Cappella Sistina chiusa al pubblico, succede ogni anno in questa data per un sorprendente motivo storico
Oltre alla chiusura per il conclave, la Cappella Sistina rimane chiusa al pubblico anche in altre date: una di queste è la festa nazionale della Città del Vaticano, ed il motivo affonda le radici nella recente storia di questo mini-Stato.

La Cappella Sistina è considerata una delle meraviglie culturali e artistiche della Città del Vaticano, a Roma. Prende il nome da Papa Sisto IV della Rovere (pontefice dal 1471 al 1484), che fece ristrutturare l'antica Cappella Magna tra il 1477 e il 1480.
Questo ampio spazio situato nel territorio del Vaticano è noto in tutto il mondo per essere il luogo in cui si tiene il conclave, cioè l'assemblea dei cardinali che decide chi sarà il nuovo papa, ma soprattutto per le incredibili decorazioni quattrocentesche delle pareti, nelle quali si concentrano capolavori artistici di oltre cinquecento anni fa.
Nell'ottobre 1512 il lavoro venne compiuto e il giorno di Ognissanti il papa Giulio II inaugurò la Sistina con una messa solenne.
Quando si può visitare la Cappella Sistina?
La Cappella Sistina, uno dei maggiori tesori artistici e culturali del mondo, è visitabile per tutto l'anno lungo il percorso di visita dei Musei Vaticani. Apre tutti i giorni dell'anno dal Lunedì al Sabato e tutte le ultime domeniche del mese, ma è soggetta anche ad alcune chiusure legate alle festività e alle regole dello stato più piccolo del mondo, la Città del Vaticano.
Sappiamo che una delle chiusure della Cappella Sistina avviene nei giorni del conclave, subito dopo la morte di un papa. In questo 2025, a seguito della morte di papa Francesco, la Cappella è stata chiusa già a fine aprile per preparare l'elezione del nuovo pontefice. I Musei Vaticani continuano ad essere aperti, ma non è possibile visitare questo speciale e straordinario capolavoro artistico.
Nella Cappella Sistina, a partire dal 7 maggio, si terrà infatti l'assemblea dei cardinali che eleggerà il nuovo Papa. Sul tetto della Cappella è stato già installato il comignolo da cui uscirà il fumo che indicherà al mondo se è stato eletto (fumata bianca) o no (fumata nera) il nuovo pontefice.
I Musei sono chiusi il 1° gennaio, giorno di Capodanno, il 6 Gennaio, Epifania, il 19 Marzo, San Giuseppe, il 21 Aprile, Natale di Roma, il 1 ° Maggio, il 29 Giugno, San Pietro e Paolo, il 15 e 16 Agosto, il 1° Novembre, e l'8, 25 e 26 Dicembre. C'è anche un'altra data in cui i Musei sono chiusi: l'11 febbraio, giorno della festa nazionale del Vaticano.
La festa nazionale del Vaticano, l'11 febbraio
L'11 febbraio è la festività nazionale della Città del Vaticano, giorno in cui i Musei Vaticani sono chiusi al pubblico, ed in questo articolo ti spiegheremo il sorprendente motivo storico. Questa data è l'anniversario della firma dei Patti Lateranensi, stipulati nel 1929.
Bisogna ricordare che dalla Breccia di Porta Pia (20 settembre 1870), momento in cui le truppe italiane che stavano unificando l'Italia entrarono a Roma mettendo fine a mille anni di Stato Pontificio, la relazione tra i papi e l'appena nato stato italiano era stata di grande conflitto.
I diversi pontefici si erano rifiutati di riconoscere la nuova nazione italiana, mostrandosi contrari a qualunque forma di accordo.
I Patti Lateranensi
I Patti Lateranensi, firmati l'11 febbraio del 1929, garantirono alla Chiesa la sovranità territoriale sul nuovo Stato della Città del Vaticano, un fazzoletto di terra di circa 440mila metri quadrati inglobato nel centro di Roma, intorno a San Pietro, e impegnavano a far rispettare la volontà dei pontefici anche al di fuori del colonnato di Bernini.
Lo Stato della Città del Vaticano ha quindi meno di 100 anni di storia. Nacque infatti nel 1929, a seguito della firma dei Patti Lateranensi, che hanno messo fine a diversi decenni di conflitto con la nascente Italia.
Per il Vaticano l’11 febbraio è ancora oggi una festività nazionale e per questo motivo i Musei Vaticani rimangono chiusi al pubblico in questa data.