Caldo estremo in Sicilia: raggiunti i +47°C a Lentini

Temperatura record registrata in Sicilia il 10 agosto 2021: si tratta della temperatura massima più alta registrata in Europa in questa caldissima stagione estiva.

Il tipico paesaggio siciliano durante la stagione estiva con la vegetazione secca bruciata dal sole cocente d'agosto

Quella di oggi è stata una autentica giornata di fuoco per la Sicilia. Non solo per i tantissimi incendi che tuttora continuano ad interessare il territorio isolano, ma anche sotto l'aspetto meteorologico. In diverse località della Sicilia orientale nel pomeriggio di oggi i termometri hanno sfondato la fatidica soglia dei +44°C +45°C all'ombra, con punte estreme localmente superiori ai +46°C.

Raggiunti i +47,0°C a Lentini

Le temperature più estreme, come da previsione, si sono registrate sulle aree più interne dell'entroterra siracusano, catanese ed ennese, dove i "bollenti" venti di libeccio, discendenti dai monti Iblei, la colonnina di mercurio si è rapidamente impennata ben oltre la soglia dei +45°C all'ombra, con un picco di ben +47,0°C registrato, intorno le 13:17 locali, dalla stazione Sias di Lentini. Seguita dai +46,7°C di Paterno' e i dai +46,0°C di Mineo.

La massima di oltre +47,0°C registrata dalla stazione Sias di Lentini, oltre a rappresentare la temperatura più elevata registrata dalla stazione dall'installazione, avvenuta nel 2002, e dalla intera rete SIAS dal 2003, si avvicina al massimo termico europeo, di questa estate 2021, stabilito dai +47,1°C archiviati in Grecia lo scorso 3 agosto dalla stazione di Langadas.

Il soffio dei venti di libeccio anche in quest'occasione ha fatto la differenza, "comprimendo" per bene l'aria verso il basso, scaldandola ulteriormente, specialmente nelle aree ubicate sottovento ai rilievi. Ma oltre al dato incredibile di Lentini vanno citate le altre massime, over +45°C, registrate in altre località del siracusano e catanese, e nell’ennese.

L’analisi sinottica

Dall’analisi sinottica odierna si evidenzia come questo promontorio anticiclonico sub-tropicale sia contraddistinto da una “avvezione di spessore” (avvezione d’aria calda che si estende alle quote superiori della troposfera) che sta determinando un ulteriore incremento dei valori di geopotenziale in quota, producendo una estesa fascia di “subsidenze atmosferiche” (lente correnti discendenti tipiche nei regimi anticiclonici) che stanno contribuendo a far impennare le temperature su vaste aree del sud, e soprattutto sulla Sicilia.

Dai radiosondaggi effettuati dalla stazione di Trapani Birgi a 850 hPa, circa 1600 metri di altezza nella libera atmosfera, nella notte fra lunedì 9 e martedì 10 agosto, è stata registrata un’isoterma di +29,0°C. Parliamo di un valore elevatissimo, ma inferiore rispetto al record del 7 luglio 1988, quando venne rilevata un’isoterma di +31,0°C a 850 hPa.

Domani tocca all’estremo sud-est dell’Isola

Nella giornata di domani i valori più elevati si raggiungeranno fra il catanese, siracusano e ragusano, con il flusso caldo desertico che si accompagnerà nei bassi strati con una ventilazione da S-SW e SW, pronta ad arroventare l’aria nei medi e bassi strati.

In queste situazioni sovente l’avvento nei bassi strati di una ventilazione da SO e S-SO tenderà a surriscaldare ulteriormente l’aria, soprattutto sulla Sicilia orientale, per l’effetto “favonico” esercitato dai venti di caduta dai rilievi interni dell’isola.

Difatti, dopo aver attraversato tutto l’entroterra isolano, raccogliendo aria molto calda, la ventilazione sud-occidentale tenderà a ridiscendere sulla costa del siracusano e ragusano, ulteriormente arroventata, a causa anche della “compressione” indotta dalla componente discendente costretta a scendere dai rilievi interni isolani verso il mar Ionio.

Tale fattore con l’insorgenza dei venti di terra, che dovrebbero inibire le mitigatrici e più umide brezze di mare dai quadranti orientali, contribuirà a far schizzare i valori termici oltre il muro dei +43°C +44°C, anche in città come Siracusa, Catania, mentre picchi fino > +45°C non si potranno escludere in alcune località della piana di Catania, al confine fra siracusano, ennese e catanese.