Curiosità e stranezze che non tutti conoscono sugli anelli di Saturno

Sebbene tutti e 4 i pianeti gassosi del Sistema Solare posseggano anelli, quelli di Saturno sono i più prominenti, belli ma anche caratterizzati da curiose stranezze non a tutti note.

Saturno
Il pianeta Saturno con i suoi anelli ripreso dalla sonda Cassini. Credit: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute

Iniziamo con il chiarire che Saturno ha gli anelli più belli, ma non è affatto l’unico pianeta del Sistema Solare a possederne. Infatti, tutti e quattro i pianeti gassosi possiedono anelli. Giove ne ha di sottili e scuri composti da sottili particelle di polvere; Urano ne ha di stretti e scuri separati da corsie di polvere; infine Nettuno ne possiede anche lui, ma incompleti, i suoi sono archi piuttosto che anelli completi.

Curiosità ma anche stranezze

I più belli e prominenti e conosciuti sono proprio quelli di Saturno ma anche caratterizzati da stranezze che li rendono unici!

Veloci come schegge

Sebbene sembrino un’unica struttura solida a forma di disco, gli anelli sono formati da miliardi di detriti di roccia e ghiaccio dalle dimensioni per lo più non superiori al metro, ma anche fino a centinaia di metri (le cosiddette "moonlet"). Ciascuno di essi compie la propria orbita attorno al pianeta con velocità fino a 70.000 km/h. Quindi, a dispetto della loro placida apparenza, si tratta di veri proiettili che sfrecciano attorno al pianeta.

Essendo costituiti al 99% di acqua ghiacciata sono la struttura più brillante di tutto il Sistema Solare, essendo la loro riflettività elevatissima.

Ancora dubbi sulla loro origine

La loro origine non è certa, se si siano originati da una luna di Saturno frantumata dalla collisione con un’altra luna o da una luna (la enigmatica Chrysalis che, in analogia alla crisalide, si è trasformata da luna in anelli) frantumata dalla gravità dello stesso pianeta.

Si parla al plurale di anelli poiché è possibile distinguerne 7 principali chiamati, dal più interno verso l’esterno: D, C, B, A, F, G, E.

Oggi ci sono, domani non più

Si sarebbe tentati di pensare che essi siano esistiti da quando Saturno esiste ed invece, sorprendentemente, essi sono un fenomeno temporaneo. Fino a circa 100 milioni di anni fa non esistevano (ricordiamo che Saturno, come tutto il Sistema Solare, ha un’età di circa 4 miliardi e mezzo di anni), e possiamo affermare anche che non esisteranno più in un prossimo futuro. Infatti, i detriti di cui gli anelli sono composti stanno letteralmente “piovendo” sul pianeta. Si stima che entro circa 300 milioni di anni, a causa di questa pioggia di detriti, essi saranno ormai tutti piovuti su Saturno.

Anelli
Gli anelli di Saturno visto dalla sonda Cassini. Credit: NASA/JPL/Space Science Institute

Tra tutti e sette, l’anello E fa eccezione in quanto viene continuamente rifornito di particelle di ghiaccio che vengono espulse dai geyser presenti sulla luna Enceladus.

Lo spessore di questi anelli è incredibilmente piccolo, appena 10 metri rispetto alla loro larghezza di oltre 270.000 km. Nella nostra esperienza quotidiana nulla esiste di così largo e così tanto sottile.

Come pecore guidate da cani pastore

Una caratteristica particolarissima degli anelli è che la loro reciproca disposizione è mantenuta non solo dalla gravità del pianeta, ma anche dall’azione gravitazionale delle lune che, esattamente come cani pastore, muovono e mantengono allineati questi greggi di detriti, impedendo loro di disperdersi.

Saturno
Saturno in luce infrarossa fotografato dal telescopio spaziale James Webb. Credit: NASA, ESA, CSA, Matthew Tiscareno (SETI Institute), Matthew Hedman (University of Idaho), Maryame El Moutamid (Cornell University), Mark Showalter (SETI Institute), Leigh Fletcher (University of Leicester), Heidi Hammel (AURA); Image Processing: Joseph DePasquale (STScI)

Misteriose sono poi le strisce scure che improvvisamente compaiono sull’anello B, raggiungendo in pochi minuti lunghezze di migliaia di km. Si ipotizza che siano dovute a polvere che rimane in sospensione per effetto del campo magnetico del pianeta e della sua interazione con il vento solare.

Sicuramente, con o senza curiosità e stranezze, la prima visione al telescopio degli anelli di Saturno, per chi ha avuto la fortuna di vederli, rimane una emozione indimenticabile.