Ricercatori britannici simulano con successo la coltivazione del tè sul suolo lunare: il prossimo passo è nello spazio
I ricercatori dell'Università del Kent stanno provando a coltivare piantine di tè sul suolo lunare e a quanto pare questa particolare coltivazione sembrerebbe possibile.

Sicuramente a molti di noi pensando all’Inghilterra e agli inglesi viene in mente il tè delle 5:00 PM, una tradizione inviolabile. Questo sembrerebbe confermato anche da una recente ricerca portata avanti da alcuni ricercatori dell’Università del Kent che hanno tentato di coltivare alcune piantine di tè su suolo lunare e marziano.
La ricerca, guidata dal professor Nigel Mason e dalla dottoressa Sara Lopez-Gomollon dell’Università del Kent, è stata svolta in collaborazione con le piantagioni britanniche Dartmoor Tea, Lightcurve Films e Europlanet.
I ricercatori hanno quindi piantato giovani piantine in terreni che imitano quelli presenti sulla superficie della Luna e di Marte, hanno poi monitorato per diverse settimane le varie piantine, confrontandone lo sviluppo con un campione di controllo piantato su un suolo devoniano.
Sul suolo lunare è possibile coltivare il tè
Tutte le piantine sono state poste a temperature, umidità e illuminazione tali da simulare le condizioni spaziali.
Durante i controlli successivi i ricercatori hanno notato come le piantine poste sul suolo marziano non sono riuscite a crescere, mentre quelle sul suolo lunare sono fiorite, hanno messo radici e sono cresciute in maniera analoga a quelle di controllo.
Questo lavoro si inserisce all’interno di un ramo di ricerca molto più ampio, ovvero quello dell’agricoltura spaziale. Nel corso degli ultimi anni si sono svolti infatti numerosi studi per tentare di capire se sia possibile o meno sostentare autonomamente gli astronauti impegnati in prolungate missioni su altri corpi celesti.

A quanto pare quindi, i futuri astronauti britannici potranno godersi il tè delle 5:00 PM sorseggiando il frutto delle loro stesse coltivazioni lunari.
Ovviamente al momento si tratta di studi preliminari che andranno implementati in futuro, ma possiamo dire che al momento i presupposti sembrano ottimi.
Questo tipo di studi è ormai fondamentale, in quanto siamo entrati in una nuova era dell’esplorazione spaziale in cui si progetta di stabilirsi nello spazio per lunghi periodi, costruendo basi stabili sia sulla Luna che su Marte.
Il fatto che alcune colture alimentari, come il tè, possano essere attuate anche sulla Luna, ovviamente all’interno di serre, permetterà agli astronauti di prodursi in autonomia cibi freschi.
Anche se i riscontri di questa ricerca sembrano essere molto lontani, nello spazio e nel tempo, in realtà sono molto più vicini di ciò che sembra e avranno implicazioni anche terrestri.
Risvolti positivi anche per le colture terrestri
Sappiamo infatti che uno dei problemi che affliggono il nostro pianeta sono i terreni sempre più degradati a causa dello sfruttamento eccessivo e del cambiamento climatico. Studiare come colture alimentari possano sopravvivere in ambienti ostili e su terreni poveri può aiutarci a capire come trasformare anche le coltivazioni sul nostro pianeta.
Grazie a questo lavoro quindi gli scienziati potrebbero capire meglio come trasformare suoli ormai sterili e privi di vita in terreni coltivabili.
Non ci resta dunque che attendere ulteriori ricerche che ci mostrino quali altre piante potremo coltivare in futuro sul nostro satellite.