Cambio d'ora autunno 2025, torna l'ora solare: ecco la data. Stop dal 2026?
Il cambio d'ora nel mese di ottobre 2025: questa è la data in cui torneremo all'ora solare lasciando alle spalle l'orario estivo. Dormiremo un'ora in più o una in meno?
Ormai manca poco al cambio d'ora dell'ottobre 2025. Come sappiamo, in autunno si accorciano le giornate, ma c'è anche un altro evento, che è stato deciso da noi umani per sfruttare meglio le ore di luce e risparmiare energia elettrica: nei mesi invernali si torna all'ora solare, dopo aver usato per mesi, nel corso dell'estate, l'ora legale.
Pro e contro del cambio d'ora
Si iniziò ad usare i cambi d'ora all'inizio del XX secolo, ma l'uso sistematico di due orari diversi nel corso dell'anno è stato adottato in Europa dagli anni '70 del XX secolo, a seguito della grande crisi energetica esplosa nel 1973.
Il principio era semplice: si faceva coincidere l'ora ufficiale il più possibile con la luce naturale, ed in questo modo ridurre la necessità di illuminazione artificiale la sera (ora legale) e la mattina (ora invernale).
Bisogna pensare che in estate il Sole arriva a sorgere prima delle 5 di mattina in Italia, con la prima luce che arriva almeno un paio d'ore (o più) prima che la maggior parte della popolazione inizi le proprie attività.
L'ora legale (estiva) serve per sfruttare meglio le ore di luce
Senza il cambio d'ora, quelle ore di Sole verrebbero "perse", e la sera, quando la maggior parte delle persone è ancora in attività, diventerebbe necessario l'uso dell'elettricità per illuminare negozi, case, ecc.
Questo cambiamento di orario permette in sostanza di risparmiare energia e riduce anche le emissioni di CO2 legate alla produzione di elettricità. Negli anni ’70 e ’80 il cambio d'ora portava ad un risparmio energetico sostanziale, poi l’emergere di nuove tecnologie (ad esempio l'uso delle lampadine a LED più efficienti dal punto di vista energetico, o l'avvento dei condizionatori) hanno cambiato le cose.
Oggi il risparmio derivante dal cambio orario non è più così marcato come un tempo, anche se alcuni studi mostrano comunque un discreto risparmio sui consumi elettrici.
Altri studi suggeriscono che i benefici energetici derivanti dal cambiamento dell’ora sono ora minimi, o addirittura insignificanti. Vengono inoltre sempre più presi in considerazione gli effetti negativi sulla salute, e si solleva il dubbio: non sarebbe meglio evitare questi effetti sulla salute umana?
Cambio orario, quando verrà abolito?
Negli ultimi anni si è sollevato un dibattito in Europa sull'utilità del cambio orario. I paesi del Nord sono infatti meno beneficiati da questo cambio orario rispetto a quelli del Sud, come l'Italia. Nel nord Europa le ore di luce in estate sono molte, e i benefici dell'ora legale sono meno evidenti.
Al momento però, i due cambi orari annuali sono stati conservati ed è stata rinviata al futuro una eventuale abolizione. Quindi anche questo ottobre, ci dobbiamo preparare a cambiare ora.
Nel 2026 potrebbe essere decisa l'abolizione
Nel 2026, però, potrebbero arrivare delle novità: il prossimo anno la Commissione europea intende eliminare la misura, anche se la decisione definitiva è ancora in sospeso. Qualcosa di nuovo potrebbe emergere nelle prossime settimane. Staremo a vedere.
Il passaggio dall'ora legale all'ora solare, quando avverrà nell'ottobre 2025?
Nell’autunno 2025 il cambio dell'ora con il passaggio dall'ora legale all'ora solare, avverrà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre.
La mattina di domenica 26 ottobre passeremo quindi dall'ora legale, usata nei mesi estivi, a quella solare. Dovremo spostare gli orologi un'ora indietro. Questo avrà come conseguenza il fatto che il tramonto, così come l'alba, avverrà un'ora prima. Per tornare all'ora legale usata nei mesi estivi, dovremo aspettare fino alla fine del mese di marzo 2026: il cambio d'ora avverrà nell'ultima domenica di quel mese.
L'ultimo studio sugli effetti negativi del cambio d'ora
Secondo uno studio appena pubblicato condotto dagli scienziati della Stanford Medicine, cambiare l'ora due volte all'anno interrompe i ritmi circadiani, portando a tassi più elevati di ictus e obesità. I ricercatori hanno confrontato il modo in cui tre diverse politiche orarie – ora solare permanente, ora legale permanente e cambio biennale – potrebbero influenzare i ritmi circadiani delle persone e, di conseguenza, la loro salute.
Il team ha scoperto che sia l'ora solare permanente che l'ora legale permanente sarebbero più salutari delle nostre oscillazioni stagionali, con l'ora solare permanente che apporta i maggiori benefici alla maggior parte delle persone.
Questo studio, del 2025, è solo l'ultimo di una serie di ricerche che confermano impatti negativi sulla salute di alcune persone.
L'orologio indietro di un'ora: si dorme di più o di meno?
Ormai i dispositivi elettronici che usiamo quotidianamente cambiano automaticamente l'orario (a meno che non abbiamo disattivato questa sincronizzazione automatica) e non è più necessario come un tempo spostare le lancette dell'orologio, come si faceva fino a non molti anni fa, salvo ovviamente nel caso in cui si utilizza un orologio manuale.
Il cambio d'ora di fine ottobre ci riporterà indietro di un'ora, dalle 3 di notte alle 2, e quindi guadagneremo un'ora in più nella notte tra sabato e domenica. Ciò significa che avremo a disposizione un'ora in più per dormire.
Ne avremo bisogno: secondo vari studi gli effetti del cambio d'ora si fanno infatti sentire a lungo, perché portano a uno scombussolamento del nostro orologio interno, causando una sorta di piccolo jet lag.