchio rosso ha foglie che si arrotolano su sé stesse creando delle strette spirali e che gli conferiscono un aspetto molto gradevole ed aggraziato.
Gli eventi legati a questi prodotti sono tanti, interessano tutto il territorio del trevigiano e di Venezia e hanno lo scopo di promuovere le tradizioni di un tempo, così come l’impegno di oggi.
Come nasce il radicchio rosso tardivo
Il Radicchio Rosso di Treviso IGP, questa la denominazione completa, è un ortaggio tipico del Veneto, in particolare delle province di Venezia, Padova e appunto Treviso. La denominazione IGP lo lega al suo territorio, dove sgorga l’acqua sorgiva necessaria alla sua crescita e alla sua preparazione.
Questo ortaggio si semina a inizio estate, generalmente prima dell’inizio di luglio, mentre a settembre si raccolgono le piante precoci.
Il radicchio rosso tardivo viene invece raccolto a fine ottobre, o comunque dopo due brinate alle quali si deve il colore rosso particolarmente vivace. Il bianco candido invece è frutto della mano dell’uomo.
Dopo la raccolta, infatti, il radicchio viene conservato al buio, a temperatura costante, in modo da bloccare la produzione di clorofilla e far emergere il bianco.
Dalle tavole dei contadini, un alimento pregiato
Croccante, dal sapore leggermente amaro, il radicchio rosso tardivo è ottimo sia crudo che cotto, come ingrediente di risotti, crespelle, oppure cotto ai ferri o saltato in padella.

Originariamente era un cibo povero, consumato dai contadini, secondo la tradizione ottenuto da un coltivatore belga che applicò le tecniche agrarie del proprio paese alla cicoria italiana. In ogni caso è già dal secolo scorso che il radicchio rosso di Treviso è considerato un cibo pregiato. Risale al 1900, infatti, il primo evento ad esso dedicato.
Una grande festa, tra attività e buona cucina
La Festa del Radicchio di Rio San Martino richiama ogni anno centinaia di visitatori perché è un momento per celebrare non solo i prodotti locali, ma anche la comunità. Gli eventi che hanno luogo durante le due settimane in cui si svolge la sagra sono tanti e ce ne sono di diversi ogni giorno.
Si va dai laboratori per bambini ai contest per le scuole alberghiere, dai convegni agli eventi di beneficenza per la lotta ai tumori. In programma anche musica e una favolosa sfilata di Ferrari da strada.
L’occasione è ideale anche per esplorare il territorio, con percorsi di trekking e la visita guidata alla chiesa parrocchiale.
Naturalmente gli stand gastronomici sono i protagonisti. Tantissime le specialità da assaggiare, inclusi alcuni grandi classici come la Porchetta Trevigiana al Radicchio Rosso, oppure la grigliata di carne col radicchio ai ferri, da accompagnare all’originale birra al radicchio.