Questo varco nelle mura di Roma aperto a cannonate ha cambiato la storia d'Italia e del Vaticano
Questo varco si trova nelle mura aureliane di Roma, ed ha cambiato per sempre la storia d'Italia. Ecco cosa accadde qui il 20 settembre del 1870.

C’è un luogo a Roma poco conosciuto dai turisti, che porta però ancora oggi i segni profondi di un evento che ha cambiato per sempre la storia d’Italia e del Vaticano.
Si trova lungo le bellissime mura aureliane, la cinta muraria costruita tra il 270 e il 275 d.C. dall'imperatore Aureliano per difendere Roma, nei pressi di Porta Pia. Prima di scoprire di cosa stiamo parlando, andiamo a vedere alcune curiosità su queste maestose mura difensive e sulla porta di accesso.
Le mura aureliane e Porta Pia
Le mura aureliane, che ancora oggi cingono gran parte del centro storico di Roma, furono costruite tra il 270 e il 275 d.C. per proteggere la città da invasioni esterne, in particolare attacchi dei barbari.
Proprio lungo queste mura si trova Porta Pia, una delle 18 porte inserite nella cinta muraria difensiva, una porta monumentale voluta da papa Pio IV e progettata nel 1561 da Michelangelo Buonarroti. Curiosamente, l’aspetto attuale non è quello ideato dal maestro, ma frutto di rifacimenti successivi.
Questo punto di accesso, oggi transitato ogni giorno da centinaia di auto, moto e autobus, è il punto di inizio della Via Nomentana, antica via consolare romana che collegava Roma a Nomentum, oggi Mentana.
Questa antica via è ancora oggi molto utilizzata, ed una delle più importanti a Roma per collegare il centro con i quartieri nord-orientali, come Montesacro, e i centri abitati fuori da Roma situati a nord-est della capitale.
Il segreto nascosto a pochi passi da Porta Pia
Accanto alla porta Pia, oggi sede del Ministero delle Infrastrutture, sorge una Statua al bersagliere ed anche il Museo Storico dei Bersaglieri, storico corpo dell'infanteria dell'Esercito Italiano.
È una breccia, ancora visibile oggi, aperta nelle antiche mura aureliane e nota come Breccia di Porta Pia. Con questo nome non si indica soltanto il varco aperto a cannonate dalle truppe italiane il 20 settembre 1870 nei pressi di Porta Pia ma anche un evento storico: la fine dello Stato Pontificio, durato per quasi mille anni, e la nascita dell’Italia unita con Roma capitale.
Un mattino di settembre del 1870: si fa la storia
Il 20 settembre del 1870, alle prime luci dell’alba, l’esercito del Regno d’Italia accerchiò la città eterna, allora ancora sotto il controllo dello Stato Pontificio.
Roma era l’ultimo tassello che mancava per completare l’unificazione del Paese.
Alle 5:15 del mattino iniziò il bombardamento: i cannoni italiani colpirono un punto preciso delle mura tra Porta Salaria e Porta Pia, a poche decine di metri da quest'ultima.

Dopo tre ore di fuoco, una breccia larga circa trenta metri venne aperta. Le truppe, tra cui il corpo dei Bersaglieri, entrarono nella città. Il tutto avvenne in modo rapido e, nonostante un breve scontro a fuoco causato da un fraintendimento (nonostante la bandiera bianca issata dai pontifici), i combattimenti cessarono quasi subito.
Ci fu anche l'appoggio della popolazione romana, che con bandiere italiane salutò la liberazione e la fine del potere dei papi che durava da secoli.
Una scena che sancisce la fine di un’epoca
Con l’ingresso dei soldati italiani, il potere temporale dei papi finiva ufficialmente, e scompariva per sempre lo Stato Pontificio, che aveva controllato il territorio dell'Italia centrale per quasi mille anni.
Il papa di allora, Pio IX, contrario all’annessione di Roma all'Italia, si ritirò nel Vaticano dichiarandosi “prigioniero”. Iniziava così la lunga “Questione Romana”, che si sarebbe risolta soltanto quasi sessant’anni dopo, con i Patti Lateranensi dell'11 febbraio 1929, che avrebbero portato alla nascita della Città del vaticano, un mini-Stato sovrano e separato dall'Italia, anche se inglobato nel centro di Roma.
Pochi mesi dopo, nel febbraio del 1871, e subito dopo la disastrosa alluvione del dicembre 1870, Roma fu proclamata capitale del Regno d’Italia. La città cambiava volto, e con essa cambiava la storia d’Europa.
Il museo dei Bersaglieri e la memoria del 20 settembre
Oggi, quel varco nelle mura non è solo un reperto murario. Oltre ad essere attraversato ogni giorno da pedoni, autobus, macchine e moto, è anche un luogo della memoria. Proprio lì, accanto alla storica porta, si trova il Museo Storico dei Bersaglieri, dedicato al corpo militare che per primo entrò nella città. Il museo conserva uniformi, armi, documenti e persino biciclette d’epoca.
All’esterno si erge il Monumento al Bersagliere, inaugurato nel 1932: un omaggio a quei soldati che cambiarono il destino del Paese.
Un angolo di Roma che racconta l’Italia
La breccia di Porta Pia è uno di quei luoghi poco frequentati dal turismo di massa, ma ricchissimi di significato. Segna uno spartiacque preciso nella storia italiana.
Parla anche di una Roma moderna, che si è estesa per chilometri al di fuori delle mura aureliane, e che ogni giorno utilizza le antiche vie consolari, come la via Nomentana, per recarsi al lavoro o per spostarsi, con auto, motorini o autobus.