Incendi devastanti in Spagna, 3 vittime e migliaia di sfollati: i video del drammatico agosto spagnolo

La Spagna è alle prese con enormi incendi, che divampano nel mezzo dell'ennesima ondata di calore. Si contano già tre vittime, decine di feriti e ci sono migliaia di sfollati. I video.
La Spagna sta vivendo un mese di agosto drammatico, con enormi incendi che divampano in numerose aree del Paese, in un contesto di grande caldo persistente. L'ultima (ed ennesima) ondata di calore, iniziata più di dieci giorni fa, ha certamente aiutato nella propagazione di questi grandi roghi, dietro i quali nella maggior parte dei casi c'è stata la mano dell'uomo.
Quasi 90.000 ettari sono già andati in fiamme nell'ultima settimana, con la Galizia (in particolare la provincia di Ourense) e la Castiglia (specie le province di León e Zamora) tra le aree più colpite. Quasi 10.000 persone sono state evacuate dalle loro case e si contano tre vittime e decine di feriti.
Gli incendi boschivi continuano la loro avanzata distruttiva anche nelle ultime ore, tra le lamentele dei vigili del fuoco per le condizioni precarie e la mancanza di coordinamento degli interventi, riporta il quotidiano El Paìs, e nello sconcerto della popolazione, che assiste in pochi giorni alla devastazione di grandi aree boschive.
La situazione incendi in Spagna alle porte del Ferragosto 2025
La mattina del 14 agosto, per l'ennesimo giorno consecutivo, la Spagna si è svegliata in shock per le notizie che arrivano da vari punti del Paese. Il bollettino è drammatico, con decine di fronti attivi, ed oggi è salito a tre vittime il bilancio degli ultimi incendi.

L'ultima vittima è un volontario che stava aiutando a spegnere uno degli incendi nella provincia di Zamora. È la seconda persona a morire a causa degli incendi nella regione della Castiglia e León, e la terza in tutta la Spagna in questo agosto 2025.
L'altra vittima è un lavoratore di nazionalità rumena, sorpreso dalle fiamme nel luogo di lavoro, un centro ippico alle porte di Madrid. Lunedì 11 agosto, infatti, un vasto incendio è divampato alla periferia della capitale spagnola, causando anche danni a edifici e portando all'evacuazione di centinaia di persone.
Oggi, giovedì 14 agosto, si segnalano vasti incendi in diverse zone dell'Estremadura. Particolarmente preoccupante è l'incendio di Jarilla (Cáceres), che ha costretto alla chiusura di 25 chilometri della A-66, la Via della Plata, proprio all'inizio del lungo fine settimana di Ferragosto, informano i media spagnoli.
In Castiglia e León, 9.000 persone sono state evacuate a causa degli incendi a Zamora e León, e in Galizia, gli incendi a Ourense hanno bloccato il servizio ferroviario tra Madrid e la Galizia per tutta la notte, sebbene sia stato ora ripristinato.
In totale, 14 strade sono chiuse a Cáceres, Zamora, León, Palencia e Huelva. Il ministro dell'Interno Fernando Grande-Marlaska ha annunciato che l'UE fornirà alla Spagna due aerei cisterna.
Si segnalano anche grandi incendi a Cadice, che hanno costretto all'evacuazione di aree rurali e turistiche.
Il disastro nel sito UNESCO de Las Medulas
Tra i tanti incendi degli ultimi giorni spicca in gravità quello che ha colpito l'area de Las Medulas (León), un paesaggio dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
L'area è stata raggiunta dalle fiamme provenienti dall’incendio originatosi a Yeres, nel comune di Puente de Domingo Flórez.
Las Médulas sono il risultato di antiche estrazioni aurifere romane che hanno modellato un paesaggio unico, caratterizzato da pendii rossastri e vegetazione di grande valore ecologico. I boschi intorno a questo paesaggio così speciale sono però stati decimati dall'ultimo vasto incendio.
Calore, siccità e mancanza di finanziamenti per la prevenzione
Di fronte a questo disastro, i media spagnoli - come El Paìs - sottolineano come gli investimenti pubblici nella prevenzione degli incendi, sia da parte dello Stato che delle amministrazioni regionali, siano stati dimezzati in 15 anni in Spagna.
Questo proprio mentre il Paese vede aumentare gli episodi di caldo estremo come quelli di questa estate. Gli ultimi incendi arrivano infatti in un territorio stremato da lunghissime ondate di calore, con valori di temperatura anche superiori ai 40°C per giorni, suoli estremamente secchi, vegetazione in forte stress.

Come indica però anche la redazione di Meteored Spagna (tiempo.com), si tratta anche di un problema strutturale. Le cause di questa ondata di incendi vanno ben oltre un'estate particolarmente calda.
La mancanza di gestione forestale, i campi abbandonati, la diffusione di specie infiammabili e condizioni meteorologiche sempre più estreme hanno creato lo scenario perfetto per la propagazione di questi roghi. Gli incendi di Zamora, Ourense, León, Madrid e Cadice ci ricordano che la Spagna deve agire prima che si accenda la prossima scintilla.