Cos’è la luce zodiacale e come vederla in autunno
La luce zodiacale è un fenomeno molto interessante che è possibile ammirare nel cielo notturno poco prima dell'alba o poco prima del crepuscolo, in molti infatti confondono questi bagliori.

Non so se vi è mai capitato di osservare un tenue bagliore che si estende all’orizzonte nel cielo notturno, una sorta di cono di luce che, data la vicinanza temporale con l’alba o con il crepuscolo spesso viene confuso con le prime fasi in cui sorge o tramonta il Sole.
In realtà questo fenomeno non ha nulla a che fare con la nostra atmosfera terrestre e si chiama “luce zodiacale”, a volte chiamata anche falso crepuscolo o falsa alba proprio per la somiglianza.
Questa luminosità appare lungo l’eclittica, ossia il percorso apparente che la nostra stella, il Sole, compie in un anno rispetto al fondo della sfera celeste. In pratica non è altro che il piano orbitale della Terra attorno al Sole.
Un bagliore da non confondere con il crepuscolo
Il periodo migliore per poter osservare questo debole bagliore è la primavera, quando ormai il tramonto è finito e quindi anche la luminosità ad esso legata è ormai svanita, oppure in autunno, pochi istanti prima che inizi l’alba.
Tuttavia altre “fonti” di luminosità possono rendere invisibile questa luce fioca, come ad esempio la presenza della Luna oppure la sovrapposizione di questo bagliore con la Via Lattea.
Come accennato in precedenza questo fenomeno non ha nulla a che fare con la nostra atmosfera, bensì con la polvere presente nel piano del Sistema Solare.

Sappiamo infatti che lungo l’eclittica sono presenti granelli di polvere di varie dimensioni, creati dalle collisioni tra asteroidi e dall’evaporazione delle comete. Non solo, secondo recenti studi parte di questa polvere cosmica potrebbe essere dovuta addirittura alle tempeste di polvere che abbastanza frequentemente avvengono su Marte.
In sostanza quindi la luce solare si riflette su questi granelli di polvere che si trovano all’esterno della nostra atmosfera e crea questa tenue luminosità che si può distinguere dalla luce crepuscolare in quanto non presenta sfumature rossastre.
Viste le premesse per riuscire ad ammirare questo spettacolo bisogna prendere alcune accortezze.
Nei mesi autunnali è necessario impostare la sveglia circa un’ora e mezza prima dell’alba e recarsi in una zona il più possibile distante da fonti luminose. Abbiamo bisogno di condizioni di buio elevate, come già detto anche il disturbo della Luna o della Via Lattea può inficiarne l’osservazione.
Proprio a tal proposito è necessario scegliere una notte di Luna nuova, il più possibile vicina all’equinozio d’autunno. A questo punto bisogna rivolgere lo sguardo verso est, proprio nel punto in cui più tardi sorgerà il Sole e attendere.
Visibile in primavera e in autunno
Questo spettacolo sarà visibile ancora per qualche settimana, fino all’inizio di novembre. Tuttavia, come per tutti gli spettacoli astronomici, sono fondamentali condizioni meteorologiche adeguate, ovvero la presenza di cielo terso, senza nuvole a disturbare la nostra osservazione.
Nel caso in cui doveste perdervi questo fenomeno in autunno potete ritentare l’osservazione anche in primavera, quando è ancora più semplice in quanto avviene ad un orario più comodo, ovvero circa un’ora e mezza dopo il tramonto.
In questo caso bisognerà rivolgere lo sguardo verso ovest, appunto dove tramonta il Sole, e il periodo migliore per tentare l’osservazione è sempre quello in prossimità dell’equinozio (stavolta di primavera), in condizioni di Luna nuova.