La cometa 3I/ATLAS proveniente da fuori del sistema solare si sta avvicinando a Marte, ed è stata osservata in dettaglio

I ricercatori avranno l'opportunità unica di studiare in dettaglio la rara e misteriosa cometa 3I/ATLAS mentre si avvicina a Marte all'inizio di ottobre 2025, con diverse sonde spaziali e telescopi che la studieranno in questo periodo.

La cometa 3I/ATLAS è il terzo oggetto interstellare noto ad entrare nel nostro Sistema Solare. La foto qui proposta è solo una ricostruzione grafica generica di una cometa.

Secondo quanto riferisce Spaceweather.com, la cometa interstellare 3I/ATLAS ha sorvolato Marte il 3 ottobre 2025, e la flotta di sonde marziane la sta osservando. "Siamo sul punto di ottenere la migliore immagine mai realizzata di una cometa interstellare", afferma il fisico T. Marshall Eubanks, di Space Initiatives Inc., che collabora al coordinamento dei team internazionali di sonde spaziali mentre puntano i loro strumenti su 3I/ATLAS.

Origine della cometa 3I/ATLAS

La cometa 3I/ATLAS è stata rilevata per la prima volta il 1º luglio 2025 da un telescopio del Sistema di Allerta Avanzata per l’Impatto di Asteroidi (ATLAS) a Río Hurtado, in Cile.

Da allora, la Terra si è progressivamente allontanata da 3I/ATLAS man mano che questa si avvicinava al Sole. La cometa si trova ora dall’altro lato del Sole, il che rende impossibile osservarla dalla Terra.

L’ESA sta sfruttando al massimo le sue missioni interplanetarie per osservare la cometa da punti di osservazione molto migliori.

Tra il 1º e il 7 ottobre 2025, le sonde Mars Express ed ExoMars Trace Gas Orbiter osserveranno la cometa durante il suo passaggio vicino a Marte; la distanza minima tra la sonda spaziale e la cometa sarà di 30 milioni di chilometri il 3 ottobre.

Fino a sei sonde spaziali hanno potuto ottenere una vista ravvicinata: MAVEN e Mars Reconnaissance Orbiter della NASA, Mars Express ed ExoMars Trace Gas Orbiter dell’ESA, la sonda Hope degli Emirati Arabi Uniti e Tianwen-1 della Cina.

Poiché 3I/ATLAS è praticamente invisibile dalla Terra mentre si muove dietro il Sole (un’oscurità che durerà fino a dicembre), le sonde marziane potrebbero fornire gli unici spettri e le uniche immagini di alta qualità della cometa nel suo momento di massima luminosità. «La flotta su Marte potrebbe fornire il set di dati definitivo», scrivono Eubanks e i suoi colleghi, autori di un nuovo studio che sollecita le agenzie spaziali a cogliere questa opportunità.

Marte: un luogo ideale per osservare la cometa

Quando la cometa passerà vicino a Marte il 3 ottobre, sarà quasi abbastanza luminosa da poter essere vista a occhio nudo: una magnitudine di circa +6,7, secondo Eubanks. Peccato che non ci siano esseri umani lì per osservarla. Le sonde spaziali dovranno fare tutto il lavoro. La cometa si troverà a 0,195 UA (29 milioni di km) dal Pianeta Rosso, offrendo alla flotta in orbita una posizione privilegiata.

Tra tutte le fotocamere utilizzate, la HiRISE del Mars Reconnaissance Orbiter fornirà le immagini più nitide: 29 km per pixel. La HiRISE dovrebbe riuscire a risolvere l’atmosfera (chioma) della cometa con oltre 850 pixel. I ricercatori sono in attesa di scoprire se la fotocamera riuscirà anche a intravedere il nucleo, nascosto nella nube di gas.

Fotografare il nucleo potrebbe smentire le voci circolate in rete secondo cui si tratterebbe di “tecnologia extraterrestre”.

Per Eubanks, ottenere la massima quantità di dati è una vera e propria passione. "Ho lavorato intensamente a questo dal mese di luglio", afferma. "Come direbbe mia moglie, non abbiamo alcun finanziamento per farlo".